MEREDITH
Mi infilo un lungo vestito blu notte, accompagnato da scarpe mocassino lucide. "Non è mai bello partecipare ad un funerale soprattutto se si tratta di un dominatore Supremo, che ha vissuto per varie generazioni. Mi chiedo come stia Alyssa dopo tutto questo trambusto"
Esco dalla mia stanza per raggiungere la sua. Busso tre volte, senza ricevere alcuna risposta, per questo apro la porta, ma di lei non c'è traccia. Il letto è stato fatto, la scrivania ordinata e ogni suo vestito piegato e messo nell'armadio. A differenza della mia stanza, lei possiede un bel balconcino con vista sul giardino. "Vuoi vedere che..." Come immaginavo, si trova in giardino, fra i pini e il laghetto, sdraiata sul dorso del suo drago. Faccio per raggiungerla, ma vengo fermata dai miei genitori. Mia madre che mi chiede di indossare un coprispalle per il freddo, mio padre che parla con la mia domestica e discutono sul suo lavoro.
Domestica: «Mio signore io cerco di starle dietro, ma sta diventando difficile anche solo farle una treccia »
Ricky: «È tuo compito che sia sempre in ordine »
Meredith: «Ciao papà, di che parlate?»
Domestica: «Signorina sono stata un secondo in bagno e lei mi scappa così?
Meredith: «Il tuo lavoro è finito, sono vestita»
Victoria: «Da quando hai iniziato a fuggire dalla tua stanza senza pettinarti?»
Meredith: «Da quando son di fretta e ho altro da fare»
Victoria: «Stiamo andando in chiesa, non puoi andarci con i capelli conciati così»Mia madre alza lo sguardo al cielo scocciata dal mio comportamento. Per accontentarli lascio che Sara, mi intrecci i capelli sui lati.
«Contenti? Adesso scappo»
Rimangono di stucco per il mio modo, mi è dispiaciuto rispondergli male, ma non li sopporto, quando decidono come mi debba vestire e acconciare i capelli. Facendo finta di niente, mi mischio fra la folla di persone in attesa e arrivo alla porta d'entrata dove incontro Luna.
«Salve»
«Hey Meredith come stai?»
«Volevo ringraziarla per avermi soccorsa, è stata fortissima»
«È mio dovere proteggerti, certo ce la siamo vista brutta.»
«Sono stati tutti pazzeschi, Leo poi con il suo potere ha trasportato Ade con un dito»
«Stupefacente vero?»
«Già, perché non glielo va a dire di persona?»
«Non ci parliamo molto»
«Come è la Terra a proposito?»
«Le persone deliziose, l'Italia del sud, il Giappone, l'India. Gente si affezionano facilmente, farebbero di tutto per te»
«Mi piacerebbe tanto vederla»
«Finisci gli studi prima e poi ti ci porterò io»
«Mamma e papà non vorrebbero»
«Hanno vissuto per molto tempo anche loro lì, perché non dovresti provare anche tu?»Le campane suonano
Luna: «Non vieni?»
Meredith: «Ehmmm, sì certo tienimi un posto arrivo subito»Luna è stata la migliore amica di mia madre, per molto tempo, finché Leo non l'ha rifiutata. Ha vissuto nove anni sulla Terra,.senza farsi scoprire e vivere un' avventura tutta sua. "Un sogno" Alyssa si trova ancora dove l'ho scovata. Mi avvicino senza far troppo rumore. Tira un aria gelida, ma questo non farà tremare una dominatrice del ghiaccio come me. Eragon schiaccia un pisolino, mi avvicino ed entrambi si voltano svegli e cauti verso di me.
«Ah sei tu»
«Eh già, sono solo io. Come stai Alyssa?»
«Bene»
«Mi fa piacere, non vieni al funerale?»
«Forse»
«Ma, si tratta di..»
«So chi è morto, ne sono al corrente»
«Fredda come il ghiaccio come al solito»Questa mia frecciatina la fa irrigidire, scende giù dal dorso di Eragon e mi fulmina con lo sguardo
«Cosa vuoi sentirti dire? Non dovresti nemmeno rivolgermi la parola»
«A me piace parlare con te»
«Non c'è nessun altro con cui puoi parlare? Kira per esempio »
«Con questo cosa vorresti dire?»
«Che sei sola»
«Io ho te»Congiunge le sopracciglia perplessa
«Per colpa mia, sei diventata una statua e hai subito danni morali»
«Sono stata io a venire a salvarti se ben ricordi, e si avevo capito che eri cambiata, non eri in te. L'abbiamo capito subito, era palese»
«Come hai fatto a capirlo?»
«È stato Eragon a trovarmi in camera tua»
«Cosa ci facevi in camera mia di nuovo?»
«Speravo di trovarti lì, ma ovviamente non c'eri..»
«Non c'era niente fuori posto? »
«Qualche reggiseno e un perizoma, ma non è questo il punto. Pensavo che tutti si sbagliassero a dubitare di te, credevo realmente fossi tu ad avermi scritto quella pergamena. Ho capito che non eri in te, quando ti sei complimentata mentre mi stavo allenando»
«Beh erano sinceri quelli, l'ho sempre pensato, ma non te l'ho mai detto»
«Anche il fatto che ti piaccio?»
«Beh sì, sei una brava ragazza»
«Non ricordi quello che è successo dopo? Sinceramente preferisco la Alyssa che si apre e chiede aiuto, a quella scorbutica e fredda che mi si presenta ora»«MEREDIIIIITH» Mia madre urla dall'entrata, ma prima che ci raggiunga propongo di entrare.
«Io adesso vado, vieni con me?» Le porgo la mia mano, lei esita disinteressata, poi ci rinuncia. Il suo viso è impassibile, non è nemmeno arrossita. "Chissà se si ricorda le parole pronunciate nello sgabuzzino"
Le nostre domestiche ci stanno aspettando fuori dalla cappella per sistemarci. Mi lascio intrecciare un po' i capelli ancora una volta, controllo poi a che punto sia la mia compagna. La sua domestica è stata velocissima, le ha fatto una lunga treccia e l'ha attorcigliata come un fiore sulla sua testa.
Il funerale è stato lungo raccontando le sue imprese, partendo dal viaggio verso l'albero Teto, la storia d'amore fra lui e Flora, lo scontro con Crono, la battaglia con Frida. Ha avuto una vita imprevedibile, spaventava tutti quanti con il suo sguardo cupo. Tutti sono emozionati, Hope non se l'è sentita di dire due parole, mentre Jasmine è stata portata via durante il seppellimento. Io mi sento tanto triste, perché come insegnante mi piaceva, ma per rispetto e per paura di mettermi a piangere, non riesco ad alzare lo sguardo per dargli l'ultimo saluto.
Penultimo capitolo che fatica

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Dominatori degli elementi : Doppi Elementi(Revisione 2025)
RandomSiamo al quarto libro, di questa saga infinita. Dal primo libro sono cambiate tante cose. La storia si basa sempre su due dominatrici discendenti, due ragazze una diversa dall'altra che competono in una gara. La loro vita è una competizione, una vie...