Dominatori degli elementi : Doppi Elementi(Revisione 2025)

Capitolo 9: Quarta prova

ADE

Anche oggi tocca a me teletrasportare i 15 rimasti in gara per portarli in un arena non troppo lontana dall'Accademia, nel paese della luce.
M

eredith è abbastanza in forma oggi, come Alyssa del resto. Sarà impegnativo rimanere concentrati, quando si è accecati dalla luce, si rischia svenire e non passare la prova. Prendo per mano i ragazzi e li teletrasporto in un batter d'occhio.

«Eccoci arrivati» Come nella prova del vento, tutti possono stare sugli spalti a osservare la prova da vicino. Madre Natura, nel suo splendore, compare da una porta per poi fermarsi accanto a me. Non fa nessun discorso di incoraggiamento, al contrario: «Sono rimasti solo 2 dominatori della luce, 3 dell'acqua, 3 del fuoco, una del buio, 3 della terra, 3 del vento. Fate molta attenzione a non sforzarvi troppo, potreste perdere la vista»

Appena questa si siede sul suo trono, Hope lancia una sfera e quando scoppia rende l'ambiente luminoso. "I dominatori della luce sono poco avvantaggiati visto che fatico a vedere anch'io il continuo della prova"

MEREDITH

Che strana prova, severa e stressante. La soluzione più giusta mi sembra quella di chiudere gli occhi e meditare. Concentro il pensiero altrove, ascolto ogni mio respiro, fino a sentire il cuore pulsare nel petto. Mi siedo per sprecare meno energie possibile, intanto no. saprei che altro fare.

Dopo una decina di minuti alcune voci si fanno più forti fino a diventare orribili urla. «Non ci vedo più, aiuto» Mantengo la calma e stringo i pugni, costringo il senso dell'udito a non ascoltare . Digrigno anche i denti e mi dico di mantenere duro. Provo a contare i numeri, le lettere dell'alfabeto, la scala dei colori, le capitali, ma alla fine la tentazione di aprire gli occhi ha la meglio.

Alyssa è riuscita ad addormentarsi, non so se ci siano regole che lo vietino, alla fine questa è una prova mentale e molti come me, stanno provando con la meditazione. Fatico molto a vedere, e pensare che alla riunione si era parlato di un percorso non di una tortura. Sembra di avere il sole a pochi centimetri dalla mia testa. Inizio a sudare.

«Aiutooo mi arrendoo»

"Stavolta non posso sentirmi male, devo stare calma". Ritorno ai miei respiri profondi e infine cerco di seguire l'esempio di mia cugina. Mi sdraio accanto a lei, coprendomi il viso con le mani. Una dominatrice dell'acqua prova a sciacquare il viso per il caldo, ma questo peggiora le cose. Finisce per svenire e viene subito portata via. Siamo rimasti in 12, ancora in troppi. I due dominatori che si sono arresi subito sono stati due della terra, si sono lasciati prendere dal panico.

L'ultima dominatrice rimasta della terra è stata più intelligente, rinchiudosi in una tenda fatta di roccia come se fosse uno scudo. "Uno scudo d'acqua mi sarebbe solo inutile e nemmeno il ghiaccio riuscirebbe ad aiutarmi"

ALYSSA

Ripro gli occhi sentendo un respiro nuovo, al mio fianco c'è Meredith, sdraiata le ginocchia piegate e le mani sul viso cercando di non aprire gli occhi. "Perché è qui?". Questo pensiero mi tormenta e non riesco più a rilassarmi. Avevo escogitato questo piano infallibile, ma c'è sempre il piano B.

Creo una nuvola nera che ricopre i miei occhi, in funzione di occhiali da sole.  Sento il dominatore dell'acqua evocare uno scudo, ma la luce riflette il doppio. Inizia a soffrire e la voglia di farlo fuori è alta. "Basta urlare, basta" Sbuffo e inizio a lamentarmi mentre la voce di Madre Natura ci ricorda che mancano solo 10 minuti. Brontolo ancora un po' finché sento sfiorarmi per mano.

«Va tutto bene?» Chiede la ragazza accanto a me.

«Non vedo l'ora che questa prova finisca»
«Già anch'io»
«Non pensavo saresti durata fino a tanto»

Questo la offende un po', ed io mi sento a disagio per il silenzio che ho creato. Le rigiro la domanda che ella mi ha fatto per sembrare una persona più educata.

«Tu come stai?»
«Beh, grazie di avermelo chiesto, nonostante la mia seconda notte in ospedale, bene»
«Mi sa che chiunque sopravvive a questa prova, finisce su un lettino bianco»

"Siamo comunque rimasti in troppi. Spero che la prossima prova sia quella del buio, lì per forza ne uscirò fuori solo io"

«5 minuti»

Sono entusiasta, ormai questa luce mi sta sfinendo, è come osservare il sole caldo d'estate per un'ora senza occhiali da sole.

«4 minuti»

Tengo duro

«3 minuti»

Il cuore batte a mille per la mia impazienza, ma devo tenere calma la mente.

«2 minuti»

Respiro profondamente pronta ad esultare.

«1 minuto»

Faccio il conto alla rovescia nella testa, ma non riesco nemmeno a pensare ai numeri. La testa inizia a girarmi vorticosamente obbligandomi a sdraiare. Mi sento ancora frastornata

«10 secondi»

“Respira, respira andrà tutto bene”

«3,2,1»

«Alyssa stai bene?»

Buio totale. Mi è sembrato di salire su una giostra a tutta velocità. La fatica di non dormire, la luce, i lamenti. Sono abituata alla tranquillità, allo star da sola. Tutto questa luce, per me che sono una dominatrice del buio non va bene.

MEREDITH

Alyssa è svenuta, appena dopo la fine del conto alla rovescia. Come me, ha passato la prova, la accompagno in infermieria aiutata dal teletrasporto di suo padre Victor. I due padri sono spaventati, Rufus piange come un bambino, mentre mio zio cerca di trattenersi e calmarlo. Sono così una bella coppia

Meredith: «Vedrai che andrà tutto bene.»
Rufus: «Ma ha picchiato forte la testa?»
Meredith: «Oh no, si è sdraiata lentamente e si è addormentata»

I miei genitori irrompono nella stanza ansiosi e preoccupati per me. Sapevo che non sarebbero stati d'accordo sulla mia presenza qui di nuovo, ma volevo assicurarmi che Alyssa stesse bene.

Victoria: «Meredith che ci fai qui?»
Ricky: «Esci dai»
Goccia: «Ma»
Ricky: «Parleremo dopo»

Mia madre guarda il fratello in modo agghiacciante, so che c'è stato un conflitto fra i due perché lei non si è mai abituata al fatto che mio zio sia omosessuale. Non va affatto d'accordo con Rufus, parla poco con Victor e preferisce stare sempre appiccicata a mio padre. Ha perso il rapporto con la sua migliore amica, Luna, ma questa è un' altra storia.