Capitolo 40

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Si gira con uno scatto fulmineo facendomi sussultare.
Mette le braccia ai lati del mio viso e mi constringe a avvicinarmi completamente al muro.

È così vicino che posso sentire il suo respiro sul mio viso.
Non posso fare a meno di osservare i suoi lineamenti perfetti, in questo momento molto irrigiditi.

"Smettila" sibilia.

"Di fare cosa? Di ricordati cosa è successo?" ribatto.

"Le azioni non sempre corrispondono alla realtà, lo sai vero?" chiede ridacchiando.

"Una persona coerente le farebbe corrispondere." rispondo secca.

"Io sarei incoerente?"

"Si, e anche stronzo." sussurro.

"E dimmi un po', cosa ti ha fatto innamorare di me?" chiede.

"Probabilmente l'aria da stronzo."

"E poi sarei io quello incoerente" risponde alzando un sopracciglio.

"Fammi finire. Intendevo dire che l'aria da stronzo viene smorzata nel momento in cui ti affezioni ad una persona."

"Ti ho fatta mettere in carcere."

"Solo a fin di bene."

"Sono scappato in Francia e ti ho spezzato il cuore."

"Non lo hai fatto per tua spontanea volontà."

"E tu come fai a saperlo?"

"I tuoi occhi li conosco troppo bene..."

"Ok, basta così." risponde allontanandosi.

"Perché? Hai paura?" chiedo.

"Di cosa dovrei avere paura?" mi chiede sorridendo.

"Di capire di essere innamorato." esalo facendolo sussultare.

Das ist für dich AmelieWhere stories live. Discover now