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La sveglia suona puntuale alle 7 di mattina, mi alzo mi lavo la faccia, sveglio Diego che mi insulta ogni volta e poi vado a preparare il caffè. Inizio a mangiarmi un'unghia, sono in ansia per la verifica. <<stai tranquilla>> dice Diego baciandomi sulla guancia, gli sorrido. <<prendi il bus o vieni con me oggi?>> mi chiede Diego, <<bah pensavo di andare in bus mi ero messa d'accordo con Zoe e Marta ti va bene?>> chiedo gentilmente e lui annuisce. 

Vado in camera prendo dei Jeans blu larghi e una maglietta aderente bianca, poi guardo il cellulare, un messaggio da Tanc <<amore oggi dopo scuola giretto insieme? Ps: devi assolutamente aiutarmi nella verifica>> scoppio a ridere, gli mando un pollice in su. Metto il telefono in tasca, <<Io vado>> dico mandandogli un bacio <<non aspettarmi a scuola oggi balzo>> dice e io sbuffo, non è possibile avere un fratello così.

Metto le cuffiette alle orecchie e faccio partire a tutto volume una canzone di Mendes, è bravissimo. Per fortuna il bus è in orario, salgo ma non ci sono ne Zoe ne Marta, figurati se non mi tiravano un palo. Scrivo un messaggio a Marta e lei dice che hanno avuto un imprevisto, sarà... Mi siedo al primo posto libero che trovo e guardo fuori dal finestrino ripassando mentalmente gli argomenti della verifica.

<<cosa ci fa una bella ragazza così da sola?>> mi giro, è Gian che tenero, gli sorrido ma subito dopo noto che vicino a lui c'è Lele. <<ciao Gian, siediti>> gli dico indicando la sedia vicino alla mia. <<ciao Cecia>> dice Lele dopo un quarto d'ora <<buongiorno>> dico permalosamente <<svegliata bene direi>> dice tenendo sempre fisso gli occhi al cellulare. <<ma quando imparerai a guardare negli occhi le persone quando c'è un dialogo?>> chiedo aspra, da quando mi ha piantata in asso sono stra presa male, ma chi si crede di essere, non gli darò tutte le attenzioni che metà se non tutte le ragazze della scuola gli danno, no non sono come loro.

Sbuffa ma continua a guardare il cellulare, Gian mi guarda come segno di disapprovazione, <<Lele cagaci>> dice Gian, si siede sul sedile di fronte al mio e finalmente mette il telefono in tasca. <<finalmente>> esclamo vittoriosa, in quel momento suona il telefono a Gian che si allontana <<rimaniamo solo noi 2 sempre>> mi guarda e sorride, lo guardo male <<la smetti di provarci>>dico velocemente <<non ci sto provando, la mia tecnica di rimorchio è meglio>> dice sorridendo.

Alzo gli occhi al cielo e guardo fuori dal finestrino <<ma ti dirò tu sei una tipa che mi piace molto>> dice interrompendo il silenzio ma perfortuna la fermata del bus mi toglie dall'imbarazzo. Entriamo a scuola insieme e tutti ci guardano <<si può sapere perchè tutti ci stanno fissando?>> chiedo indispettita <<stanno fissando me non te>> dice acido e io lo guardo malissimo. Ci avviciniamo al nostro gruppo davanti al cortile e Lele mi mette un braccio attorno alle spalle.

<<ma cosa fai?>> gli chiedo malamente <<niente, sei una mia amica, non posso abbracciarti>> dice dolcemente e sbuffo, questo ragazzo davvero non lo sopporto. Diego ci guarda male e io distolgo lo sguardo, Marta mi fa l'occhiolino, che deficiente. Per fortuna suona la campanella e mi dirigo in aula, voi non potete capire quanto io sia rossa in questo momento, nessun ragazzo prima d'ora mi era stato così vicino. Molti ci hanno provato ma io gli ho fermati ma con Lele bho è diverso. 

La prof inizia a battermi una mano sul banco e io la guardo confusa <<Cecilia tutto apposto?>> mi chiede guardandomi male, annuisco ma non dove ho la testa. Leggo le domande nella verifica e sono davvero disorientata non me le aspettavo <<pss Ceci la 3>> mi chiede sottovoce Tancredi e io scuoto la testa e lui mi guarda stranito. Dio non so che mi succeda <<mancano 10 minuti>> dice la prof, ho risposto solo a due domande su venti, sono fottuta. Appoggio la penna sul banco e metto la testa sul banco, non so un cazzo è inutile continuare.

Delusa da me stessa mi alzo e consegno la verifica e la prof mi guarda male. <<puoi uscire>> dice severamente, esco e mi appoggio al muro e proprio in quel momento passa l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento, Roberta.  Si avvicina <<cosa vuoi?>> le chiedo dato che non mi ha mai considerato <<che stai lontana dal mio ragazzo>> dice fissando i miei occhi <<tutto tuo>> alzo le mani come in segno di resa <<stai dicendo che il mio tipo è brutto>> insinua <<ma che problemi hai?>> le chiedo ironicamente . Lei inizia ad alzare la voce.

<<Sei solo una ruba fidanzati, vergognati brutto pezzo di merda>> la guardo confusa, cioè davvero sto per litigare con una gallina senza cervello per un ragazzo stronzo. Direi che è da fare nella vita, quindi sì lo farò. <<allora innanzitutto ti calmi perchè il tuo ragazzo mi fa altamente cagare e non ti azzardare mai più a darmi della merda>> dico con tutta tranquillità. <<troia che non sei altro>> ok sta esagerando, vedendo che non gli rispondo prosegue il discorso <<troia e figlia di puttana, ah già tu non hai dei genitori nessuno li ha mai visti sto persino dubitando che siano morti oppure non sono mai esistita e tu sei figlia dei demoni>> 

COSA CAZZO HA DETTO? ok ora è davvero troppo, le tiro uno schiaffo che le fa diventare subito la faccia rossa e intanto mi scende una lacrima. Sento prendermi qualcuno dal dietro è Lele, <<stai calma>> dice <<col cazzo, hai sentito cosa ha detto la tua ragazza>> gli chiedo acidamente <<si ha sbagliato ma ti prego calmati>> lo guardo male e poi mi scosto. Subito dopo il prof di matematica a cui non sono mai stata simpatica prende per un braccio me e Lele e ci porta in presidenza.


Siamo sentimento||Q4Where stories live. Discover now