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Un raggio di sole mi pervade l'occhio, apro a fatica le palpebre e tasto il comodino per prendere il cellulare. Diamine sono le 11 di mattina, ho la bocca impastata e tutti i capelli scompigliati, domani ho una verifica e non sono assolutamente pronta, ieri ho studiato solo 3 ore, ok sono un po' ossessiva. Vedo 3 chiamate perse da Marta, si buonanotte Marta. Mi alzo e cerco di mettermi a posto un po' il nido che ho in testa, si può sapere come io riesca sempre a conciarmi così mentre dormo.

Apro la porta con gli occhi ancora semi chiusi e spero che sotto ci sia Diego con il suo sorrisone a prepararmi la colazione. Scendo le scale con gli occhi chiusi quando a un certo punto con la punta del piede sento qualcosa di molliccio e ovviamente ci cado sopra. Considerando la mia coordinazione non potevo far altro che cadere. Ora gli occhi ce li ho ben aperti, è Gian, che cazzo ci fa Gianmarco sul pavimento di casa mia che dorme con la bocca aperta, mi guardo attorno e Tanc è sul divano, Diego sul tappetto, e quello strano Lele è sdraiato sul tavolo.

Noi abbiamo dei letti per bellezza sappiatelo. La mia giornata è iniziata catastroficamente, faccio partire una sveglia con le casse e tutti si alzano spaventati. Sorrido tra me e me, quanto è bello vederli così spaventati hihihi, <<cosa vuoi?>> chiede Diego biascicando <<potrei fare un elenco di quello che voglio ma mi limiterò a tre cose, allora 1 cosa cazzo ci fanno qui i tuoi amici che dormono sul MIO pavimento 2 voglio che pulite tutto sto casino 3 e voglio che mi chiediate scusa in ginocchio>> dico sedendomi sul divano vicino a Tancredi.

<<presa bene oggi eh?>> mi chiede Tanc ironicamente, lo guardo male <<ok ok scusa>> dice mettendo le mani avanti. Vado in cucina a prepararmi il latte ma ovviamente tutti mi chiedono qualcosa di diverso per la colazione <<non sono una schiava>> dico convinta e tutti scoppiano a ridere ma per fortuna Gian mi viene ad aiutare dato che è il più bravo a cucinare o almeno come dicono...

Lele, sì quello che ieri ha provato a baciarmi non mi ha neanche salutato ed è alle prese con il suo telefono <<ma perchè fa così Lele?>> chiedo a Gian, non che mi interessi eh, solo così per dire <<è tutto preso da una tipa, Roberta Zacchero, quella bionda capito?>> annuisco, sì la conosco ed è la persona più odiosa del mondo, bhe questo spiega perchè Lele è così.

<<ma stanno insieme?>> chiedo a Gian silenziosamente e lui scoppia a ridere <<perchè ti interessa così tanto?>> mi chiede e io distolgo lo sguardo, mi interessa perchè ieri ha tentato di baciarmi e perchè è un fregno pazzesco. Ok ho esagerato. <<comunque si>> dice Gian distogliendomi dai miei pensieri <<e a te sta simpatica?>> gli chiedo <<no per niente, è una snob terribile e bho si è tipo impossessata di Lele, prima era simpatico giuro>> dice alzando una mano e io mi metto a ridere.

Torno di la e tutti stanno mettendo a posto tranne Lele che ovviamente è seduto tranquillamente sul divano <<sei in sciopero?>> gli chiedo porgendogli il caffè <<dovrei ridere?>> chiede guardandomi fissa negli occhi <<no dovresti pulire>> e sotto si sente il coro degli altri "uoooo" che coglioni <<finite di pulire che devo studiare>> <<che noiosa che sei>> dice Tanc prendendomi per il braccio <<anche tu dovresti studiare, non solo io ho la verifica eh>> e lui sbuffa però almeno mi lascia andare.

Appena salgo in camera chiamo Marta che finalmente mi risponde <<oi amore cosa c'è?>> chiede preoccupata <<bah ora nulla, solo che ieri sera e anche ora ci sono qua gli amici di mio fratello e dovevo sfogarmi con qualcuno ma ora sto abbastanza bene dato che loro devono sistemare e io stavo iniziando a studiare>> taglio corto <<ah ok, posso venire a studiare da te?>> mi chiede e io scoppio a ridere <<si certo a studiare, tu che studi, lo so che vieni solo qui per vedere i tipi>> dico con le lacrime agli occhi dalle risate.

<<ehm ok dai lo ammetto ma ti prego fammi venire>> <<va bene>> mi arrendo. Poso il cellulare sulla scrivania e tiro fuori i libri. Cerco la pagina e inizio a ripetere, è abbastanza facile dai. <<VAFFANCULO>> sento un urlo tremendo fuori dalla porta. Allora silenziosamente tipo killer inizio ad uscire dalla stanza strisciando sulla parete e vedo che c'è Lele in bagno che parla al telefono. Sembra molto arrabbiato, oddio sta uscendo dalla porta, no no no ti prego no <<ah mi spii anche adesso, non riesci stare un secondo senza di me>> dice sistemandosi i capelli <<io ehm stavo andando giù>> dico per difendermi

<<si certo strisciando contro la parete>> dice indicandomi e io mi stacco subito che figura di merda <<eh che ho sentito urlare e volevo vedere cosa stava succedendo>> dico sicura <<ah ero io>> dice abbassando la testa <<tutto bene?>> chiedo mettendogli una mano sulla spalla ma poi la tolgo subito dato che mi sento molto a disagio. <<posso parlarti?>> mi chiede a bassa voce <<certo vieni in camera mia>> dico indicandogli la porta. 

Appena siamo dentro inizia a raccontarmi che Roberta è gelosa di tutto e che non la sopporta più <<bhe allora perchè non la lasci?>> gli chiedo troppo invadente <<bhe perchè mi piace e poi lei c'è sempre stata>> dice <<ma ti piace o la ami?>> <<io non credo nell'amore>> risponde molto convinto. <<beh dovresti ti renderebbe migliore>> dico cattivamente <<eh che io non amo Roberta mi piace, non è un passatempo ma io non sono mai riuscito a dirle un ti amo>> dice frettolosamente <<vuol dire che stai sprecando tempo con lei>> dico dolcemente, lui annuisce e poi mi abbraccia.

Ma proprio in quel momento gli suona il telefono <<è Roberta>> dice e poi inizia a parlare ed esce dalla porta. L'ho aiutato, non mi ha neanche detto grazie e mi pianta in asso così. Se ne deve andare a fanculo. Che stronzo. Torno sui libri con il pensiero alle sue parole e proprio in quel momento sento una voce famigliare <<amur fighi i tipi>> mi giro è Marta <<mi spezzi amo>> gli dico e viene e mi abbraccia. <<ti vedo un po' strana tutto bene?>> mi chiede Marta <<sì è solo che Lele, quello biondo si è confidato con me poi la sua tipa l'ha chiamato e mi ha lasciata qua come un palo>> dico stranita <<beh che stronzo, lascialo a perdere>> mi dice per consolarmi <<non l'ho mai considerato>> concludo fredda. 


Siamo sentimento||Q4Where stories live. Discover now