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Annuii, accettando la sua proposta; mi andava di divertirmi, di lasciarmi andare. Mi fu passato un bicchierino di carta con all'interno il liquido trasparente, lo presi e tutto d'un fiato lo svuotai; sentivo la gola bruciare, non era abituato a bere, dato che non mi faceva impazzire come cosa, preferivo di gran lunga fumare.
Mi avvicinai alla tavolata, e quando Enrico finì il suo turno di gioco, mi misi al suo posto, contro Luca. Centrò più volte i bicchierini, e fui così costretto a bere parecchio, senza rendermene nemmeno conto, bevvi anche fuori dal regolamento.
Avevo perso il conto dei bicchierini che avevo scolato, ma sicuramente erano tanti, dato che iniziavo a vedere sfocato e a sentire dei giramenti. Finii di giocare e mi avvicinai al mio amico, appoggiandomi a lui, anche se era ridotto peggio di me.
-Ho voglia di scopare- sbiascicai, con voce impastata.
Presi il mio pacchetto di sigarette dalla tasca e ne estraei una, accendendomela. Iniziai a fumare, e la stabilità non era sicuramente tra le mie qualità in quel momento.
-Vieni con me, ti andiamo a cercare una tipa- disse Enrico, battendomi una mano sulla schiena. Lo guardai e sorrisi, annuendo poco dopo; lo seguii, ed insieme anche a Luca uscimmo dalla stanza, mentre feci un tiro dalla mia sigaretta, guardandomi attorno.
Arrivammo nella stanza principale della casa, e notai che erano presenti davvero tante ragazze che ballavano, ma solo una attirò la mia attenzione in modo assoluto: aveva dei lunghi capelli neri lasciati sciolti che ricadevano sulla schiena, una bella vita stretta ed un culo che aveva una forma perfetta.
Finii la mia sigaretta e gettai il mozzicone a terra, dimenticandomi di essere dentro ad una casa. Continuai a guardarla, mente pian piano mi avvicinai a lei, che stava ballando con una sua amica. Quando fui a pochi centimetri dalla ragazza, mi feci avanti e la strinsi in vita, avvicinando il suo culo al mio bacino; era un po' più bassa di me, e non respinse affatto le mie attenzioni, al contrario, iniziò a strusciarsi insistentemente sul mio membro, provocando in me delle reazioni più che ovvie. Si girò a guardarmi, gettandomi un braccio al collo e l'altra mano finì nella patta dei miei pantaloni, accarezzando piano la zona, facendo aumentare il rigonfiamento già evidente.
Mi stava guardando egli occhi con un'espressione eccitata, poi si sporse per baciarmi, portando al mio collo anche l'altro braccio. Ricambiai subito, portando le mie mani sul suo culo, stringendolo; cercai di avvicinarla a me il più possibile, mentre non smettevo di baciarla per un solo secondo.
Passò dalle mie labbra al mio collo, che riempì di baci e qualche succhiotto, poi mi prese per mano, e senza dire nulla a voce, con lo sguardo mi fece capire di volermi portare in un posto più appartato.
La seguii su per le scale e poi dentro ad una delle stanze, mentre il mio sguardo continuava a divorarla. Mi guardò con uno sguardo innocente, ma allo stesso tempo provocante, poi mi fece sedere nel bordo del letto. Sì inginocchiò tra le mie gambe leggermente divaricate, e riprese ad accarezzarmi la mia zona sensibile. Avevo caldo, davvero tanto, e sentivo la mia erezione premere con forza contro il tessuto del jeans, che in quel momento trovavo assolutamente in eccesso. Portò le mani sulla zip del mio pantalone e la aprì, facendo lo stesso col bottone; sì rialzò e mi fece scivolare un po' più indietro, poi si mise a cavalcioni sopra di me, iniziando a strusciarsi con forza. Le mie mani finirono nuovamente sul suo culo, poi sotto la gonna del vestitino rosso che indossava, e le sfilai l'intimo, alzando in contemporanea il tessuto lungo le sue cosce, così da avere completamente via libera. Fece tutto lei, iniziando con l'abbassarmi i boxer e poi, mentre era ancora sopra di me, fece in modo che la penetrassi. Sì iniziò a muovere, dandomi tanto piacere, poi mi lasciò dei baci sul collo, mentre si muoveva sempre più velocemente.
Gemeva spesso, con degli acuti che mi piacevano parecchio, mentre io cercavo di contenermi, per emettere un solo bell'orgasmo a scopata finita. Ed infatti fu così: dopo una decina di minuti, in cui cambiammo posizione un altro paio di volte, venni dentro di lei, senza farmi problema alcuno.
Quando finimmo, lei si risistemò e mi sorrise, lasciandomi un ultimo bacio sulle labbra, poi uscì dalla stanza.

Venerdì 10 gennaio 2020, ore 18:21
Ero stesi sul divano di casa mia, e come sottofondo c'era "How I met your mother", anche se non lo stavo guardando, era lì solo per impedire che ci fosse silenzio. Stavo prestando attenzione al post di Instagram che avevo davanti agli occhi, ovvero una foto di Fishball; mi piaceva parecchio quella donna, era nei miei standard di perfezione. Una notifica WhatsApp da un numero che non avevo salvato oscurò la parte superiore dello schermo del mio iPhone. Cliccai sulla notifica, che mi portò direttamente sulla chat WhatsApp.

+39 376 58* ****

Ciao Arthur, sono Jessica.
Ti volevo dire che dopo Capodanno mi
sono sentita poco bene, e che dopo
aver fatto un test di controllo, sono
risultata positiva, quindi si, sono incinta.
Questo è un grande problema, e sono
sicura al 100% che tu sia il padre, e
dunque volevo farti sapere le mie intenzioni,
ovvero l'aborto.
Non me la sento davvero di prendermi
un impegno così grande, inoltre non con
te, che sei stato solo una sveltina, la sera
di Capodanno ed eravamo entrambi
ubriachi.




𝐀𝐫𝐭𝐡𝐮𝐫.Where stories live. Discover now