8 ─ 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐧𝐠

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scritto;25/04/2020;

Revisionato 13/01/2024

Taehyung in prima persona.

La seguente scrittura è metaforica.

⚠️ autolesionismo.

[Tutto quello scritto qui è pura finzione, per tanto Taehyung sta bene. Ma se tu non lo sei, per favore non esitare a chiedere aiuto. Ti voglio bene.]


In un campo di fieno, i fili si infilavano delicatamente nella mia pelle, diverse macchie rosse cominciarono a sporcare il dipinto lasciando posto al tramonto che mi illuminava il viso.

il rumore della mia pelle veniva aperta come il tessuto di un vestito, mentre il terreno continuava a sporcare il mio viso.

davanti a me c'era un filo spinato, oltre esso il sole se n'era andato, stanco di guardare l'atto che stavo componendo.

Per svariati minuti respirai a fatica. Successivamente coprí il sangue con la mia giacca, mi avviai verso le strisce pedonali aspettando pazientemente l'autobus.

le cuffie nelle mie orecchie rimbombavano melodie diverse come se fossi in una band rock, ma ci misi ben dieci minuti pieni a capire che non stavo sentendo nulla.

il mio sangue colava sporcando la strada di piccole gocce, i suoni divennero ovattati, il mio cuore prese a battere veloce e il respiro venne a mancare. Varie lacrime presero posto sul mio viso neutrale e presto mi accasciai sulla strada.

non mi accorsi nemmeno della macchina che stava correndo nella mia direzione fin quando qualcuno non mi prese per le spalle e mi salvò dal incontrare la morte.

"ma sei impazzito!? vuoi per caso morire deficiente!"

lui.

mi girai con la bocca schiusa verso di lui, le lacrime non smisero di scendere e lui rimase sorpreso.

dovevo avere davvero una brutta cera.

la cuffia scivolò dal mio orecchio, la mia mente era magicamente finita in black out. La maglietta bianca ormai era sbiancata di sfumatore di un colore giallo scuro, così come il mio viso.

lui sbuffò e si alzò pulendosi i pantaloni, lo guardai per poi provare ad alzarmi ma le gambe non condividevano la stessa opinione. i dolori sono tornati.

"che fai coglione alzati!"

mi prese per quel polso facendomi urlare, mi ripresi il mio braccio piangendo di dolore e quando lui vide la sua mano sporca del mio sangue, si avvicinò e scoprí le mie braccia notando alcuni miei tagli fatti in precedenza. Sbuffò alzando gli occhi al cielo.

"alzati, ora."

riuscí ad alzarmi e recuperai la giacca e il cellulare, arrivammo ad una macchina che immaginavo fosse la sua. Lo guardai aprirmi la portiera e io fissai prima i sedili e poi lui, confuso.

"ti muovi ad entrare o stai aspettando un biglietto d'invito?"

"perché dovrei salire?"

"madonna già mi stai facendo passare la voglia. Entra e basta."

"come faccio a sapere che non mi ucciderai?"

"ma per chi cazzo mi hai preso? IT? non avrei i soldi necessari per farmi uscire di prigione dopo aver commesso un omicidio."

alla fine cedetti perché stava già perdendo la pazienza e avevo già menzionato che questo ragazzo quando si arrabbiava faceva paura?

guidò fino ad una casa, no, una villa. Una cosa che né io e Jimin ci potremmo mai permettere, solo con lo stipendio di mio fratello oltre tutto.

uragano di stelle. | TAEKOOK ✓Where stories live. Discover now