Regret Message

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Caro Sans,

Questa è la prima lettera che scrivo, perciò non prestare attenzione a tutti i miei errori.
Dalla mia finestra vedo il mare, la spiaggia e dei bambini che giocano.
Penso che le persone che vivono sulla costa siano davvero fortunate, ad avere l'oceano tutto per loro. Per questo non mi manca per nulla Nyarang Town ed Ebott City, nonostante siano lontane da me quattrocento chilometri e sei anni di vita.

Non mi manca niente e nessuno della città, questa cosa mi aveva preoccupato nei primi tempi. Qui mi sento quasi rinata, quasi come se la mia anima fosse libera da qualsiasi LivellO di ViolEnza... Quasi. I ricordi rimangono, le mie cicatrici pure. Ma non importa, non più.

Sai, quando sei morto pensavo di essere impazzita. Completamente ammattita. Continuavo a chiamarti, nonostante tu non fossi più tu ma fossi solo una duna di polvere inanimata. Non mi ricordo quanto tempo ho passato a illudermi e disperarmi allo stesso tempo, forse ore, so solamente che qualcuno che conosci è entrato in quella stanza e si è messa a consolarmi: un Mostro dalle sembianze caprine che affermava di chiamarsi Toriel Dreemur. Era una persona molto dolce e materna, è stata gentilissima con me. Ad un certo punto ha tirato fuori una specie di fiala di vetro ed ha raccolto quello che restava di te, per poi consegnarmela. La boccetta di vetro è ancora in mano mia, nascosta sotto il cuscino della mia piccola camera.
Poi la signora mi ha preso gentilmente per mano e mi ha portato fuori. Nel palazzetto c'era un silenzio spettrale, polvere dappertutto e segni di fiammate contro le pareti ed i mobili. Prima di andarmene, sono corsa in camera tua ed ho rubato tutte le foto che sono riuscita a trovare. Ora le tengo nascoste in una tasca segreta della mia veste e le guardo ogni notte prima di addormentarmi, nel terrore di dimenticarmi di te e del tuo aspetto fisico. La mia preferita è una foto dove ti ritrae al fianco di Madama Toriel in un giardino pieno di fiori stupendi, più o meno a sei anni.
Sorridi ancora come ogni bambino felice fa, con qualche dente da latte mancante, prendimi per cretina ma adoro quel sorriso spensierato. Avresti dovuto mostrarmelo più spesso, quando ancora ne avevi la possibilità.

Dopo aver preso le foto siamo uscite dall'edificio ormai deserto e lì ho visto la macchina con cui un mio caro amico ha sfondato il cancello principale, per farmi entrare nella villa senza essere uccisa all'istante. Anche di lui restava solo un mucchietto di polvere, che ho preso e poi gettato sulla misera tomba della sua metà, già perita in precedenza. È stato facile trovarla, a quanto pare era un lontano cugino di Catty.

Comunque, come ti stavo raccontando, io e Toriel siamo uscite. Ad aspettarci c'erano decine di macchine degli alleati della signora Dreemur, la quale mi ha offerto di accompagnarmi a Nyarang Town. Ho dovuto rifiutare la sua offerta, con gentilezza. Come ultima cosa prima di lasciarmi andare, mi ha dato un grande abbraccio e mi ha ringraziato per essermi presa cura della sua bambina e di te, come meglio ho potuto. All'inizio non capivo di cosa stesse parlando, in verità. I sensi di colpa mi stavano rodendo l'anima, in quel momento.

Non ho mai più sentito la presenza di Chara dentro di me.

Ero devastata, poiché avevo perso le due persone che mi erano più care al mondo nell'arco di una notte. Non uscii dalla mia camera per cinque giorni. Tutto era diventato dolore e pressione, poiché sia Annika che tutta la città voleva sapere da me cosa fosse successo. Nessuno lo seppe mai. Una settimana dopo la fatidica notte, fu annunciata la morte di WingDing Gaster e Toriel Dreemur riprese il potere, con il supporto di tutta la popolazione dei Mostri. Io me ne sono andata subito dopo, non prima di aver augurato alla madre di Chara buona fortuna.

Una mia amica, una suora che adora il whisky e le pistole, mi ha aiutata a fuggire dalla città senza lasciare tracce. Solo i religiosi sanno fare documenti falsi di elevata qualità, che ironia. Adesso sono Amelia Crawford, ventiquattro anni, proveniente da Atlantic City nel New Jersey, ad una cinquantina di chilometri da qua. Attualmente, sono una suora che insegna nel monastero - collegio di Ocean City, nel Maryland.
Come cambiano i tempi, eh? Se alla me di sei anni fa avessero detto che sarebbe diventata una suora, scommetto che si sarebbe rotolata a terra dalla risate. A volte mi viene voglia di farlo anche adesso, ma ormai non ho più la stessa libertà di prima, ciò è sia un bene sia un male. In realtà, la mia maschera attuale è quella di una ragazza scherzosa ed un po' impertinente, nulla di troppo preoccupante per le mie superiori.

I Ain't No Kid, Pal (Mafiafell Frans)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora