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Roberta si dirige verso di noi arrabbiata nera, Lele ormai è lontano da me di almeno 3 metri <<brutta troia, stai lontana dal mio tipo>> dice guardandomi fissa negli occhi a 10 centimetri dal mio naso <<dai Roberta calmati>> dice timidamente Lele e io lo fulmino con lo sguardo, quanto è insopportabile, la sua tipa mi da della troia e lui va a consolarla. Per fortuna dopo poco arriva Tanche che mi mette un braccio attorno alle spalle. <<Roberta vattene>> dice Tanche in modo calmo <<anche tu Lele>> aggiungo arrabbiata e lui mi guarda male, ma cosa vuole, dio aiutami.

<<grazie Tanche>> dico per poi abbracciarlo, poi me ne vado <<Ceci ma dove vai?>> mi chiede Marta <<a casa, non voglio più vedere nessuno>> dico con le lacrime agli occhi <<ti accompagno io>> propone Diego <<voglio stare da sola>> dico rifiutando l'offerta. Oramai sto camminando da 30 minuti e non sono ancora arrivata a casa, sono stanchissima allora decido di sedermi su un marciapiede. Guardo l'ora, 11:30, pensavo più tardi. 

Non ci posso credere, Lele mi fa davvero schifo, io che gli stavo pure dando una seconda possibilità, mi stupisco di me stessa. Guardo il telefono, ho solo un messaggio da Tanche <<mandami la posizione che ti vengo a prendere>> non so cosa fare ma dato l'ora e date le mie condizione gli mando la posizione. Mentre aspetto mi chiedo come Lele possa stare con una persona così odiosa, si crede dio ma in realtà non è nessuno. 

Di solito non prendo mai conclusioni affrettate  ma in questo caso ho fatto così, mi ha dato della troia e il suo ragazzo le ha dato ragione sostanzialmente. Mi massaggio la testa, che casino, ok ora voglio ritornare me stessa, studio, studio e per cominciare cancello il numero di Lele, come ho detto 10 mila volta mi sta solo causando problemi. Il clacson di Tanche mi risveglia dai pensieri, <<TANCHE SONO LE 11:30 NON PUOI SUONARE>> lui scoppia a ridere e proprio in quel momento un tizio esce dalla casa in pigiama e si mette a urlare <<cosa suoni a quest'ora ma sei rimbambito>> e insulti vari <<che stai li impalata sali cogliona>> mi insulta e io scoppio a ridere ma salgo in macchina e lui sfreccia velocissimo.

<<tu sei pazzo>> dico con le lacrime agli occhi dalle risate e lui mi accarezza i capelli <<GUIDA SCEMO>> e lui afferra il volante con 2 mani e sorride, io non riesco a smettere di ridere, non so perchè <<ma sei fatta?>> mi chiede <<no, sono fatta così>> dico continuando a ridere. Guardo fuori dal finestrino <<ehi aspetta ma non stiamo andando a casa mia>> dico seria <<davvero pensavi che saremmo andati a casa?>> dice da sbruffone, lo guardo confusa <<dai Tanche domani c'è scuola>> dico molto severamente <<ma smettila>> ora è lui che ride.

Appoggio la testa allo schienale, <<quanto manca?>> dico sbuffando <<dai resisti>> dice girando a destra velocemente <<ecco vedi arrivati>> dice altezzosamente, oddio ma siamo al mare, gli salto addosso <<ti voglio bene>> esclamo e lui mi prende in braccio. Arriviamo in spiaggia e lui si toglie la maglia <<vieni?>> mi chiede <<ma sei scemo, muoio assiderata>> dico ma ovviamente mi prende in spalla, come un sacco di patate. Ci bagniamo tutti ma continuiamo a ridere, è tutto per me il mio migliore amico, non so cosa farei senza di lui. <<sei bellissima>> dice accarezzandomi la guancia e io gli bacio la guancia.

Stiamo in acqua almeno 30 minuti, appena esco dall'acqua Tanche mi avvolge una coperta che aveva nel baule, guardo l'ora, è l'una, scrivo un messaggio a Diego per tranquillizzarlo, <<domani dormirò sul banco per colpa tua>> e lui scoppia a ridere, entriamo in macchina e mette la musica a palla ma nonostante quello riesco ad addormentarmi. 

Mi sveglio quando Tanche mi "consegna" a mio fratello che vedendomi così mi porta sul letto e infatti crollo dopo 2 secondi. 

Mi sveglio alle 6 e dato che è molto presto quindi decido di farmi una doccia, metto dei leggins e una maglietta rossa, metto un po di mascara. Diego sta ancora dormendo allora faccio un bigliettino dove scrivo che andavo a scuola a piedi. La scuola dista da casa di almeno mezz'ora a piedi, però va be. Appena esco di casa mi trovo Lele davanti, lo ignoro e proseguo per la mia strada. <<Cecilia ti fermi>> dice ma io non gli rispondo nemmeno e stando zitta proseguo per la mia strada <<OH CECILIAA>> ma che cazzo si urla. 

Mi giro e lo mando a fanculo e per fortuna se ne sta zitto. Camminando velocemente ci metto solo 20 minuti per arrivare a scuola, appena entro nel cortile della scuola vedo tutti ammassati in un angolo, Marta vedo che anche lei sta cercando di guardare, la prendo sotto braccio <<ei amo che cosa c'è?>> lei mi guarda stranita <<il nuovo tipo>> dice e io la guardo confusa <<capelli ricci castano e occhi verdi alto 1.90>> bhe tanta roba <<sei una stolker, comunque da come lo descrivi è un bel ragazzo dai>> rispondo preziosa <<UN BEL RAGAZZO MA STAI SCHERZANDO, E' UN COCCODRILLO UNA MACCHINA DA GUERRA>> si mette ad urlare, io sgrano gli occhi e scoppio a ridere, non sta bene.

Il ragazzo finalmente riesce a liberarsi ma io mi volto dall'altra parte, sono abbastanza timida con le persone che non conosco. Sento toccarmi la spalla destra, è lui, dio ha degli occhi verdi che sono la fine del mondo, divento un pomodoro quando mi porge la mano. <<Matteo>> dice <<Cecilia>> rispondo stringendogli la mano <<sei in 3 c?>> chiede e io annuisco <<ottimo saremo in classe insieme>> dice sorridendo, dio ha un sorriso che farebbe invidia a chiunque. 

Parliamo un po' per conoscerci, ed è davvero molto simpatico, ma proprio in quel momento si avvicina Lele che mette un braccio attorno alle mie spalle <<come sta la mia ragazza?>> chiede, lo guardo stra male e Matteo dopo avermi salutata se ne va anche abbastanza imbarazzato. IO LO UCCIDO. <<non stiamo insieme>> dico spostandomi da lui <<l'ho fatto per mandarlo via, vedevo che ti stavi annoiando>> dice <<che ne sai  di quello che provavo io?>> e lui si mette a ridere e poi se ne va.

Io non resisto un anno così.

Siamo sentimento||Q4Where stories live. Discover now