33 ─ 𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐞

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Jungkook in prima persona.

Revisionato: 17/04/2024

ossessione; sintomo presente in alcune malattie psichiche, che si manifesta sotto forma di idee, parole, immagini persistenti nella mente del paziente al di fuori della sua volontà ,fortemente e ingenerando sensazione di angoscia e impossibilità di azioni equilibrate.

Qualche settimana prima.

erano giorni in cui continuavo ad avere le mani piene di sangue e le nocche fasciate dalle bende. Era diventata quasi un'abitudine; non sentivo nemmeno piú il bruciore delle ferite.

ormai non cercavo nemmeno piú di capirmi: ero sicuro che non ci sarei riuscito. ero stanco.

"Ho paura Che i cerotti non servano a nulla Per il mal di cuore, Non va bene Allora dimmi Quando il tuo mondo sta crollando"

C'erano troppe cose che mi bloccavano da andargli a parlare, e non riuscivo a fare altro se non piangermi addosso. Lo avevo visto, eccome se lo avevo visto, il suo occhio nocciola così frenetico. Taehyung era diventato un ragazzo diverso dal ragazzo che nascondeva i tagli sotto la giacca.

era quasi assurdo di come i nostri ruoli si fossero invertiti, perché lui sembrava stare bene. Che invidia.

la trama? ero al solito bar con la testa che mi scoppiava. Non sapevo decidere se facesse piú rumore la mia mente o il locale stesso. Ero venuto a bere per distrarmi, ma a quanto pare non pareva funzionare.

Bevevo così tanto che in certi giorni sentivo il disgusto verso me stesso.

Affranto, Andai verso la mia moto e cominciai a guidare, con la poca velocità che mi potevo permettere.

avevo bevuto e sicuramente non mi andava di morire in un incidente anche se la proposta risultava allettante. Tutto ciò che la mia mente si ritrovò a pensare furono quei fianchi che mi mancava stringere.

parcheggiai la moto in un angolo della strada, nessuno avrebbe mai osato rubarla, se vedevano il mio nome la maggior parte delle volte fuggivano. Il vento mi scoprì i capelli colpendo il giacchetto in pelle che indossavo, stava iniziando a fare freddo e settembre era alle porte.

mi accasciai al muro dietro di me, visto che ero finito in un vicolo abituale. Accesi una sigaretta riparando il fumo dal vento per poi lasciarla tra le mie labbra. Avevo iniziato a fumare ai miei quattordici anni, guardando mio fratello fumare.

Da quel giorno non ho mai smesso. Di solito lasciava anche le sigarette mezze fumate sui comodini.

mi faceva ridere il fatto che portasse sempre uno stecco di carta e tabacco in bocca, così tanto che da bambino lo imitavo con gli stecchi del gelato, oppure con quelli del lecca lecca; e lui ogni volta mi dava uno schiaffo, rimproverandomi.

Jaebum era sempre stato un fratello maggiore molto severo. Era un fratello che non ti permetteva di fare assolutamente nulla. I momenti dove ridevamo insieme erano veramente pochi. Credo che ora abbia una famiglia e sia diventato più robusto del solito. Forse è per questo che papà lo ha sempre messo al primo posto. Ma la cosa non poteva importarmene molto, papà mi era stato sempre sulle palle.

una ferita sul collo, ancora aperta, inizió a bruciare per colpa del vento che la sfioró e grugnì, non ero uno dei migliori a prendermi cura delle ferite. Presi un fazzoletto e coprí il collo con quello, lasciandolo sporcare del mio stesso sangue. "aish che vita"

"Ho paura di cadere, Ma il fuoco è iniziato proprio dietro di me, E se non salto ora, Temo di non riuscire a sopportare il bruciore, Non riesco a sentire un suono, Niente di ciò che dico può ferirmi, Tuffati nel terreno, Ho paura di non riuscire a sopportare il bruciore"

uragano di stelle. | TAEKOOK ✓Where stories live. Discover now