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I love lying next to you,

I could do this for eternity

(Adore You, Miley Cyrus)

"Amove, vov'è il mio ventififio nuovo? Quefto è finifo." bofonchia Harry mentre spazzola i suoi denti e per poco non sputacchia ovunque. "Dentro al mobile sotto al lavandino." rispondo indossando una delle sue felpe. È ormai pomeriggio inoltrato, eppure io continuo ad avere parecchio sonno. Rilascio uno sbadiglio chiedendomi dove sia finito Julian e poi mi avvio alla porta.

"Vado a controllare se Julian è tornato o meno." avviso Harry prima di uscire dalla stanza.

Percorro il piccolo corridoio e arrivo in cucina. Noto Julian dormiente sul divano, la televisione ancora cessa sintonizzata su una partita di calcio e qualche telecronista francese che impreca. Sorrido portando il plaid, caduto sui suoi fianchi, su fino alle spalle e mi avvio ai fornelli. Ho proprio voglia di un tè e non credo che Harry lo prenderà visto che avrà finito di lavarsi i denti da poco.

Cautamente finisco di preparare il tè e poi mi avvio in camera. Harry è sdraiato sul mio letto mentre gioca – credo – con il cellulare, lo raggiungo e poggio la tazza sul comodino.

"Julian?" chiede. "Dorme. Avrà fatto le ore piccole." sbuffo una risata. "Lo capisco, nemmeno noi scherziamo." mi osserva con sguardo malizioso. "Facciamo davvero troppo sesso." osservo ad alta voce. "E ti dispiace?" alza un sopracciglio, divertito. "Assolutamente no." ridacchio afferrando il suo braccio e passandolo sulle mie spalle così da avere la mia testa poggiata sul suo collo.

"Domani cominciamo con l'allenamento, okay?" poggia le sue labbra sulla mia fronte. "Hm-hm." "Dovremmo anche pensare a come trovare le armi." sospira. "Abbiamo le combinazioni, sappiamo che si trovano in casa e che sono collegate a me tramite mio padre." dico. "Dovremmo pensare a tutte le cose che collegano te e tuo padre e tutto ciò che si trova in camera tua visto che giocavate lì per la maggior parte. Che ne pensi?" domanda il riccio.

Mi stacco dalla sua presa mettendomi seduta sul materasso. "Sveglio Julian e facciamo la lista. Anche lui è stato parecchie volte lì, forse può aiutarmi a ricordare." dico per poi mettermi in piedi ed afferrare la mia tazza.

"Certo." borbotta Harry alzandosi anche lui.

"E smettila di fare il geloso." gli punto un dito contro. Successivamente afferro la sua mano e lo trascino fino alla cucina.

"Juls, svegliati, forza." Scuoto il braccio di Julian. Il moro sobbalza e quando mi vede sbuffa. "Ma che vuoi?" borbotta. "Devi aiutarci. Dobbiamo fare una lista di cose, cose a cui non potremmo dedicarci già da domani a causa dell'allenamento." spiego.

In fretta mi avvicino alla macchinetta del caffè, inserisco la capsula e aspetto che sia pronto. Poi afferro una penna e un quadernetto, cerco una pagina bianca e scrivo a caratteri cubitali: 'LISTA: TESORO SEGRETO.'

"Di che si tratta?" Julian prende posto su una delle sedia vuote proprio come ha già fatto Harry. "Cos'è che collega me e mio padre?" ribatto io. "Il sangue?" mi guarda ovvio. "Dai, sii serio!" sbuffo. "I giochi." dice Harry. Annuisco e scrivo. "Poi?" guardo entrambi i ragazzi. "Le combinazioni che faceva passare per filastrocche." dice Julian. "Di conseguenza le storie." aggiunge il riccio. "Succedeva ogni sera?" domanda Harry. "Cioè, era una sorta di rituale che facevate ogni sera?" precisa. "No, purtroppo non ci vedevamo sempre. Passavo molto tempo con la mia tata. Fa-" "Quindi lo facevate solo ad Hastings." mi guarda Julian, poi fissa Harry. "Ed è ad Hastings che Olivia mi ha chiesto di portarla." parla il riccio. "È Hastings la chiave." dice Julian.

Poi è come se mi si accendesse la classica lampadina.

"Il quadro di Hastings!" esclamo sconvolta.

"Eh?" mi guarda confuso Harry. "So dove si trovano." rispondo. "E credi di volerci illuminare o vuoi tenerti l'informazione tutta per te?" alza gli occhi al cielo Julian. Sbuffo alzando gli occhi al cielo alla sua stupida domanda. "Mio padre aveva fatto appendere un bellissimo quadro di Hastings... ai tempi mi aveva detto che era il suo posto preferito perché era solo nostro ed era un rifugio. Adesso capisco che aveva calcolato tutto e che ci sarei arrivata." spiego.

"Bene, a questo punto direi che tra una settimana si parte per Hastings. E comunque comincio ad odiarla. l'abbiamo pronunciato fin troppe volte in questo discorso." sbuffa Julian. "Intendi Hastings? Perché io credo che tu riferisca proprio ad Hastings. Allora è deciso, dopo questa settimana torneremo ad Hastings e faremo in modo di disfarci delle armi che, in caso non lo avessi capito, si trovano ad Hastings." sorride furbo Harry mentre io trattengo una risata. "Ma come fai a sopportarlo?!" esclama infastidito Julian guardandomi. "È una spina nel fianco!" sbraita il moro per poi lasciare la cucina e avviarsi in bagno.

"Adoro infastidirlo." sussurra Harry ridacchiando.

"Sei proprio uno scemo." spintono il suo braccio ridendo.

"Ti amo anche io, piccola." mi bea di un occhiolino prima di avvicinarsi ai fornelli. Poggio il viso su una mano e sospiro leggermente. Hai proprio tanta ragione, Harry... ti amo eccome.

The Game Is Over. || H.S. || LPAG's SequelWhere stories live. Discover now