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5 luglio ore: 00.45 AM.

Io e Steve avevamo ballato. Era diventato davvero bravo e se era stata Sharon ad insegnarli a ballare, questa gli e la dovevo dare per buona.

Ero seduta da qualche minuto sul divanetto di pelle, accanto a me c'era Steve.
Sospirai e appoggiai la testa sulla sua spalla. Lui mi baciò immediatamente la testa e io sorrisi leggermente, continuando a guardare Tony e Nat ballare insieme.

Erano sicuramente troppi ubriachi e continuavano a bere come delle spugne. Bucky era seduto su una poltrona dall'altra parte della sala, la testa all'indietro e gli occhi chiusi.

Diedi una leggera gomitata a Steve e quando attirai la sua attenzione gli feci cenno con la testa di guardare il suo amico.

Lo vidi scuotere la testa -"lo porto in stanza, ti dispiace?"

Scossi la testa in segno negativo -"ci mancherebbe"

Mi lasciò un leggero bacio sulla guancia e poi, appoggiando i palmi sulle sue gambe si tirò su, si sistemò i pantaloni e raggiunse Bucky.
Lo aiutò ad alzarsi e gli fece mettere il braccio buoni attorno alla spalla aiutandolo a reggersi in piedi.

Steve mi lanciò un'occhiata e poi mi sorrise, lasciando la stanza insieme al suo amico.

Mi alzai anche io. Lasciando la stanza il più velocemente possibile, sperando di non venire fermata da nessuno.

Nel corridoio vidi un bel gattone nero che passeggiava tranquillo e beato. Stavo per mettermi in ginocchio per accarezzarlo quando scappò di corsa fra le mie gambe sparendo prima che io me ne accorgessi.

"Lei è l'anima della Dea Pantera" - alzai lo sguardo trovandomi davanti T'challa

Mi girai guardando verso il punto in cui quel gatto era scappato ma niente, si era praticamente volatilizzato.

"Non si fa avvicinare da chi non conosce"

Annuii -"capisco"

T'challa mi raggiunse facendomi cenno con la mano di proseguire prima di lui.

"Ho pensato che tu e Steve potevate soggiornare in stanza insieme"

Le mie guance si colorarono immediatamente di rosso,sia per l'imbarazzo, che per quel poco di vino che avevo bevuto.

"Grazie" - mormorai -"credo"

Rise e mi indicò la porta della camera da letto di Steve. Appoggiai la mano sulla maniglia e la tirai giù, aprendo la porta.

"Buonanotte Maelle" - mi disse lui prima che potessi entrare in stanza

"Notte"

Chiusi la porta alle mie spalle, appoggiandoci poi la schiena contro e respirando profondamente. Un respiro perché per fortuna era andato tutto bene e Steve era rimasto piacevolmente sorpreso.

Tolsi le scarpe lanciandole letteralmente in qualche punto indefinito della stanza che solo dopo perlustrai.

Letto matrimoniale,perfetto

In fondo non era la prima volta che io e Steve dormivamo insieme anche se, una strana sensazione allo stomaco mi diceva che sta volta era diverso.

Camminai velocemente verso la grande porta finestra che dava su un piccolo balcone e guardai di nuovo la città.

Sentii la porta aprirsi e poi richiudersi e vidi Steve riflesso al vetro che sorrideva. Non mi voltai perché vidi che stava venendo verso di me.

"Dorme?" - domandai

Till the end •Steve Rogers•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora