Capitolo 42

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Luglio 2015

In quel giorno di metà luglio, il mare era un misto di colori: dal verde acqua delle pietre ricoperte di alghe, all'azzurro più freddo, al blu dell'acqua più profonda. Federico osservò quello spettacolo a bocca aperta, sbattendo più e più volte le palpebre dinanzi a tanta bellezza. E lui ne aveva visti di scenari marini del genere, ma quello gli sembrò il più bello, e sapeva anche il perché, nonostante stesse provando a guardare tutto con un occhio più oggettivo.

Rebecca spostò lo sguardo dal mare al ragazzo al suo fianco, incantato a guardare la distesa azzurra difronte a loro. <<Beh>> fece togliendosi gli occhiali da sole <<non dirmi che non hai mai visto nulla del genere.>>

Per quei pochi giorni di pausa dal mondo, i due ragazzi avevano deciso di scendere in Puglia, dalla famiglia Alara nel Salento, in modo da passare insieme l'ultimo weekend che avrebbe poi portato Federico a riprendere gli allenamenti con la Viola, mentre Rebecca avrebbe continuato le sue vacanze fino a settembre, mese in cui avrebbe dato due esami per concludere il secondo anno universitario.

<<In realtà no>> disse il calciatore continuando a tenere fisso lo sguardo davanti a sé.

<<Non ci credo>> Rebecca lo spinse leggermente <<avrai sicuramente visitato posti con un mare più bello di questo, anche se per me nulla supera la mia Puglia.>>

<<Certo, ma essere qui con te, nella città in cui sei nata, mi fa pensare di non aver mai visto un posto più bello di questo>> si voltò per guardarla arrossire sotto il suo sguardo.

<<E' un grande onore per me averti portato qui>> sorrise, fiera di aver scelto quella piccola spiaggia, poco lontana dalle grandi aree libere e dalle spiagge a pagamento, tipiche zone di attrazione per i turisti in quei mesi.

Federico si guardò ancora intorno e scorgendo solo un'altra coppia più avanti, accorgendosi quanto fosse bello avere quel piccolo posto solo per loro. <<E' un onore per me, piccola>> si chinò per baciarla, fermandosi ad osservare come gli occhi, colpiti dalla luce intensa del sole sopra di loro, fossero diventati di un verde smeraldo tanto brillante. Lo stesso dettaglio che aveva notato esattamente un anno prima.

Becca socchiuse gli occhi sentendo le labbra di Federico sulle sue: dava di caffè e crema, un accostamento dolce e amaro allo stesso tempo. L'attaccante viola si sbilanciò in avanti, facendole schiudere le labbra per poter accedere alla sua bocca con la lingua, desideroso di cominciare la sua lenta tortura che avrebbe portato entrambi all'esasperazione.

<<Chicco>> lo richiamò Rebecca provando ad allontanarlo, senza risultati ovviamente. <<Se non ti calmi qui rischiamo di...>> non riuscì a concludere la frase, dato che Federico prese d'assalto la pelle sotto l'orecchio destro, proprio come sapeva le piacesse.

<<Non c'è nessuno>> sussurrò stringendola a sé, mentre percorreva pericolosamente con la bocca il collo scoperto. Becca rilassò le spalle e legò le braccia attorno al bacino del calciatore, godendosi ogni tocco che le stava dedicando.

Passò la mano lungo la schiena del calciatore, sentendo sotto i polpastrelli la pelle riscaldata dal sole. Si staccò leggermente per lasciare una scia di baci sui suoi pettorali scolpiti, per poi scappare dalla sua stretta e correre divertita verso il mare.

<<Stronzetta>> le fece nascondendo con le mani l'eccitazione che era arrivata in quel momento così intimo. Si girò per guardarla correre in acqua, la sua pelle chiara colpita dal sole, il suo corpo ricoperto solo da un bikini striminzito di colore rosso, che gli faceva perdere letteralmente il fiato.
"Federì, dai, resisti" lo incitò la sua coscienza.

OVUNQUE // Federico Bernardeschi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora