Bonus - Julian & the dress.

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Bonus – Julian & the dress.

From the day we arrive on the planet

And blinking, step into the Sun

There's more to be seen than can ever be seen

More to do than can ever be done

(The Circle of life, Elton John)

È la notte del dodici settembre quando un mio urlo particolarmente doloroso mi fa scappare dal comodo letto e fa spaventare Harry talmente tanto da farlo cadere sul pavimento freddo della stanza.

"Lyn, piccola, che c'è?" ancora assonnato corre nella mia direzione. "Le... le acque – ansimo – credo si siano rotte." i suoi occhi si sgranano nello stesso momento in cui un altro urletto abbandona le mie labbra. In fretta mi aiuta a scendere dal letto e recuperare le mie vans, lui copia le mie azioni e poi ci affrettiamo a scendere le scale.

Quando arriviamo in macchina sono le tre e un quarto del mattino e il mio dolore non cessa nemmeno un secondo.

"Dimmi che siamo vicini, ti prego." "Sì, amore, tranquilla." mi rassicura portando una mano sul mio ginocchio.

Una volta raggiunto l'ospedale non capisco molto di quello che succede, so solo che poco dopo mi ritrovo distesa su un letto a gambe divaricate di fronte ad almeno cinque persone più Harry al mio fianco. Nessuno mi aveva detto che ci sarebbero state così tante persone ad ammirare la mia vagina! Che imbarazzo!

"Forza, Brooklyn, spingi ancora un po'... qualcuno non vede l'ora di incontrarvi." scherza la mia ostetrica.

"Avanti, bimba." Harry stringe la mia mano mentre io cerco di concentrarmi solo sua voce e il fatto di voler vedere il nostro bambino.

Mi basta spingere un'ultima volta prima di sentire un pianto misto ad uno strillo proveniente dalla creatura che io ed Harry abbiamo appena messo al mondo.

"Oh, mio Dio." mormora Harry.

"Ecco qui il campione." ci sorride l'infermiera mentre, con molta attenzione, poggia nostro figlio tra le mie braccia. Non credo di aver mai provato una sensazione così forte in vita mia, non credo proprio. Volto lo sguardo in direzione del mio ragazzo e singhiozzo ancora una volta notando piccole lacrime bagnare il suo viso mentre un grande sorriso gli dipinge il volto.

"Julian." dice con semplicità. I miei occhi si sgranano, sconvolta dal fatto di aver pensato lo stesso nome senza mai pronunciarlo prima d'ora. "Julian – concordo annuendo – Julian Styles."

Mentre guardo negli occhi mio figlio non posso fare a meno di sentire dei brividi su per la nuca accarezzarmi dolcemente e lo so, ne sono certa, il mio migliore amico è proprio qui con noi, durante uno dei momenti più belli della nostra vita.

The Game Is Over. || H.S. || LPAG's SequelWhere stories live. Discover now