sixteen

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come immaginava, l'amico corse fin sotto casa sua il prima possibile. con le guance arrossate
e i capelli arruffati, ma l'aria felice. strinse il minore in un'abbraccio fugace, poi si spostarono nella sua camera.

«allora? su racconta!» quasi urlò in preda all'emozione e jungkook dovette zittirlo, portando una mano sulle sue labbra.

«scusa..» sorrise dolcemente, poi si sistemò meglio sul letto. si distese e poggiò la testa sulle sue gambe, guardandolo dal basso. «voglio sapere tutto.»

e jungkook gli raccontò della sfida lanciatagli e di come taehyung aveva risposto a questa con un leggero bacio. gli raccontò della vicinanza di quei giorni, di come la sua gola si seccasse al solo sentir il suo nome. ma non gli parlò dei quattro giorni precedenti, di come taehyung l'aveva fatto star bene nell'afferrare il suo membro.

al solo ricordo, il suo stomaco si strinse.

«ha messo la lingua?» chiese il biondo, felice alla sola idea che il suo più grande amico avesse dato il suo primo bacio. l'altro scosse il capo e lo colpì sulla fronte.

«yah! fa male!» jungkook sorrise al suo broncio, poi sospirò.

«ben ti sta, stai sempre a pensare a quello.» poi gli venne qualcosa in mente e cambiò veloce argomento. «come va con quello del terzo anno?»

jimin parve pensarci un attimo, sfregandosi al mento. poi i suoi piccoli occhi vispi si illuminarono e si tirò su, sorridendo tutto denti.

«yoongi? dio, mi piace da morire. ma non sa neanche della mia esistenza..» parlò piano, lo sguardo basso sulle proprie dita che stava torturando.

jungkook portò una mano sulla sua e le fermò, lasciando che lo guardasse dritto negli occhi. sospirò ancor prima di parlare, sapendo che se ne sarebbe pentito.

«che ne dici se organizzassimo un'uscita a quattro?»

teach me | taekook ✓Where stories live. Discover now