Capitolo 51

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<<Non ci posso credere che tu lo stia facendo di nuovo>> la voce di Chiara era di un tono più alta del solito, simbolo che la giovane pugliese si stesse alterando dinanzi alla novità che Rebecca le stava comunicando.

<<Cosa?>> domandò in risposta la ragazza, facendo finta di non capire.

<<Come cosa, Becca!>> sbottò <<Stai scappando di nuovo!>>

Dopo aver poggiato sul tavolino ai suoi piedi un vasetto di gelato all'amarena marcato Sammontana, la ragazza chiuse gli occhi e si gettò di peso sul divano. Si aspettava quelle parole da tutti, ma non dalla sua migliore amica <<Non sto scappando, sto andando in Spagna a terminare i miei studi in chimica.>>

<<E non potevi farlo a Torino?>> insistette Chiara.

<<Non potevo rifiutare una richiesta del genere da parte del mio professore.>>

<<Ah sì?>> fece la pugliese mantenendo il cellulare tra spalla e orecchio, mentre portava in camera alcuni libri, sistemandoli sulla sua scrivania <<E da quando hai questa estrema voglia di fare l'Erasmus? Non me ne avevi mai parlato.>>

Rebecca mise la chiamata in vivavoce e, prima di rispondere, immerse il cucchiaio nella vaschetta di gelato <<Cosa importa? Non puoi essere solamente felice di questa mia nuova scelta di vita?>> sbuffò.

<<Dovrei essere felice per una cosa che rende tanto triste la mia migliore amica?!>> le domandò retoricamente. Si zittì, in attesa di captare qualche suono proveniente dall'altra parte del telefono, ma le uniche cose che riuscì a sentire furono i lenti sospiri di Becca. <<Guarda che ho capito perché lo fai, non mentirmi.>>

<<Non voglio scappare, voglio dimenticarlo>> ammise.

<<Sai meglio di me che non ci riuscirai>> si sedette sul letto e fissò le foto nella bacheca di sughero con la sua migliore amica. <<Non lo hai dimenticato per tutto questo tempo, dovresti farlo ora?>>

<<Sì, dovrei. La nostra storia è finita, devo rassegnarmi>> disse prendendo un'altra cucchiaiata di gelato.

Questa volta fu Chiara a sbuffare. <<Non sei obbligata, puoi ancora riconquistarlo.>>

<<E daje con sta storia!>> Rebecca chiuse il barattolo del gelato furiosa, Chiara le aveva fatto passare definitivamente la fame. <<Se mi ha cacciata via da casa sua quel giorno, tu pensi che dopo sette giorni la questione può essere diversa? Pensi davvero che possa ritornare dalla stessa ragazza che ha preso i soldi da Veronica per lasciarlo?>> Chiara non la fermò, forse perché anche lei pensava che avesse ragione. <<Ecco, tu lo faresti al suo posto? Lui è stato davvero molto chiaro, non vuole più vedermi, gli faccio schifo! E perché io dovrei insistere, scusa?!>>

<<Perché lo ami!>> esclamò Chiara spazientita.

<<E pensi che questo basti con lui, Chiara? Io lo amo, gliel'ho detto, lui non ricambia, anche se volessi non posso costringerlo a perdonarmi!>>

Era stanca di dover ripetere sempre le stesse cose, non ne poteva più. Ogni volta che pensava alle occhiatacce che Federico le aveva mandato quel giorno, sentiva di morire di nuovo. Quegli occhi che l'avevano sempre amata, adesso erano pieni di odio, di dolore, tanto da non poterla più guardare come prima. Lei davvero ci aveva provato, ma sentiva di essere sempre più stanca. Prima Veronica, dover scappare da lei e dalle sue parole pesanti, ora Federico. Non voleva fuggire via ancora, semplicemente guardava Madrid come una meta di serenità, senza Veronica, senza Federico, completamente sola e capace di riprendere, per la seconda volta, le redini della propria vita.

OVUNQUE // Federico Bernardeschi.Where stories live. Discover now