twenty nine

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al termine delle lezioni i due uscirono dall'istituto e jungkook prese a gesticolare nervoso, non sapendo neanche da dove iniziare. la fortuna fu la sua, il cellulare del biondo suonò e sullo schermo comparse il nome del suo amato irraggiungibile.

«è yoongi, stai zitto!» quasi lo sgridò, mentre si allontanava velocemente per poter parlare a bassa voce. lo vide annuire, poi pronunciare qualcosa con un bel sorriso e chiudere. quando si avvicinò jungkook lo derise, imitando la sua voce sdolcinata.

«stai zitto, tu sei peggio quando parli con taehyung.» mise via il cellulare poi prese le mani del moro e saltellò allegro come mai prima d'ora. «mi ha chiesto di vederci kook. aah, come stanno i capelli così? e se la mia maglia rosa non gli piacesse? sembra uno a cui non piace il rosa.»

il minore sospirò divertito e portò le mani sulle sue spalle, costringendolo a guardarlo. «sei bello da morire e se la maglia non gli piacerà al massimo te la strapperà via di dosso.» rise e le guance di jimin si fecero di un rosso intenso.

«stai zitto coglione.» schiaffeggiò la sua testa e ridendo si allontanò, urlando che l'avrebbe chiamato più tardi.

jungkook lo guardò andare via e riprese la via di casa, con il capo basso e le mani nelle tasche dell'enorme felpa. si scontrò con qualcuno e cadde per terra, borbottando qualcosa a causa del dolore.

«scusami tanto.» una voce calda dall'accento australiano raggiunse il suo orecchio e gli occhi del moro furono subito su di lui.

aveva dei morbidi capelli dorati che ricadevano sulla sua fronte, il naso allungato così come il suo viso. le labbra sottili e rosee e quando gli sorrise, potè scorgere due piccole fossette. il ragazzo gli porse la mano e jungkook l'afferrò, stringendola. si tirò su e si ripulì gli abiti sporchi.

«davvero scusami.» continuò e il minore trovò quasi adorabile quella sua insistenza. «sono io quello sbadato, non dartene la colpa.» disse rispose poco dopo e quando alzò lo sguardo per portarlo nel suo, si accorse che l'altro lo stava già guardando.

non aveva smesso un solo istante di sorridergli e jungkook si sentì quasi a disagio. si schiarì la gola e lo salutò frettolosamente, sparendo poco dopo in strada.

il ragazzo lo guardò andare via e voltò le spalle, ma la sua attenzione venne catturata da un cellulare sull'asfalto. lo raccolse e lo mise in tasca sorridente, prendendo quella sua distrazione come un'occasione per ricontrarlo ancora.

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