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Non eravamo neanche davanti all'entrata della Stark Tower quando notammo da lontano un gruppo di persone avanzare sicure nella nostra direzione. Steve mi scostò subito mettendosi davanti a me, e quando furono abbastanza vicini da capire chi fossero, mi disse di entrare, chiamare gli altri e restare al sicuro.

L'ultima cosa che vidi prima di fare ciò che Steve mi aveva detto furono le facce di alcuni membri di un gruppo che si fa chiamare Ordine Nero.

Avevo visto alcuni di loro nei fascicoli dei super cattivi, quando ancora lo S.H.I.E.L.D era in piedi e Fury ne era a capo.

Si diceva che l'Ordine Nero era nato da un gruppo di alieni che lavorava per Thanos il titano più potente, quanto si diceva, dell'universo.

Salii con l'ascensore. Tony diceva che era estremamente veloce ma in questo momento mi sembrava l'aggeggio meno veloce all'interno della Stark Tower.

Quando raggiunsi la sala erano già tutti pronti a partire. Natasha indossava la sua tuta nera e aveva già messo la pistola al suo posto. Tony si era già ricomposto la sua armatura rossa e oro lucente. Clint passeggiava avanti e indietro leggermente irritato e Bruce era seduto sul divano con la testa fra le mani.

"Steve"- dissi col fiato corto -"un gruppo ci ha quasi attaccati e lui è di sotto"

Natasha non mi fece neanche finire la frase che si precipitò giù dalle scale seguita da Clint.

Tony mi si avvicinò, prendendomi il viso fra le mani, lo strinse delicatamente.

"Tieni d'occhio Bruce"- mi disse, sembrava quasi mi stesse chiedendo aiuto.

Riuscì solo ad annuire. Mentre Tony si catapultava giù dal balcone del decimo piano, io mi diressi fuori di corsa e guardai in strada. Steve stava prendendo a pugni tutti quelli che gli si avvicinavano, mentre Natasha, alle sue spalle, li uccideva con un colpo finale.

Steve non era solito a fare fuori la gente. Solitamente la metteva sempre al tappeto e al resto ci pensavano Natasha o Clint.

Mi costrinsi a non guardare e tornare indietro, chiudendo la porta finestra e sedendomi poi al fianco di Bruce.

Gli appoggiai la mano sulla spalla per consolarlo. Sapevo che dopo la sua assenza di quasi due anni, era tornato a New York e non era più riuscito a trasformarsi in Hulk, neanche messo sotto pressione da Tony.

Era stato difficile per lui, lo sapevo. Natasha gli era stata vicino anche quando avrebbe voluto ucciderlo per la sua assenza ingiustificata. Dopo la Civil War si erano separati tutti, compresi loro due.

Stavo per dire qualcosa ma poi ricordai che Steve era in strada, senza armi, senza tuta e senza il suo scudo.

"Bruce"- la mia voce tremava

Lui alzò la testa guardandomi negli occhi. I suoi erano velati da un leggero strato di lacrime.

"Dov'è lo scudo di Steve?"- chiesi

Mi fissò senza dire nulla per un momento che sembrava infinito e poi si alzò facendomi cenno di seguirlo.

Feci come mi aveva detto. Camminammo velocemente lungo il corridoio arrivando ad una stanza che ancora non ero riuscita a visitare. Tony non mi aveva mai proibito nulla ma alcune stanze mi sembravano off-limits.

Aprì la porta intrufolandosi dentro e accese la luce.

La stanza era piccola e soffocante. Al suo interno c'erano tante armi, proiettili, coltelli, alcuni pezzi dell'armatura di Iron Man e anche lo scudo di Capitan America. Bruce lo afferrò con entrambe le mani e ci soffiò sopra per togliergli la polvere.

Till the end •Steve Rogers•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora