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<<Nana scendiii è pronta la cena>> mi chiama mio fratello Diego, ho abbastanza fame ma devo fare in fretta dopo devo assolutamente studiare, lunedì ho una verifica. Mi siedo a tavola e inizio a mangiare <<com'è?>> mi chiede Diego indicando la pasta <<cucino meglio io>> dico ridendo e lui inizia a prendermi in braccio <<dai lasciamii>> urlo e lui mi butta sul divano come quando eravamo piccoli. <<dai ho fame vienii>> urla dalla cucina Diego, allora mi alzo vado verso la cucina a finire la pasta. 

<<Vado a studiare>> dico frettolosamente <<ma studi sempre, viviti un po' la vita>> mi dice Diego afferrandomi per un braccio, distolgo lo sguardo e mi scosto dalla presa, da quando i nostri genitori sono morti mi sono solo soffermata sullo studio, pensando solo a quello. Io e Diego abbiamo evitato di dire ai nostri amici la verità e spesso diciamo che viviamo da soli perchè i nostri genitori sono separati.

Io e Diego fortunatamente non abbiamo amici in comune, solo uno, Tancredi che è il mio e il suo migliore amico. Lui mi capisce davvero e poi andavamo persino alle elementari insieme e per fortuna anche alle superiori siamo in classe insieme e per me è come un secondo fratello. Poi c'è la mia migliore amica che è davvero troppo simpatica e figa, Marta Daddato.  Mi spezza dalle risate, in questo periodo sta anche scrivendo delle canzoni che sono delle bombe. Dlin! il messaggio dell'iphone mi interrompe dai miei pensieri. 

è Tanc dice che stasera tra un'ora viene insieme a degli amici di Diego a casa nostra. Non capisco perchè queste cose me le deve dire Tancredi e non mio fratello. In più io e Diego ci eravamo messi d'accordo di non invitare i nostri amici in casa se c'eravamo entrambi. Prima regola infranta. Non voglio che le mie poche amiche vengano a contatto con animali come loro. Chiamo Marta ma ovviamente non mi risponde. 

Scendo di fretta e furia verso Diego che sta giocando alla play <<diavolo avevamo detto niente amici a casa!>> esclamo mettendomi davanti alla televisione con le braccia conserte. <<ti puoi spostare?>> mi chiede ironicamente Diego <<RISPONDII>> urlo isterica. <<tranquilla la ragazza eh>> mi giro e vedo uno moro dietro di me molto alto <<piacere Gian>> mi porge la mano <<Cecilia>> dico alzando gli occhi al cielo <<sei molto bella>> dice, ok già mi sta simpatico.

<<non fissarla>> ice Diego a questo Gian e io arrossisco, quindi sto per andare in camera a studiare ma suppongo che non è la serata giusta dato che sento suonare il campanello. <<Ceci puoi andare tu?>> chiede Diego dalla sala. Sbuffo ma mi dirigo vero la porta, apro ed è Tancredi <<unica gioia>> dico abbracciandolo <<ciao amore mio>> dice baciandomi sulla guancia <<come stai?>> chiedo mentre chiudo la porta <<bene dai gli altri sono di la vero?>> annuisco e mi sorride. Ovviamente lui non mi chiede come sto, va be è fatto così potrebbe cambiare ma almeno...

Sento suonare per l'ennesima volta oggi il campanello, non ho nemmeno iniziato a studiare quindi vado io alla porta magari c'è qualche amica di Diego simpatica. Apro la porta e c'è un biondo davanti a me, sta con la testa fissata sul cellulare, la alza per un secondo e poi va dagli altri. <<ciao anche a te>> blatero, simpatico questo. 

<bella vieni un attimo>> mi urla Tanc dal salotto, vado trascinando i piedi, <<lui comunque è Lele>> dice Diego <<molto simpatico>> dico ironicamente e tutti scoppiano a ridere. Lui alza la testa di scatto e abbassa gli occhiali che aveva ancora addosso sebbene fossimo in casa e in più erano le 10 di sera ma va be <<Tu saresti?>> mi chiede con aria di sfida <<la sorella del tuo migliore amico>> dico con un sorrisetto provocatorio. Giro i tacchi e me ne vado solo che dalla tasca dei pantaloni perdo il pacchetto delle sigarette davanti ai piedi di Lele e non ho alcuna voglia ne di vedere di nuovo la sua faccia e di piegarmi anche se quelle sigarette ora mi servirebbero eccome.

Sono stra sclerata, chiamo Marta ma ancora non mi risponde, si può sapere cosa sta facendo, che urto. Inizio a studiare e riesco a calmarmi, sto 3 ore sui libri tanto che è mezzanotte. Non so come sia riuscita a studiare con quelli che urlavano come dei matti di sotto. Cerco nella borsa altra sigarette ma le uniche che avevano sono quelle che mi sono cadute, accidenti. Sto per iniziare a vedere una serie tv quando sento bussare alla porta. Sarà Tanc. <<avanti>> dico scocciata, la porta si apre e mi trovo davanti Lele.

<<cosa vuoi?>> dico guardandolo male <<ti è caduto questo>> dice porgendomi il pacchetto di sigarette <<ah grazie>> dico strappandogliele dalle mani <<non dovresti fumare>> dice mentre si appoggia al muro, lo guardo male, ma cosa cazzo vuole questo? <<non dovresti rompermi i coglioni>> dico fissandolo negli occhi <<non dovresti essere così dannatamente bella>> esclama avvicinandosi sempre di più a me ormai a pochi centimetri <<non dovresti essere così vicino a me>> dico allontanandomi <<non dovresti allontanarmi>> lui si avvicina e ci ritroviamo nella stessa posizione di prima.

<<ma cosa stai facendo?>> gli chiedo guardandolo male <<vattene>> dico togliendomelo di dosso <<ciao fumatrice>> dice uscendo e sbattendo la porta. Ok questo ragazzo è davvero strano forte.

Spazio autrice

Ciao amici sono tornata con una nuova storia, mi ero ripromessa di iniziarla dopo aver finito la scuola ma non ce l'ho fatta, eh niente spero vi piaccia e aggiornerò il prima possibile, lo prometto ahha

Siamo sentimento||Q4Where stories live. Discover now