Capitolo dodici.

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26 settembre 2019
📍 Londra

Entro in ufficio ed immediatamente appoggio tutti i fogli che tenevo in mano, sulla mia scrivania, non curante delle cose che stavano già li.
<<Chiariamo una cosa.>> dico a Ryan non appena entra nel mio ufficio <<Io non faccio certe stronzate, per cui. Dimmi chi è stato.>> prendo il foglio e glielo sventolo in faccia.
<<Mi dispiace Emelie, non so chi sia stato.>> dice mentre guarda il foglio.
<<Dieci mila copie sono andate a puttane! Come cazzo farò?>> dico mettendomi le mani nei capelli.
Lui alza le spalle e appoggia il foglio sulla mia scrivania.
<<Mi dispiace, hai già chiesto a loro?>> indica con la testa il mio staff.
Scuoto la testa.
<<Inutile chiedere a loro, direbbero come te. Quindi, ti prego, ora vai!>> chiedo e mi siedo sulla mia poltrona mettendomi le mani in faccia.
Lui esce tutto frustato sbattendo la porta.
Come facevo a risolvere tutto da sola?
<<Emelie, c'è Charles per te.>> mi dice la mi segretaria Julia al telefono.
Tengo premuto il pulsante <<fallo accomodare.>> mi siedo meglio sulla sedia e aspetto che entri.
Apre la porta e mi sorride a trentadue denti mentre mi raggiunge per darmi un bacio sulla guancia.
<<Come stai?>> mi chiede mentre si siede davanti a me, appoggiando il mazzo di rose sulla scrivania.
<<Di merda. Ho perso dieci mila copie della collezione autunno-inverno, così a caso. E non si sa chi è stato. Tu invece?>> chiedo mentre prendo il mazzo e guardo le rose con un sorriso da ebete dipinto in volto.
<<Tutto bene, domani parto per la Russia, tu puoi venire oppure, è meglio di no, vero?>> mi chiede ed io mi alzo dalla poltrona per prendere un vaso con dell'acqua per mettere le rose.
<<È meglio di no, Charles.>> lui annuisce e mi prende per mano facendomi sedere sulle sue gambe.
Metto le braccia attorno al suo collo e gli accarezzo la testa lentamente.
Lui chiude gli occhi ed io gli bacio il naso, dolcemente.
<<Posso chiederti se sei felice? Intendo, se sei felice con me?>>
Lui riapre gli occhi e corruga le sopracciglia.
<<Dimmi che sei felice.
Dimmi che noi siamo quello che vuoi, che se stai con me, ti senti a casa, che se ti stringo forte, il tuo cuore batte un po' più forte.
Dimmi che mi ami, che senza me non puoi stare, dimmi che te ne potresti anche andare, ma non vuoi ed, allora, resti e non te ne vai mai.
Dimmi che ti manco da subito appena ti dico "ciao, a domani", dimmi che non vuoi cambiare niente di noi né i difetti né le imperfezioni, perché siamo perfetti nella nostra imperfezione.
Dimmi che ci sei finché ci sono, finché esistiamo.
Dimmi che sei felice.
Dimmi che se stai con me ti scordi il mondo, che odi i miei difetti ma senza non ci sapresti stare perché non mi riconosceresti, che sei stanco dei miei mille perché ma, che ti piacciono da morire perché, ti piace da impazzire spiegarmi cos'è che non so rassicurarmi sempre un po'.
Dimmi che per te è lo stesso perché se ti guardo vedi il mare, perché se facciamo l'amore tocchi il cielo con un dito.
Dimmi che noi, per te, siamo come il noi che è per me:
Immenso, unico insostituibile, irripetibile. Dimmi che se leggi un libro ci trovi noi pure se non c'è una storia d'amore, perché l'amore, poi, c'è.
C'è sempre.
Dimmi che sono l'amore per te, perché se c'è Ed Sheeran in radio pensi a me, perché se senti profumo di Nutella ti vengo in mente, perché senza di me la pizza non la mangi, perché la pizza si mangia con chi ami, perché sono la tua alba e pure tutti i tuoi tramonti.
Dimmi che se vedi un film pensi a me perché se è d'amore, vuoi baciarmi perché se è di paura, vuoi abbracciarmi perché così hai meno paura e sei più coraggioso.
Più forte.
Dimmi che da quando conosci me sei diverso, in meglio, perché ti faccio bene anche quando ti faccio incazzare da morire proprio come tu con me, perché certi giorni ti vorrei picchiare, ma poi, giuro, lontana da te neppure per un secondo ci saprei stare.
Dimmi che sei felice e che di tutto questo ne vuoi ancora e ancora perché non ne hai mai abbastanza.
Dimmi che per te è esattamente come è per me, eterno e senza fiato, entusiasmante e spettacolare, paradisiaco e magnifico.
Dimmelo e baciami.
E basta.
Dimmi che sei felice.>> dico tutto d'un fiato.
<<Certo, che sono felice, sono felice perché sto con te, perché sei la mia ragazza. Perché ti amo e perché non ti cambierei mai, per nulla al mondo.>> mi bacia le labbra dolcemente.

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In fisica quantistica, se due particelle interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separate, non possono più essere descritte come due entità distinte, perché tutto quello che accade ad una continua ad influenzare il destino dell'altra. Anche ad anni luce di distanza.
Quando due persone che si sono legate, si separano, continuano a rimanere in contatto anche a distanza, in quanto non sono più entità distinte, sono un'unica cosa.

Prenditi cura di meWhere stories live. Discover now