16 ─ 𝐭𝐡𝐞 𝐰𝐚𝐥𝐥𝐬

2.7K 147 35
                                    

[scritto;7/06/2020];

revisionato il 10/02/2024

Taehyung in prima persona.

i banchi grigiastri, nella stanza riecheggiavano urla e ronzii, molti di loro mi lanciavano occhiate mentre altri non mi notavano. Il finestrino era leggermente appannato, probabilmente perché i collaboratori scolastici non lo avevano pulito e c'erano le macchie d'acqua.

il giardino era isolato con qualche coppietta che fumava e altre che si baciavano, altri studiavano per l'ora successiva saltando la prima.

Sospirai, accasciandomi al muro non prestando attenzione a quello che la prof di matematica stesse spiegando. sentivo un senso di vuoto dentro. Era come se non mi sentissi me stesso per un attimo. Questa scuola mi sta uccidendo.

ma questa volta c'era qualcosa di scomposto. e non parlavo solo del mio umore: ma in particolare c'era qualcosa di sbagliato.

mi ero svegliato con la consapevolezza che oggi sarebbe stata una brutta giornata, che avrei scoperto qualcosa di nuovo che mi avrebbe scombussolato l'anima.

non riuscivo a smettere di pensare e un grande bisogno di fumare si fece spazio nella mia mente.

avevo bisogno di rilasciare. avevo bisogno di infondere i miei polmoni di qualcosa e buttare tutto fuori.

ma non era semplice, perché non possedevo sigarette. Più che altro avrebbero potuto scoprirmi ma non era quello che mi preoccupava.

vedevo queste quattro mura diventare sempre più strette, pur se la stanza era di quarantacinque metri quadrati.

alzai la mano e chiesi di poter uscire.

andai sul tetto e finalmente respirai dell'aria fresca.

"lui che mi chiese di uscire la prima volta"

mi ritrovai di stento a sorridere, avendo ancora la sua foto di profilo ad ammirare il panorama come sfondo del cellulare.

il suo sorriso che spuntava ad ogni nostro battibecco, i suoi capelli che venivano arruffati dal vento e il suo corpo caldo sfiorato al mio.

Ogni volta che ci vedevamo era un'occasione per baciarci. Ma nessuno dei due voleva ammetterlo.

Sentí la campanella suonare e scesi le scale verso le macchinette, per incontrare hoseok.

appena stavo per aprire la porta però sentí delle urla.

"hai rotto i coglioni" un urlo forte, e un pugno su una porta fecero l'eco per metà scuola e saltai sul posto.

la sua voce.

la porta venne brutalmente aperta e pensai che si potesse staccare da un momento all'altro, la figura di Namjoon uscì allo scoperto scuotendo la testa negativamente.

lo vidi entrare in una stanza diversa mentre Jungkook aveva precedentemente sbattuto la porta era scappato sul tetto.

Lo raggiunsi a passo felpato. Lo ritrovai sul muretto a girarsi una sigaretta e guardava il vuoto, penserioso.

lo guardai spostando le palbebre prima a destra e poi a sinistra, non sapendo effettivamente cosa fare.

gli poggiai una mano sulla spalla e lui mi guardò, confuso.

"ti ho sentito un po' arrabbiato prima, è tutto apposto?" non mi rispose, al contrario guardò davanti a sé.

Annuisco tra me e me e restai solo a guardare dove il suo sguardo era puntato.

"non vuoi parlare, vero?" lo vidi chiudere le palpebre e sospirare.

"kook?"

riaprí gli occhi e glieli vidi leggermente lucidi.

uragano di stelle. | TAEKOOK ✓Where stories live. Discover now