thirty four

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taehyung era andato via e il minore era rimasto con le coperte fin sopra il capo e un'espressione triste sul viso.

non capiva perchè doveva esagerare in quel modo. stavano cosi bene, eppure non aveva fiducia in lui, in loro.

sospirò, quei pensieri lo stavano tormentando. cosí fece la cosa che gli riusciva meglio, chiamare jimin.

al secondo squillo rispose la voce acuta dell'amico. «kook ciao, scusami non posso parlare. yoongi hyung mi ha chiesto di uscire anche oggi e stiamo andando a guardare un film.» parlò veloce e dal tono potè capire quanto fosse felice di essere col suo amato. «ti serve qualcosa? posso portarti del cibo se vuoi.»

jungkook scosse il capo, poi ricordò che non potesse vederlo e parlò a bassa voce. «no, volevo solo sapere come stessi. ci sentiamo domani.» e mise giù.

sospirò ancora, non aveva nessuno con cui parlare e l'unico suo confidente era occupato. si guardò attorno, poi ricordò il numero scritto sulla propria mano.

si morse il labbro indeciso sul da farsi e alla fine lo digitò sul cellulare. deciso di usarlo come dispetto per taehyung, e lo chiamò.

«chan, sono jungkook.» il ragazzo dall'altra parte del telefono parve super contento che lo avesse chiamato per davvero, perchè rispose con un tono alto e allegro.

«jungkook!» l'altro non gli diede modo di continuare che parlò ancora. «ho bisogno di qualcuno con cui parlare. possiamo vederci stasera?»

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