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parlami di quando

mi hai amato per la prima volta

(La prima volta, Negramaro)

I giorni passano, il nostro allenamento si intensifica e la tensione diventa fin troppo palpabile.

Julian è intento a fare le sue magie con il laptop, Harry controlla che tutte le armi che abbiamo siano in ottime condizioni e io, visto che non ho molto da fare, cucino da quando abbiamo finito di allenarci.

Ho preparato due torte, una lasagna, petti di pollo e patate al forno e beh, adesso ho anche messo in frigo la macedonia. Sono stranamente riuscita a preparare qualcosa di decente visto il cibo francese non molto buono e di questo ne vado piuttosto fiera. Purtroppo quando vado in ansia feroce comincio a vomitare o cucinare per mille e, considerando che il frigo era colmo di cose non ancora utilizzate... ne ho approfittato.

"Abbiamo invitato qualcuno e non ne ero a conoscenza?" domanda Julian confuso. "È l'ansia." risponde Harry al mio posto riponendo un borsone accanto al divano. "Ah, giusto – alza gli occhi al cielo il moro – dimenticavo quanto fossi strana. Comunque- ti assicuro che non sarà la nostra ultima cena, perciò metti da parte qualcosa per il viaggio." "Ovviamente non lo sarà." sorrido lievemente.

Metto tutto in tavola, allargandola un po' proprio per fare spazio, e li richiamo.

"Volevo parlarvi." mi schiarisco la gola.

I due ragazzi mi guardano strano per poi sedersi in silenzio e annuire.

"Prima di tutto è giusto che io vi ringrazi entrambi perché avete fatto tantissimo per me e di questo... ve ne sarò grata per sempre. Poi- beh, sappiamo bene che domani pomeriggio saremo in viaggio e che rischiamo parecchio perciò voglio dirvi questo: semmai dovesse succedermi qualcosa-" "Non ci provare nemmeno." ringhia Harry. "Fammi finire, ti prego." sospiro. "Se dovesse succedermi qualcosa, non vi azzardate nemmeno a rischiare o giuro che vi perseguiterò dall'aldilà." tento di sorridere. "Questo vale anche per te." dice Julian. "Non permetterò che vi succeda niente." lo guardo. "Ma ti senti? Sei proprio incoerente!" esclama Harry adesso arrabbiato. "Non voglio dovervi vedere nella mia stessa situazione, è chiaro?" lo guardo. "E tu credi che noi vogliamo passare di nuovo tutto quello che è già successo? Tu non puoi impedirci di provare, okay? Non puoi pretendere di essere d'accordo perché sappiamo che tu faresti le stesse nostre scelte, perciò smettiamola con questo discorso del cazzo perché sono già stanco." detto ciò il riccio si alza dal tavolo.

"Harry." lo richiama Julian. "Mi è passata la fame." risponde freddo. Il moro sta per alzarsi, ma porto la mia mano sul suo braccio fermandolo. "Lascialo stare. È terrorizzato e lo capisco, ha bisogno di un attimo." rilascio un respiro tremolante.

"Sai che ha ragione." dice. "Lo so." deglutisco, cacciando le lacrime. "Beh, non voglio proprio far aspettare queste lasagne deliziose." sorride cominciando a tagliare una porzione di pasta. Sbuffo una risata e scuoto leggermente il capo.

Sempre il solito Julian.

*

Busso sulla superficie della porta della mia camera ed entro. Harry è steso sul letto, scorre fra i canali, ma evidentemente non trova nulla che gli interessi oppure mi sta ignorando e basta.

Poggio il vassoio che contiene la sua cena sulla scrivania e poi mi avvicino alla televisione così da spegnerla.

"Stavo guardando." borbotta. "Adesso guardi me." rispondo prendendo posto sul mio letto, proprio di fronte a lui. "Hai ragione ed io sono una stupida incoerente. Mi dispiace. So che sei spaventato tanto quanto me, ma dobbiamo farci forza a vicenda e non andarci contro in questo momento." la mia voce dovrebbe uscire incoraggiante, invece si rivela essere rassegnata.

"Mi dispiace." mormora anche lui. Sbatto le palpebre prendendo un lungo respiro mentre mi rannicchio sul suo corpo. "Non ce la faccio più. Sono terrorizzata." mormoro. Bene, Brooklyn, ti mancava solo il crollo emotivo ad un giorno dalla partenza. "Ce la faremo. Stavolta per davvero." il riccio mi stringe mentre la sua bocca si poggia sulla mia fronte. Prendo un lungo respiro scacciando le stupide lacrime che adesso mi bagnano il viso e affondo la testa nell'incavo del suo collo.

"Ti va di raccontarmi qualcosa?" domanda Harry.

"E cioè?"

"Parlami di quando mi hai amato per la prima volta." sussurra. 

The Game Is Over. || H.S. || LPAG's SequelWhere stories live. Discover now