"Io non sono in grado di provare amore, mettitelo in testa." dice duramente allontanandosi definitivamente e riprendendo a medicarmi.
"Se non sei in grado allora dovresti diventare un attore perché sei davvero bravo a fingere." rispondo asciutta.
Dalla sua bocca non esce più nessun tipo di parola. Posa i suoi occhi sulle mie ferite e continua a fare il suo lavoro.
"Ti faccio male?" chiede.
"No." rispondo incerta.
"Ok ho finito. Ora puoi dirmi cosa è successo?" dice guardandomi negli occhi.
"Non ho voglia di parlarne." ripeto.
"Ma perchè cazzo! Vuoi spiegarmelo?!"
"Perché dovrei farlo?"
"In questo momento sono il tuo medico e vorrei evitare che riaccadesse."
"Non riaccadrà" dico incerta.
"Ridimmelo guardandomi negli occhi." esala.
Incastono i miei occhi nei suoi e non posso fare a meno di rabbrividire.
Quei maledetti occhi.Mi alzo di scatto
"Non posso, scusa" dico guardando in basso."Amelie"
Rabbrividisco a sentire quel nomignolo.
Detto con così tanta dolcezza.Alzo lo sguardo quasi colmo di lacrime verso di lui.
Posa una mano sulla mia spalla e mi chiede:
"Che ti hanno fatto?"Scoppio in un pianto liberatorio.
E probabilmente non è solo per ciò che è accaduto ma anche per il fatto che lui è proprio qui, davanti a me, e dopo tanto tempo l'ho sentito sinceramente preoccupato.Spazio autrice
Ciao a tutti, perdonatemi per la mia assenza.
So che questo è un periodo difficile e quindi ho deciso di tenervi compagnia.
Ho una domanda: vorreste vedere chi ho scelto per interpretare Mark e Amelia?
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Das ist für dich Amelie
Historical Fiction1939/1945. E se non fosse stato solo un periodo di guerra? E se non ci fosse stata solo morte e sofferenza? E se qualcuno nell'oscurità della guerra avesse trovato trovato la luce dell'amore? Tratto dal libro: "Non dovrei essere qui, non con te. Dov...