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La mattina seguente, quando apri gli occhi, Steve non c'era.

Mi voltai per cercarlo, e sentì il getto dell'acqua provenire dal bagno.

Mi alzai prendendo le mie cose e gli lasciai un biglietto sul comodino.
Scrissi velocemente prima che lui potesse uscire dal bagno.

La sera precedente mi ero ripromessa che non me ne sarei andata. Quando lui era venuto nella mia stanza mi ero svegliata ed era li. Ma il mio stomaco continuava a brontolare e avevo la necessità di mettere qualcosa sotto i denti.

Mi dispiace per l'ammutinamento, Capitano. Il mio stomaco chiama.

Baci

Maelle.

Chiusi la porta nello stesso istante che il getto della doccia si fermò.

Camminai velocemente fino al piano di sotto e lasciai la roba in camera mia. Senza prestare tempo al mio abbigliamento, scesi in cucina a fare colazione.

Mi guardai attorno. Come tutte le mattine, o quasi, Tony era seduto al suo posto, con una tazza di caffè, doppio o triplo, fra le mani. Natasha era intenta a girare il cucchiaio all'interno della bevanda nella sua tazza e Bruce, non c'era.

Strano, pensai.

Allungai le braccia per stirarmi e zampettai fino al banco di marmo in cui c'era già pronto del caffè solo da scaldare. Mi preparai due, anzi tre, fette biscottate con la marmellata e mi sedetti accanto a Tony.

"Buongiorno" - mormorai ai presenti

"Perché non eri in camera tua?" - mi chiese subito il moro accanto a me

Lasciai andare la schiena contro la sedia e lo guardai.

"Ma che ne sai tu?"

Lui alzò le spalle -"Semplicemente perché sei scesa almeno con mezz'ora di ritardo, indossi una maglietta che non è tua e.." - si allungò verso si me inspirando velocemente -"Si, è di Steve"

Incrociai le braccia al petto. Era incredibile.

"Me l'ha solo prestata" - cominciai io, cercando di difendermi

Lui mi guardò acciliato -"Cosa?"

"La maglietta" - continuai

"Allora ammetti che eri con lui" - mi punta il cucchiaio contro

Sbuffo. Appoggio i palmi delle mani al tavolo e mi alzo dalla sedia in cui mi ero seduta dieci minuti prima.

"Tony lasciala stare" - intervenne Steve, mentre scendeva gli ultimi tre gradini prima di arrivare alla cucina

"Le ho solo chiesto una cosa" - si difese lui alzando le mani -"a quanto pare Capitan ghiacciolo si sta sciogliendo..almeno gli e l'hai data Maelle?"

"Tony!" - sia io che Steve rispondemmo all'unisono

"Scherzavo ei" - si alzò dalla sedia -"tutto questo era perché volevo dirti che ti stavo cercando, volevo mostrarti una cosa"

"A me?" - mi posai una mano sul petto

Lui annuì -"ma vai a metterti dei pantaloni, grazie"

***

Steve mi aveva lanciato un'occhiata prima che potessi salire in camera a mettermi qualcosa addosso, e non riuscivo a smettere di pensarci.

Tony mi parlava di qualcosa simile alla nano qualcosa. Avevo lo sguardo perso nel vuoto, ne ero sicura.

Mi voltai a guardare la porta. Non sarebbe entrato nessuno. Eravamo solo io e lui e quella splendida armatura d'orata.

Till the end •Steve Rogers•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora