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Finalmente torniamo a casa, sono stanchissima ho solo voglia di dormire ma ovviamente mi suona il cellulare, è un numero sconosciuto, ma decido di rispondere <<Senti stai tranquilla Cecilia sono Tanche>> riconosco subito la sua voce <<da dove stai chiamando?>> rispondo nervosamente <<in caserma>> risponde frettolosamente <<CAZZO CI FAI IN CASERMA?>> chiedo mettendo il viva voce così che Diego possa sentire <<posso spiegarti, mio padre teneva nascosta della coca e i poliziotti l'hanno sgamato e pensano che io sia coinvolto>> dice, porca troia <<ed è vero?>> chiedo vergognandomi <<c'è davvero tu credi che io mi facessi ma sei seria Cecilia?>> mi chiede e subito dopo appende. 

Passo le mani sulla testa <<dobbiamo andare>> dice Diego prendendo le chiavi della macchina <<arrivo aspetta solo un secondo>> dico mentre salgo in bagno. Mi appoggio al water e mi infilo due dita in bocca, non lo facevo da una settimana ma adesso è davvero troppo, sto davvero male e quando avevo detto che si stava sistemando tutto, non è per niente vero. Sento bussare alla porta <<tutto bene?>> non è la voce di Diego <<chi sei?>> chiedo mentre mi alzo <<sono Lele, ti prego esci>> dice girando la maniglia che però è chiusa a chiave. Esco di corsa <<tu cosa ci fai qui?>> gli chiedo oltrepassandolo <<mi ha chiamato Diego, voglio dire c'entra Tancredi, è il mio migliore amico>> dice e io alzo gli occhi al cielo, pff chissà perchè ha chiamato me.

Saliamo in macchina, io sto dietro con Lele che continua a stringermi a lui. Continuo a piangere, davvero non so cosa farei se arrestassero il mio migliore amico per una cosa che non ha fatto, suo papà è un pezzo di merda. Appena arriviamo in caserma io e Lele scendiamo mentre Diego va a cercare parcheggio. <<piano>> dice Lele mentre io continuo a correre sulle scale. <<Cerco Tancredi>> dico al primo poliziotto che trovo <<intendi il ragazzino che si droga con il padre?>> chiede mentre mastica una cicca <<1 non si droga 2 lui è davvero maleducato>> dico guardandolo fisso negli occhi <<vuoi che arresto anche te?>> mi chiede con aria di sfida <<dai faccia pure mi metta le manette infondo arrestate gli innocenti>> dico porgendogli i polsi. 

<<ok ora basta>> dice Lele portandomi via <<dai stavo per essere arrestata>> dico ironicamente <<si può sapere cosa ti prende?>> mi chiede sottovoce per non farsi notare <<il mio migliore amico sta per essere arrestato ti dice qualcosa?>> chiedo sorridendo amaramente <<si ma se farai queste scenate non risolverai nulla>> dice seriosamente, lo ignoro e mi dirigo dal poliziotto che è seduto vicino a Tanche il quale appena mi vede si gira dall'altra parte. <<chi sei tu?>> mi chiede il poliziotto guardandomi dalla testa ai piedi <<la sua migliore amica>> dico guardando solo Tanc <<ora non più>> dice lui e sento il cuore spezzarsi in 1000 pezzi.

<<Tanche dammi il tempo di spiegarti>> dico prendendogli la mano che leva subito <<spiegati>> dice amaramente <<ok io non sono psicologo e questo non è un luogo dove farsi la guerra e poi fare pace>> ci interrompe il poliziotto che in tutto questo è rimasto davanti a noi. <<Tanche dobbiamo aiutarti a uscire da sto posto>> dice Lele guardandosi intorno <<ok>> sospira Tanche. <<dov'è tuo padre?>> chiedo con la voce spezzata <<lui è in GALERA, E' GIA' STATO ARRESTATO COSA NON CAPISCI?>> sputa Tancredi. <<avete prove che lui era complice?>> chiedo girandomi verso il poliziotto <<no ma dobbiamo indagare>> dice <<cosa state aspettando scusi?>> chiede Lele che visivamente si sta innervosendo.

<<andate a casa>> dice Tanche <<non prima che tu abbia perdonato e non prima che ti tolgano quelle manette>> gli guardo i polsi, <<è innocente>> dice un tipo in divisa che si avvicina <<davvero?>> gli chiedo speranzosa <<si>> sospira togliendogli le manette. <<grande>> dice Lele battendo il 5 al poliziotto che è stra scazzato. <<Tanche ti prego ascoltami, ero in preda al panico non volevo dubitare di te>> dico ansiosamente <<ok ok tranquilla>> dice non troppo convinto <<serio?>> chiedo fiduciosa <<si>> dice stra scocciato.

<<scusate mi sta chiamando Robi>> dice Lele allontanandosi, mentre rimaniamo da soli mi sento un sacco a disagio, nessuno dei 2 parla allora decido di scrivere a Matteo, che mi risponde tempestivamente <<ciao piccola tutto bene?>> mi scrive <<sisi tutto aposto>> evito di dirgli che sono in una caserma alle 3 di notte, dio le 3 di notte è tardissimo, tanche si guarda i pollici <<scusa se mi sono comportato come uno stronzo>> dice tenendo lo sguardo rivolto a terra. 

<<tranquillo>> dico abbracciandolo <<si amore amo solo te, no, non mi piace Cecilia>> sento gridare Lele da lontano, io e Tanche ci guardiamo e scoppiamo a ridere, sento il telefono squillare, è Diego <<amore>> dice con voce tremante, ecco e ora cosa è successo <<cosa c'è?>> chiedo severamente <<ho fatto un incidente>> dice timidamente, porca troia oh ma io non ce la faccio <<ti sei fatto male?>> chiedo nervosamente <<no ma la macchina si, non so come tornare a casa, c'è lo sciopero dei bus>> dice a bassa voce.

Passo una mano sui capelli <<tutto bene?>> dice Lele tutto allegro dopo la sua litigata con la sua tipa <<NO, DIEGO HA FATTO UN INCIDENTE E NON PASSANO I BUS, DIREI CHE NON VA TUTTO BENE>> sputo acida, Tanc mi prende la mano e Lele mi imita, che urto. scendiamo e raggiungiamo Diego seduto su un marciapiede, il mio sguardo va subito alla macchina che è completamente distrutta. <<COME HAI FATTO?>> gli strillo addosso <<ho preso il muro fratelì>> dice ridendo insieme a Lele e Tanche che gli stringono la mano, ma fanno sul serio.

<<ma siete seri?>> li richiamo <<non ci stanno problemi>> dice Lele e io lo fulmino con lo sguardo. <<come torniamo a casa?>> chiedo massaggiandomi la testa <<dio ci ha fatto le gambe>> ironizza Tanche e io guardo male anche lui <<si ma la casa più vicina è la mia e dista di 10 km>> dico <<abbiamo tutta la notte>> dice Lele incamminandosi, ma fanno sul serio. <<dai vieni cosa rimani lì impalata?>> mi chiede Diego trascinandomi a forza <<sono le 3:30 di notte e io devo fare 10 km a piedi?>> chiedo schifata <<si>> rispondono in coro 

3 ore dopo

Finalmente vedo la porta di casa mia, cerco le chiavi nella borsa e apro la magica porta. Mi vado subito a sdraiare sul divano e tutti mi si buttano sopra <<voi non state bene>> dico quasi soffocata dalle risate <<io dormo nella mia camera>> dico spostandoli da me e salendo le scale. <<io dormo sul divano>> si propone Diego <<io e Lele dormiamo nel lettone>> dice tanche e Lele annuisce. 

Sono le 7 di mattina e finalmente posso andare sotto le coperte e dormire almeno fino alle 18 di sera. Chiudo gli occhi ma subito sento bussare alla porta <<avanti>> dico con voce impastata, è Lele, che accollo <<cosa vuoi?>> chiedo addormentata <<dormire con te>> dice sedendosi sul letto <<non ci pensare proprio>> dico svegliandomi di colpo <<ok finchè non accetterai ti romperò le ovaie>> dice iniziando a stuzzicarmi, <<vieni>> dico facendo un po' di spazio, ovviamente mi giro dall'altra parte per stare più lontana da lui, ma mi afferra il braccio e mi fa girare dalla sua parte.

Istintivamente lo abbraccio, non so neanche io il motivo ma l'ho fatto. Lui mi stringe a lui e ci addormentiamo così, io appoggiata al suo petto e lui con il mento sopra la mia testa, non so cosa provo per lui ma è davvero forte. 

Siamo sentimento||Q4Место, где живут истории. Откройте их для себя