13 ─ 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐚 𝐫𝐨𝐜𝐤𝐬𝐭𝐚𝐫

2.9K 145 49
                                    

[scritto;10/06/2020;]

Revisionato 16/01/2024

Taehyung in prima persona.

era ora di uscire e fuori purtroppo non era bel tempo. Il cielo era grigio e alcune nuvole passeggiavano preparandosi ad una pioggia pesante. Sospirai.

significava niente Jungkook oggi

aspetta.. cosa?

Anche se mi aveva già avvisato in precedenza che oggi aveva da fare delle commissioni familiari e lo lasciai libero.

Era strano come quel ragazzo si fosse affezionato a me così all'improvviso.

Era difficile fidarmi di una persona che prima era zero, è buffo come lui sia diventato tutto con solo poche uscite. Qual'era il suo obiettivo?

presi la cartella e sbuffai al maltempo, anche se una parte di me mi faceva sentire a casa. stavo per uscire quando sentí la voce squillante di hoseok chiamarmi.

"Taehyung! aspettami!"

mi fermai e mi girai nella sua direzione per sorridergli. Io e Hoseok dopo quella giornata in caffetteria non ci vedemmo molto, siccome avevo capito che lui era occupato con lo studio.

"non hai un ombrello vero?"

scossi la testa continuando comunque a tenergli il sorriso. Dallo zaino prese un ombrello colorato dai tratti rosa, e risi.

"si lo so ma non è mio, è di mia sorella." ridemmo entrambi, e cercammo di stare in sotto l'ombrello (che era per bambini)

"quanti anni ha tua sorella?" chiesi mentre stavamo scendendo le scale della scuola, dirigendoci verso la fermata del bus siccome Hoseok viveva un po' distante.

"ha otto anni, si chiama Jennie" mi disse con un bel sorriso, e annuì sorridendo anch'io.

"Taehyung, sei libero oggi?" mi chiese girandosi verso la mia direzione

"con questo tempo temo di non poter fare molto" ridacchio, lui mi sorride.

"ti andrebbe di passare il pomeriggio a casa mia? così per conoscerci meglio e fare qualcosa insieme"

lo guardai negli occhi e i suoi occhi erano così sinceri che non sapevo cosa fare. nessuno mi aveva invitato a casa propria, a causa dei pregiudizi.

Hoseok aveva la capacità di riuscire a dire tutto quello che gli passava per la testa.

"mi andrebbe tantissimo hoseok. Ma sei sicuro che io non sia un peso?" dissi guardando le mie scarpe bagnate dalla pioggia e dal terreno.

"ma scherzi? se eri un peso non te l'avrei chiesto"

"solo non voglio che tu prova pietà nei miei confronti"

"Taehyung ma come ti escono certe idee? è vero che Jimin mi ti ha fatto conoscere ma tu sei il primo amico che ho incontrato da quando mi sono trasferito a Seoul. Molte delle volte sono io quello che pensa di essere un peso perché so che non stai molto bene e non mi va di metterti sotto pressione. Ma non sono quel tipo di persona, e anche se è difficile fidarsi col tempo vedrai che le cose si aggiusteranno"

il bus arrivò e una lacrima mi sfuggì incontrollata.

···

"hai avvisato Jimin, vero?"

"oggi ha i doppi turni, quindi non penso che verrà a casa prima delle sette"

eravamo nel bus e questo era strapieno di persone, le macchine sfrecciano avanti e a sinistra mentre le persone correvano in cerca di riparo.

uragano di stelle. | TAEKOOK ✓Место, где живут истории. Откройте их для себя