choice Q

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-Anche io sono stanco, madonna. Che hai fatto in sti giorni?- mi chiese poi.
-Felisja è tornata dalla Francia per qualche giorno ed è stata da me.. l'ho accompagnata in aereoporto poco fa, tornava a Parigi- dissi guardando l'albero davanti a me.
Lui mi spintonò piano, quindi lo guardai.
-Cazzo e che aspettavi a dirmelo?- continuò, rivolgendomi un sorrisetto.
-Scusa frà, è che non ho cagato nessuno in sti giorni- mi giustificai, guardandolo negli occhi.
-Immaginavo.. beh, com'è andata?- chiese ancora.
-Eh, abbastanza bene.. se non fosse che sono quattro giorni che non fumo mezza sigaretta o canna. Ma fosse quello il problema.. praticamente in un momento poco consono ha visto la mia busta con l'erba.. e sai che odia il fatto che io fumi, e ci è stata tanto male- raccontai.
-Oh merda, mi dispiace frà. E poi che ha detto?-
Feci un respiro e lo guardai un istante, poi mi decisi a parlare.
-Le solite cose.. ed io un po' mi sono sentito una merda, quindi le ho scritto una lettera in cui le ho promesso in cui smetterò di fumare, e che non voglio più continuare.. ma sai, è complicato. Sono sei anni che fumo praticamente tutti i giorni, non sono abituato a non farlo, ed è sbagliato- dissi con tono malinconico, abbassando lo sguardo verso i lacci rovinati delle mie dvs.
-Oh.. e quindi, cos'hai deciso di fare?- mi domandò con tono un po' triste.
Sembrava ci fosse rimasto male, come se uno dei fili che collegava i nostri interessi si fosse spezzato.
-Ho deciso che lo farò.. smetterò. Per me- risposi, quasi sussurrando.

Lunedì 27 luglio 2020, ore 15:38
Ero davanti al foglio dei risultati dell'esame di Stato; scorrei il dito tra i nomi, e verso la fine trovai "Parker Arthur Umberto". Feci un respiro profondo, e spostai l'indice verso destra, seguendo la linea della tabella, sotto al mio nome.
Leggei qualcosa che non mi sarei mai aspettato di vedere, e rimasi a bocca aperta.
"Esito degli esami: Positivo" ed accanto ancora "Punteggio totale ottenuto: 61/100esimi"
Ero fisso immobile a fissare quella cifra, 61, che sembrava così perfetta accanto a quel "Esito positivo".
Ricontrollai un paio di volte di aver guardato alla riga giusta, e non avevo sbagliato; ero felicissimo. Mi girai verso sinistra, dove c'era Andrew, che stava cercando il suo di risultato, e dall'espressione esaltata che aveva in volto dedussi che l'aveva trovato.
Eravamo stati promossi, e la cosa non poteva renderci più felici; ci abbracciammo velocemente, dando un'ultima occhiata al foglio appeso, poi ci scambiammo uno sguardo ed uscimmo dai cancelli di quella scuola, con la consapevolezza di non doverci più tornare.
Tirai un respiro di sollievo, e mi girai verso il mio migliore amico, sorridendogli.
-Grazie- dissi, con tono assolutamente sincero.
-Per cosa?- chiese lui, confuso, non capendo a cosa stessi alludendo.
-Beh.. in questi mesi sono cambiate davvero tante cose. Cioè, sono stato promosso!- esclamai, con voce esaltata. Lui sorrise, ma non gli lasciai il tempo di rispondere che continuai.
-..ed è anche grazie a te, se ciò è stato possibile. Mi hai aiutato a cambiare vita, e l'hai fatto insieme a me, mi hai appoggiato molto.. e non è da tutti. Ti sarebbe risultato più facile continuare per la tua strada, ma hai scelto la nostra amicizia.. quindi, beh, grazie- conclusi, rendendomi conto di aver detto tutto ciò che avevo in testa, esprimendolo in un discorso per niente confuso, come sarebbe accaduto qualche mese prima.
-Cazzo amico, grazie a te- disse lui, e mi strinse tra le sue braccia, abbracciandomi nuovamente. Batté le mani sulla mia schiena in modo amichevole, e ricambiai, con un sorriso ebete stampato in volto.
Mi aveva davvero aiutato tanto, in tutto. Smisi di fumare, e ciò mi portò ad un maggiore interesse per la scuola e la famiglia; mi ero reso conto di avere davvero tanta testa, riuscivo a studiare senza problemi, prima era la voglia che mi mancava.
Mi dispiaceva aver perso le vecchie amicizie, ma non ci volevo più avere a che fare: avrebbero potuto fare come Andrew e sostenermi nella mia scelta, accertandomi comunque nel gruppo, ma ero guardato male, e mi sentivo escluso tra loro. Non era più la stessa cosa, così prima io, poi anche Andrew, smettemmo di frequentare la maggior parte della gente che vedevamo in precedenza.
Andrew aveva fatto con me quel difficile "percorso" in cui smettemmo completamente di fumare ed andare ai rave; senza di lui non sarei arrivato a nessuna conclusione.
Ripresi anche i rapporti con Felisja, che dopo la lettera mi scrisse un messaggio:

Ehi, ho letto la tua lettera..
Spero davvero che tu ci riesca, per te
ed il tuo futuro. Credo in te, Arthur.

Erano state anche le sue parole a darmi una carica in più, una spinta a raggiungere il difficile obiettivo che mi ero posto, ma che alla fine avevo superato.
In quel momento era in vacanza, in un Sud Africa in un Safari, ma a settembre sarebbe tornata e avremmo passato nuovamente del tempo insieme.
La mia famiglia poi, neanche a parlarne: i miei avevano notato il mio miglioramento, il mio cambiamento, e stavano iniziando ad avvicinarsi a me, ed io a loro.
Infine io, mi vedevo bene, più attivo, con più voglia di fare le cose e con più interesse in generale per ogni cosa.
Stavo meglio.

𝐀𝐫𝐭𝐡𝐮𝐫.Where stories live. Discover now