2 ─ 𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥𝐢𝐬𝐡

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scritto;06/04/2020

Revisionato; 13/01/2024;

Taehyung in prima persona.

la sveglia cominciò a suonare e aprì gli occhi per interromperla con un tonfo del braccio. la mia stanza aveva le tapparelle abbassate e fuori era ancora notte fonda, non che avessi dormito comunque.

Ogni volta che mi svegliavo in quella stanza, illuminata solo dalla piccola lampadina sulla scrivania, mi faceva sentire a mio agio.

Erano le cinque e mezza del mattino, e come tutte le persone normali mi chiederete, 'perché hai una sveglia alle cinque del mattino?' Ingannavo semplicemente la mia mente con qualche oretta di sonno.

passare il tempo da solo era una cosa che mi metteva tranquillità come mi metteva terrore, perché sapevo che non ero l'unico che parlava.

Questi momenti erano i momenti di quando potevo lasciare Jimin dormire in santa pace, lasciarlo dormire prima che debba prendersi cura di me e delle mie inutili ferite.

Provai ad alzarmi ma le gambe non sembrano collaborare, la testa sembrava scoppiare e la mia schiena sembrava essere diventata un asse di legno. Cercai di raggiungere le pillole sul comodino, per poi inghiottire una di queste con l'acqua che era sul comodino.

aspettai trenta minuti in cui li passai a fissare il soffitto e a cazzeggiare con il cellulare, ora le gambe sembravano voler collaborare. Sapevo che sarebbero servite ore per far fare effetto agli antidolorifici, ma dovevo andare a scuola e non potevo rimanere in questo letto tutta la vita. (Nonostante quanto sia allettante la proposta)

mi vestí con vestiti trovati a caso nell'armadio. Arrivai in cucina e incrociai Jimin bere del caffè. «sapevo che eri già sveglio per questo ti ho preparato la colazione.» mi fece un sorriso.

Io guardai la piccola colazione con un sorriso tirato. Mi sentivo continuamente in colpa dirgli che non avevo fame. Per quanto gli volessi bene, non riuscivo proprio ad ascoltarlo.

Ma i suoi occhi erano come al solito molto speranzosi, quindi mi sedetti a tavola cercando di inghiottire quei tre pancake strapieni di crema al cioccolato. ero sicuro che dopo avrei rimesso tutto quello che stavo per mangiare quella mattina, non essendo abituato a queste porzioni esagerate. Non potevo deluderlo.

stavo per vomitare quando cercai di trattenermi. sotto il suo sguardo andai a prendere la cartella.

mi sentivo grasso, non potevo mangiare oltre.

Una volta usciti di casa e nella sua macchina, arrivammo con qualche ora di anticipo. Entrammo nel cancello e lui mi salutó con un bacio sulla fronte. «chiamami per qualsiasi cosa, ti voglio bene.» io annuì.

Guardo il mio istituto e penso dove siano iniziati tutti i miei problemi. Il mio inferno personale.

Entro per ripararmi dal freddo, e cerco di avvicinarmi al mio armadietto. Presto una mano sbatte sul ferro dell'armadietto facendomi spaventare.

è arrivato.

«Kim è tornato a scuola.» mi girai con un'espressione neutrale. «Come se te ne importasse, Jeon.» risposi. Jeon era semplicemente una persona invidiosa di coloro che respiravano.

Tuttavia c'erano dei momenti in cui lo temevo davvero. Quando si arrabbiava era capace di distruggere l'intero edificio. Faceva paura a molti studenti, quindi nessuno gli parlava.

Questa non era una delle prime volte che venisse a rompermi le palle o a picchiarmi, ma almeno quando si arrabbiava volevo cercare di scappare.

Tutt'oggi ancora non so il motivo di questo suo essere violento, anzi, spero proprio di non doverlo mai conoscere.

«Oggi abbiamo la lingua lunga Kim. Che dici se al posto di parlare non la usi per qualcos'altro, mh?» lo guardai schifato dai suoi pensieri perversi, notando pure i suoi amici, yoongi e namjoon ridere alle sue spalle.

«Da quando sei gay?» osai ribattere. Ma non mi fermai.

«Ci stanno guardando tutti Jeon, non credi sia meglio non farti vedere che mi stupri in pubblico?» Qualcosa in lui si mosse, e lo notai nel suo sguardo. Deglutì. Forse ho un po' esagerato.

"Non permetterti di parlare così a Jung-" yoongi non riuscì a finire la sua frase per via della campanella, e rimasi stupito quando Jungkook non mi aveva dato il suo pugno di grazia. Questo si allontana da me, «non finisce qua Kim.» e con questa nuova minaccia andai in classe.

···

quando feci la pausa pranzo andai a cercare Jimin non trovandolo da nessuna parte. Jimin era poco più grande di me, andava all'università mentre io andavo in terza superiore, ma l'università e l'istituto erano collegati tra loro.

posso sapere dove sei?

consegnato ore 13:30.

non dava segni di vita e iniziai a preoccuparmi. Avevo paura che uno dei compagni di Jeon avesse cominciato a rompergli i coglioni, e se già c'ero io che rompevo abbastanza, mettendo un'altro nella sua vita, ero certo che sarebbe scoppiato.

passai per i bagni e una mano mi strinse forte il polso facendomi mugolare di dolore e aprire così le ferite che avevo ancora sui polsi.

Fui sbattuto contro le piastrelle del bagno, aprí gli occhi e mi ritrovai un ginocchio di Jungkook che intrappolava la mia intimità. "che cazzo stai face-"

non mi fece finire di parlare che mi mostrò la sua mano, quella con cui mi aveva tirato il polso, vedendo le sue dita sporche del mio stesso sangue.

"lavati le mani-" con il pollice, ancora sporco, mi accarezzó una guancia, guardandomi con degli occhi strani.

"ti autolesioni pure? allora aveva ragione quel nano di tuo fratello, con questo cerotto sull'occhio sei ancora più brutto."*

le sue parole avevano un certo effetto su di me. sembrava come se la mia testa ne fosse attratta, sentendole così vere. ogni cosa offensiva che mi diceva la mia testa la ripete in loop ogni sera, facendomi sentire più orribile di quanto non lo ero già.

"fai schifo." osai dirgli e lui non esitò.

un suo pugno arrivó nel mio stomaco facendomi barcollare, la vista improvvisamente sfocata e non riuscivo a respirare. Sentivo lo stomaco sottosopra a causa della colazione.

appena lui mi vide accovacciato a terra, mi lasció da solo, e io subito andai a vomitare l'anima.

non riuscí a sopportare la vista del sangue sui miei polsi e quello che usciva dalla mia bocca così svenni nel bagno.

corretto✔;

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angolino angoloso.

*Taehyung possiede un cerotto sull'occhio, infatti ne vede solo da uno!

Jungkook appare nella storia e a quanto pare non gli sta molto simpatico taehyung. Dovrete sopportare Jungkook per un po' dato che anche lui non sembra stare in una buona cera.

o forse cambierá?

questo capitolo è un po' particolare, da questo momento in poi credo che i capitoli saranno un po ripetivi siccome Taehyung è depresso.

uragano di stelle. | TAEKOOK ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora