Capitolo 32

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*BOLLINO ROSSO*

31 dicembre 2014

Quella vigilia di Capodanno sarebbe rimasta nel cuore di Federico per tutta la vita. Non aveva mai pensato di poter essere così tanto felice mentre guardava la sua ragazza, seduta tra i suoi genitori, parlare tranquillamente con sua zia. Invece Mami era sulle gambe dello zio preferito e si godeva le coccole che Federico le regalava in grandi quantità.

Bernardeschi si era immaginato infinite volte come sarebbe stata quella serata e non si era mai arreso difronte ai rifiuti secchi di Becca di passare con loro le feste. Nonostante le varie discussioni, però, il calciatore fiorentino aveva avuto la meglio su di lei, convincendola il giorno prima a partire con lui per Massa Carrara, raccontandole sommariamente alcuni dettagli da tener conto della sua famiglia, in modo da prepararla e da farla sentire a suo agio. Papà Alberto e mamma Paola la conoscevano già per via della forte amicizia che la legava a Gaia da diversi anni ormai, e conoscere gli altri membri della famiglia non era stato poi così tanto difficile, visto il grande calore con cui l'avevano accolta. Zio Vincenzo era così contento di poter finalmente parlare con la sua nuova nipotina, stufo di vederla solo nelle foto che Federico gli mandava su richiesta, da invitare tutta la famiglia a passare la vigilia nella casa in campagna poco fuori Carrara.

<<Mia cara>> fece nonna Maria chinandosi in avanti verso Rebecca <<ora che state per trasferirvi in una casa tutta vostra, avete già pensato al matrimonio?>>

La pugliese tossì allontanando il bicchiere del vino dalle sue labbra e lanciò uno sguardo d'aiuto al suo ragazzo, alcune sedie più in là, che rideva divertito: era sicuro che la nonna, anche in quell'occasione, avrebbe sfoderato il vecchio e sacro argomento del matrimonio, ma per fortuna, a salvarli da quella situazione, fu ancora una volta lo zio, il quale cominciò il tanto atteso conto alla rovescia, mentre con una mano era pronto a stappare lo champagne.

<<...8,7...>> gridava Mami saltellando vicino a Gaia e Federico, il quale si voltò verso Rebecca trovandola ferma sulla sua sedia a guardarlo imbambolata, così incredula di cominciare l'anno con lui. Si avvicinò a lei e, facendola alzare, la strinse tra le sue braccia, incastrando i suoi occhi in quelli dello stesso colore di lei.

<<Sei pronta?>> le sussurrò strofinando il naso gelato contro la sua guancia, e nonostante non avesse detto nulla di esplicito, Rebecca sapeva, o meglio sentiva, a cosa si stesse riferendo il suo ragazzo. Da quando avevano capito di provare qualcosa l'uno per l'altro, erano entrati in quella loro sintonia che nessuno avrebbe mai potuto intaccare, e seppur ci avessero provato, avrebbero trovato un linguaggio diverso da quello solito di ogni coppia, perché loro tendevano a parlarsi con gli occhi, con gli sguardi. C'era una luce diversa tra di loro che tutti in quella stanza avevano percepito, bastava solo farci caso.

<<Buon anno!>> strillò Gaia abbracciando Gabriele, il suo compagno, che stringeva forte tra le braccia la piccola Mami. Rebecca chiuse gli occhi e baciò dolcemente Federico, sentendolo rabbrividire sotto le sue mani.

<<Buon anno, amore mio>> le sussurrò prima di ricongiungere le loro labbra.

Federico si sdraiò esausto sul proprio letto, felice del periodo sereno che stava vivendo. Pensò che le occasioni che lui aveva avuto modo di ricevere in quell'anno appena terminato, non sarebbero capitate a tutti e, nonostante l'infortunio, sapeva di poter realizzare comunque i suoi sogni da calciatore, grazie anche al supporto di Rebecca. "Già, Rebecca" pensò sorridendo come un ebete. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno si sarebbe sentito così, così innamorato? Forse era troppo presto per parlare d'amore, ma aveva in sé quella certezza di aver trovato la persona giusta con cui condividere il suo tempo, e se tutto fosse andato per il meglio, la sua vita.

OVUNQUE // Federico Bernardeschi.Where stories live. Discover now