Dominatori degli elementi : Doppi Elementi(Revisione 2025)

Capitolo 10: Infermeria

VICTORIA

Luna da quella notte in cui ha parlato con mio padre non si è più fatta rivedere. Se non alle riunioni dei giochi, come stavolta. Non l'ho più vista per un anno, rivedendola con nove anni in più. Ha vagato di casa in casa, delle nostre vecchie amiche, conosciute in tutto il mondo nel periodo in cui gli elfi di ghiaccio ci cercavano. Nemmeno le mie vecchie amiche mi facevano parlare con lei e alla fine sono rimasta sola con Ricky.  L'amore tra mio fratello e Rufus l'ho in realtà accettato, può piacergli chiunque uomo o donna per conto mio, ma lui no. Rufus resta sempre figlio di colei che ha ucciso nostra nonna. Per mano di Frida tante persone sono morte, tante altre per mano di Crono. Se tornassi indietro, prima che la battaglia iniziasse, quando ci è stato proposto un patto, avrei portato io con le mie mani Rufus e non saremmo costretti, sotto una barriera.

Ricky, ormai mio marito, la pensa come me. Mia figlia invece adora i suoi due zii, nonostante io abbia cercato di allontanarli da lei, il suo affetto ha avuto la meglio. Trovo strano che ora sia anche preoccupata per sua cugina, per quanto poco la conosca, sono sempre state rivali.

"È stato un duro colpo non avere Luna accanto, mentre mia figlia cresceva, come ho sempre sognato" A fine dei giochi mia figlia vorrà andarsene proprio come Luna, ed io non posso farci niente. Meredith esce dalla stanza ed io non rivolgo la parola a nessuno inizialmente.

Ricky: «Ci scusiamo per nostra figlia»
Rufus: «È una ragazza straordinaria, si è solo preoccupata per sua cugina»
Victor: «Non hanno mai avuto un grande rapporto, ma ora finalmente si stanno conoscendo»
Victoria: «Vostra figlia porterà la nostra sulla brutta strada»
Victor: «Fumavamo anche noi alla sua età, quindi direi di non giudicarla»
Ricky: «Non solo per quello»
Victoria: «L'educazione noi gliela abbiamo insegnata»

So bene che quei due vanno subito al sodo, ascoltando i nostri pensieri, per cui hanno la risposta pronta. Mi ha sempre dato fastidio che mio fratello leggesse i miei pensieri e per questo mi sono allenata per schermarlo.

Victoria: «A fine dei giochi, non avranno più niente a che fare e tornerà tutto come prima»
Victor: «Vedremo»
Ricky: «Comunque speriamo che vostra figlia si rimetta»

Prendo per un gomito Ricky, uscendo insieme dall' infermeria in modo un po' sgarbato. Lui sembra essere un po' confuso. "Da che parte sta?". Conosce benissimo il mio sguardo arrabbiato, mi guarda male per tutto il tragitto finché non mi fermo.

«Che ho fatto?»
«Preoccuparsi della figlia di mio fratello? Da quando Mer e lei sono amiche?»
«Sappiamo cosa si prova ad avere la propria figlia in infermeria, voleva fare un gesto gentile»

La mia mano gli stringe il braccio e lui continua a guardarmi mentre prende parola.

«Che vuoi fare?»
«Vorrei che ti svegliassi c'è una strana alleanza tra loro. Nostra figlia viene esclusa dal popolo per avere due poteri, mentre Alyssa viene criticata per avere due genitori maschi»
«Adesso che il popolo ha visto quanto sia brava nostra figlia all'opera, la accetteranno e saranno esultanti»
«Vedremo»

Ci dirigiamo a pranzare quando la sala è ormai vuota, nemmeno nostra figlia ha aspettato il nostro arrivo, oppure si starà ancora allenando.

MEREDITH

Sentire i miei genitori parlarmi in quel modo mi ha fatto imbestialire. Per loro esistono sono gli allenamenti, le loro emozioni sono sottoterra a meno che non stia bene, allora provano pena per me. Stringo i pugni e mi dirigo verso la mia camera quando vado a sbattere addosso a qualcuno. Io cado come un salame mentre la persona con cui mi sono scontrata è ancora in piedi. Si tratta di Luna.

«Mi scusi»
«Sei saltata fuori all' improvviso e non ti ho visto»
«Sta passando delle belle giornate qui in accademia?»
«Ogni anno c'è sempre una sala nuova, camere più moderne»
«O la sua stanza non le piace?»
«Al contrario, quella è rimasta sempre uguale»

Non capisco se sia contenta di stare qui oppure si senta obbligata. Vorrei poterle leggerle nel pensiero, ma a dir la verità non mi interessa molto.

«Le auguro buona giornata»
«Tu sei Meredith, la figlia di Victoria?»
«Si»
«Buona fortuna per la prova di domani»
«Grazie»

Torno a camminare svelta, dritta verso la mia stanza, guardandomi sempre avanti, a destra e a sinistra. Prima di aprire la porta mi guardo indietro, soffermandomi sulla porta di Alyssa. La curiosità mi sfida, le mie gambe già si dirigono da sole verso questa porta in legno con la maniglia dorata. Appoggio un orecchio su di essa e non sento nessun rumore, peccato sia chiusa a chiave. Secchiona come sono ricordo subito l' incantesimo per aprire le serrature.

«Ossempre» Sussurro alle serratura, una volta dentro mi sembra di essere tornata alla prova della luce. Tutto qui è bianco candido come neve, il letto matrimoniale tondo semplice, coperto da una copertina. Un tappeto bianco adagiato su un pavimento nero lucido, formato da tante piastrelle quadrate. La stanza è alta molto più della mia, ed è molto più grande, a prova di drago.

Sulla scrivania ci sono disegni di abiti, gonne, maglioni. Non ero a conoscenza di questo interesse per la moda. Mi accomodo per osservarli tutti quanti. Hanno uno stile molto particolare, decorate tutte con un disegno di un drago. Ad un tratto le finestre si aprono e i fogli volano tutti per aria e nel momento in cui il mio sguardo va ai disegni, un aria calda mi passa su per la schiena.

Un aria pesante e calda, quasi come un respiro. "Non sarà mica". Non mi volto nemmeno un secondo, corro disperata e soprattutto spaventata verso l'ingresso. Dovevo capirlo subito che ad un stanza vuota viene affiancata una guardia.

Entro nella mia stanza assaporando le feste di Kira  Le bastano le mie coccole a calmarla come sempre. "Che giornata strana, stamattina la prova finita, poi i miei me le dicono su. Luna che mi augura buona fortuna. Scopro un lato di Alyssa mai visto prima e il suo drago mi alita addosso"

In tutto questo tempo non ho pranzato e non ho neanche fame. La cosa che avrei dovuto fare sarebbe stata allenarmi sulla resistenza. "Chissà cosa mi toccherà: terra, ghiaccio o buio?"

Storie del passato stanno riscontrandosi con il presente. Si viene anche a scoprire un lato di Alyssa che nessuno sa. Oltre a cavalcare il suo possente drago, ella sfoga la sua creatività così disegnando abiti