18 - parte due.

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18 – parte due

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18 – parte due.

What now? I just can't figure it out

What now? I guess I'll just wait it out 

What now? 

Please tell me What now?

(What now, Rihanna)

"Beh? Tutto qui?!" sbuffa Julian.

"Ci deve essere qualcosa che ci sfugge." Harry si passa una mano tra i capelli. "Ma davvero, genio?!" lo guarda ovvio Julian.

I due sono talmente tanto impegnati a discutere da non accorgersi di me, adesso sul pavimento, mentre osservo il quadro di Hastings. Due lucine, una adesso verde... manca solo un'altra combinazione o una password, non lo so, ma ci sono vicina. Osservo attentamente il quadro girandomi tra le mani entrambe le metà. I miei occhi si fermano su un punto ben preciso mentre getto la parte sinistra del quadro sul pavimento.

"Amore mio??" la voce di papà mi arriva chiara da dietro la porta. "Avanti, papà!" esclamo. La porta della mia camera viene aperta da mio padre, ma non riesco a vedere il suo viso in quanto coperto da una cornice.

"Ti ho portato una cosa." il suo volto fa capolino. "Cos'è?" chiedo curiosa mettendomi seduta sul letto. "Ho pensato che potessi appendere questo in camera." sorride girando il quadro. "Wow..." mormoro osservando il bellissimo paesaggio di Hastings. "È bellissimo, papi." sorrido estasiata. "Sono felicissimo che ti sia piaciuto, Brookie." sorrido al familiare soprannome. "Lo appendi tu, vero? Io non sono capace." arrossisco.

"Oh, tesoro, ma certo che lo farò io – ridacchia – volevo solo farti vedere una cosa." si avvicina con il quadro stretto tra le mani. "Che cosa??!" domando appoggiandomi sulle ginocchia. "Vedi – mi indica un punto sulla destra del quadro – c'è scritto il tuo nome, così saprai sempre che ti appartiene e che ti voglio bene." sorride accarezzando i miei capelli. "Sei il papà migliore del mondo!" esclamo avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo.

"Ah, la mia piccola Brookie. Il mio tesoro più grande." mormora tra i miei capelli. Sorrido alle sue parole e stringo di più la presa.

"Ragazzi."

"Adesso non è il momento!" esclama Harry.

Ragazzi..."

"Non è mai il momento!" replica Julian.

"Ragazzi!" esclamo alzando la voce così da ottenere la loro più completa attenzione.

"Se la smetteste un solo fottuto secondo di fare i deficienti, forse sapreste che penso di aver trovato qualcosa." parlo con voce più calma adesso.

"Scusaci. Di cosa si tratta?" domanda Harry.

"Brookie." mormoro cercando di scacciare le lacrime.

"Cosa?" mi guarda confuso Julian.

"Brookie. Io credo che- credo che si tratti della password mancante." continuo a fissare il mio nomignolo scritto in corsivo. La calligrafia è di mi padre, ne sono certa.

Mi alzo, avvicinandomi ancora una volta al muro e, tremante, digito i numeri che corrispondono al mio nome: 2766543.

La lucina rossa diventa verde e un lieve click ci fa sobbalzare tutti e tre. Una piccola leva spunta proprio sotto al quadrato pieno di numeri, non ci penso più di tanto a tirarla verso di me e osservare come una porta si apra davanti ai miei occhi strappando la carta di parati in eccesso.

"Oh, merda." mormora Julian.

"Puoi dirlo forte." deglutisce Harry in accordo con il moro.

I miei occhi si concentrano in un primo momento sul grande ammasso di armi che circonda la stanza, poi si posano su qualcosa che si distingue da tutto quanto: un'altra cornice. Si tratta di me e del mio papà. Ero appena nata ed evidentemente mi trovavo ancora in ospedale visto la stanza e il letto bianchi e beh, una simpatica mascherina sulla testa di mio padre.

In mezzo a tutto questo male, ha tenuto uno spiraglio di luce: me, la sua bambina.  

The Game Is Over. || H.S. || LPAG's SequelWhere stories live. Discover now