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I've been thinking, I've been thinking

Why can't I keep my fingers off you, baby?

I want you, na na

(Drunk in love, Beyoncé & Jay-Z)

Queste settimane sono volate: dopo essere tornati a Londra e aver sistemato un paio di cose per la casa, i documenti e altre mille scartoffie, abbiamo fatto le valigie e siamo partiti per le Hawaii. Non nego di aver avuto l'ansia ogni giorno che raggiungevamo la spiaggia, ma penso sia normale, del resto fino a qualche settimana fa eravamo nel mirino di Olivia Parker...

Oggi è il penultimo giorno che staremo in questo paradiso, ciò significa che è il compleanno di Harry. Ventisei anni di pura bellezza e intelligenza con un pizzico – o forse un po' di più – di stronzaggine.

La nostra camera d'hotel è ancora avvolta dal buio mentre mi alzo e, indossando una sua camicia e un paio di slip, scosto le tende così da inondare la camera con la luce del sole. Il rumore dei gabbiani e delle onde del mare mi fanno sorridere come una bambina mentre ritorno a letto e prendo posto sul busto del mio ragazzo.

"Sveglia, sveglia, sveglia." bisbiglio accanto al suo orecchio. "Pensavo di averti stesa per un altro paio d'ore dopo ieri sera." borbotta attirandomi vicino al suo viso con una sola mano. Poggio gli avambracci ai lati della sua testa e rilascio una risatina. "Ancora buon compleanno, amore mio." volto di poco il viso così da poter stampare un piccolo bacio sulla punta del suo naso. "Grazie, bambina." sento le sue mani posarsi sui miei glutei e questo mi fa alzare gli occhi al cielo con un piccolo sorriso. Sempre il solito.

"Cosa vuoi fare oggi?" domando scostando alcune ciocche dalla sua fronte. "Voglio andare al mare, poi fare l'amore con te fino all'ora di cena, mangiare e poi fare di nuovo l'amore con te. Ti piace come piano?" "Mi sembra abbastanza statico, a dir la verità... sicuro tu non voglia fare qualcos'altro?" sbuffo una risata. "Sicurissimo." afferma. "Beh, sei tu il festeggiato, non posso di certo contraddirti." scrollo le spalle. "Pensa al fatto che hai ancora un mese e quattro giorni per pensare a cosa fare durante il tuo, di compleanno." bacia la mia spalla mettendosi seduto. "Hai proprio ragione, lo sai?" lo guardo mentre le sue mani e i suoi occhi sono intenti ad ispezionare la sua camicia sul mio corpo che si affretta ad eliminare.

"Avevi detto che volevi andare al mare." gli ricordo divertita. "Per andare al mare dobbiamo sudare e per sudare dobbiamo fare tanto tanto sesso." spiega portando le sue mani sui bordi dei miei slip. "Mmh, vediamo di sudare un bel po' allora."

*

Reprimo una risata notando l'espressione stufa e annoiata di Harry mentre, per la seconda volta nella mattinata, la voce metallica di una donna informa i signori passeggeri che ci sarà un lieve ritardo di trenta minuti per il volo Londra AY6049T.

"Ti rendi conto?! Io non capisco perché non abbiamo preso il cazzo di jet!" si lamenta prendendo posto al mio fianco. "Altrimenti che vacanza sarebbe?" evito di ridergli in faccia portando la rivista che sto leggendo proprio davanti al viso. "Una da persone che possono permettersi un jet." ribatte portandosi gli occhiali da sole in testa.

"Amore, tra poco partiremo, svagati con qualcosa." accarezzo la sua gamba poggiando la rivista sulle mie. I miei occhi si concentrano su una coppia di ragazze che tiene lo sguardo fisso su Harry, avranno all'incirca diciotto anni, non di più. "Perfetto, adesso non mi ascolti nemmeno." borbotta Harry.

"Dicevi?" distolgo lo sguardo dalle ragazzine. "Dicevo, potremmo svagarci insieme in bagno, renderebbe i miei ventisei anni più decenti." "Se fosse per me potremmo farlo anche qui, ma non credo di voler essere beccata in aeroporto e pagare una denuncia, perciò no, sta buono qui e dammi un bacio." mi sporgo in avanti con un lieve sorriso sulle labbra. Il moro emette un altro lamento per poi piegarsi e baciare le mie labbra.

Sorrido alzandomi e prendendo posto sulle sue gambe mentre poggio la borsa sulla sedia vuota che fino a qualche secondo fa occupavo.

"Ci sono due ragazzine sedute poco distanti da noi che ti guardano già da un bel pezzo e beh, lo farei anche io perché dannazione, sei proprio figo, ma mi stanno urtando, quindi devo trovare un modo per far capire loro di stare alla larga." spiego al moro spostando dietro il suo orecchio una ciocca di capelli. Il riccio sbuffa una risata di puro divertimento mentre poggia la sua mano sulla mia coscia e la stringe. "Amore, io penso che il fatto di averti baciata e di tenerti sulle gambe sia più che sufficiente per fargli capire di essere impegnato, non pensi?" il mio cuore sobbalza al solo sentire la parola 'amore' pronunciata con così tanta facilità. "Sì, ma mi infastidiscono lo stesso." "Ma tu non avevi detto che non eri una gelosa compulsiva?" mi prende in giro portando la testa indietro con una risata. "Se fossi gelosa compulsiva ti avrei detto dell'hostess che ti fissava, della receptionist che ti immaginava nudo, della commessa e della cameriera dell'hotel, ma non credo di avertelo detto, no?" gioco con la sua camicia floreale. "Ah, dimenticavo la tipa al ritiro bagagli." "Oh mio Dio!" il moro ride di gusto attirando alcuni sguardi curiosi. "Dai, non prendermi in giro!" borbotto. "Non lo sto facendo." mi guarda divertito.

"I passeggeri per il volo Londra AY6049T sono pregati di dirigersi al Gate 6 per procedere all'imbarco." la voce metallica si fa nuovamente viva.

"Finalmente!" esclama Harry contento. "Felice adesso?" mi sollevo dalle sue gambe. "Parecchio." ammette prima di legare le sue braccia attorno al mio busto. Avvolgo le mie braccia sul suo collo e mi godo il bacio che segue. 

Le sue labbra sono morbide sulle mie, ridacchio quando un verso di disgusto proveniente da qualche bambino ci arriva alle orecchie

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Le sue labbra sono morbide sulle mie, ridacchio quando un verso di disgusto proveniente da qualche bambino ci arriva alle orecchie. "Basta dare spettacolo." mormoro sulle sue labbra con un sorriso. "Concordo, non vedo l'ora di tornare a casa." mi ruba un altro bacio per poi avvicinarsi al carrello con su le nostre valigie.

"Quale, Londra o Chicago?" domando ridendo. Un altro lamento sfugge dalle sue labbra al solo pensiero di dover cominciare ad impacchettare tutto e trasferirlo in America. Ma in fondo lo so quant'è felice e mi piace pensare che da oggi in poi la nostra vita sarà così, piena di sorrisi veri.

The Game Is Over. || H.S. || LPAG's SequelDonde viven las historias. Descúbrelo ahora