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È passata un'ora da quando io e Steve ci siamo lasciati in un atteggiamento abbastanza strano.

Dopo essermi ripresa dai suoi sguardi, dalle sue frecciatine e dalle sue mani sul mio corpo, mi ero rifugiata in camera.

Sicuramente il vestito che avevo indossato il mattino presto aveva lasciato intravedere un po' troppe cose al capitano Rogers ma lui non mi aveva fatto neanche una battuta a riguardo.

Si, una si.

Mi ero cambiata velocemente indossando un paio dei miei leggins da allenamento e una maglietta bianca leggermente trasparente. Era comoda e pratica per gli allenamenti insieme a Natasha e sotto indossavo quasi sempre un top sportivo così da potermi liberare della t-shirt quando ne sentivo il bisogno.

Era da qualche minuto che eravamo seduti a tavola aspettando che Tony finisse di preparare il pranzo. Nat era seduta proprio di fronte a me mentre di Bruce, Steve e anche Thor non c'era traccia.

"Buon appetito donzelle"

Tony appoggiò un vassoio con una generosa porzione di pasta al forno.

"Evviva la dieta da eroi" - commentò Nat entusiasta

Sorrisi leggermente cominciando a mangiare un po' di quello che Tony aveva messo nel mio piatto.

Quando mangiavamo era sempre così: silenzio di tomba. Solitamente la televisione accompagnava ogni nostro momento di svago ma questa volta Tony aveva deciso di non accenderla.

Natasha si alzò da tavola sparecchiando ciò che aveva lasciato di suo e mi disse che mi aspettava in sala per l'allenamento.

12.30

Ancora un'ora e mezza di relax.

"Bruce?" - domandai a Tony mentre toglievo i piatti dal tavolo

"È con Steve" - mi rispose con tono provocatorio

"Perché quel tono Stark?"

Lui rise -"Perché tu volevi sapere dov'era Cap e invece mi hai chiesto dov'è Bruce, sei prevedibile ragazzina"

Gli puntai il dito contro. Sapeva benissimo che odiavo quando mi chiama ragazzina e più io mi arrabbiavo e più lui continuava a farlo.

"Gli porto qualcosa da mangiare"

Tony mi prese alla sprovvista sbucando alla mie spalle facendomi fare un leggero balzo per lo spavento.

"C'è anche l'asgardiano con loro"

Annuii preparando tre piatti con un po' di pasta al forno che aveva preparato Tony e mi diressi verso il laboratorio in cui Bruce passava la maggior parte delle sue giornate.

Arrivai all'uscita della sala dirigendomi lungo il corridoio e poi pensai bene a cosa avrei potuto dire.

Ei, buon appetito

Troppo vago, troppo da persona anormale, anche se di normale qua ora mai era rimasto poco.

Questo è quello che è rimasto, Tony ha mangiato tutto.

Prendere in giro Stark era una delle cose che mi divertiva di più e anche se sapevano poi che non era realmente vero ciò che dicevo su di lui, almeno gli avrei fatti ridere.

Ma insomma, che diavolo mi importava quello che dovevo dire.

Tra mille pensieri e mille paranoie arrivai davanti alla porta della stanza che mi interessava.

In alto, sulla destra, il cartellino bianco luminoso indicava che ero arrivata al punto giusto.

Laboratorio B.

Till the end •Steve Rogers•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora