1-Dove Siamo?

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La guerra è finita. Era questo il pensiero che tornava nella mente del grande Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto. La guerra gli aveva portato via tante persone che non meritavano di morire: i suoi genitori, Sirius, Remus e Tonks, Fred, Silente e anche il professor Piton.
Erano passati tre mesi dal 2 maggio 1998 ma i sensi di colpa non facevano che tornare. Però Harry aveva le sue ancore di salvezza: Ginny, la sua fidanzata che amava da morire, Ron, il suo migliore amico, Hermione, la sua migliore amica, la famiglia Weasley, Teddy.

Da quando era ritornato ad una vita normale era andato ad abitare al numero 12 di Grimmauld Place insieme a Kreacher , la casa del suo padrino che gli era rimasta in eredità divenuta anni prima la sede dell'Ordine della Fenice

Quella mattina Harry era particolarmente assonnato ma, si alzò, inforcó gli occhiali e fece le scale per raggiungere il piano di sotto, dove Kreacher lo stava aspettando

-Buongiorno Padron Harry-disse l'elfo inchinadosi davanti alla porta con enorme sorriso, - la colazione è pronta - continuó.

-Ciao Kreacher, e per favore non chiamarmi Padron Harry, solo Harry- disse il Prescelto con un sorriso.

Finita la colazione Harry si preparó per andare alla Tana dove la famiglia Weasley ed Hermione lo accoglievano per stare insieme e divertirsi, anche se la morte di Fred aveva scosso un po' tutti.

-Kreacher, ci vediamo stasera. Penso che verranno a cena anche Ginny, Ron ed Hermione- disse
Kreacher annui ed Harry, con un sonoro Krack, si smaterializzó nel giardino di fronte alla Tana.

-Harry!!- chiamó a gran voce Ginny correndogli in contro e baciarlo.

-Ehi, non ci vediamo da due settimana ma già ti manco eh?- stringendola a sé ricambiando il bacio.
-Non fare lo stupido ed entriamo, Ron e Hermione saranno felice di vederti qui-
Bussarono e ad aprire fu Ron che si stava lamentando per qualcosa ma, alla vista dell'amico si bloccó e lo abbracció. - Harry, finalmente!! Hermioneee scendi, è arrivato Harry!! Urló dalla porta Ron, che li fece entrare. Harry salutó la signora Weasley, il signor Weasley e George prima di vedersi fondare di sopra un ammasso di capelli castani.
-Harry, si sente tanto la tua mancanza, ci sei mancato!! Disse Hermione fra le sue braccia.

Le persone che lo rendevano felici erano lì, ed Harry non poté fare a meno di sorridere davanti a tutta l'allegria dei suoi amici che gli riscaldavano il cuore.

-Partita di Quiddicth?chiese Ron
- E partita di Quiddicth sia- risposero Harry e Ginny contemporaneamente.
Uscirono al campo e giocarono insieme a Charlie e George,anche se controvoglia, fino a quando Hermione non li richiamó per il pranzo.

-Allora Harry, ho saputo che hai fatto il test per Auror, com'è andata?domandó il signor Weasley mentre pranzavano.
-Tutto bene, anche se non farò il settimo anno, mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere entro fine agosto- rispose Harry.

Finito di mangiare Harry e Ginny dedicarono un po' di tempo per loro, lontani dagli occhi indiscreti del fratello della ragazza.
-Lo sai, mi ha scritto l'allenatore della squadra delle Holiday Harpies per un provino tu cosa dici, ci vado?- chiese Ginny ad un certo punto fissando quei bellissimi occhi verdi del ragazzo di cui si era innamorato.
-Oh.. ehm si, perché no.. - rispose vago Harry. Aveva in mente da un po' quest'idea, ma da quando era finita la guerra, non aveva ancora il coraggio di farle questa proposta. Quel giorno però si sentiva pronto.
-Ginny- richiamó lui. - So che forse è ancora presto... ma avevo pensato se tu volessi venire a vivere con me a Grimmauld Place, sai tra qualche settimana arriverebbe anche Ted...- Harry non finì la frase che la sua rossa si fiondó tra le sue braccia e le rispose - Non aspettavo altro amore mio, ti amo - e lo bació.

Poco dopo tornarono in casa dando a tutti questa fantastica notizia e invitando tutti a cena nella loro nuova casa. George rifiutó mentre Charlie l'indomani sarebbe ripartito per la Romania; Ron e Hermione accettarono subito e preparono anche loro le valigie, per passare insieme un paio di giorni prima di tornare alla Tana. - La mia bambina, è fatta grande- disse tra le lacrime la signora Weasley mentre Ginny si preparava per andare a vivere insieme all'amore della sua vita.

Verso le otto fecero ritorno a Grimmauld Place dove un felicissimo Kreacher dava il benvenuto alla nuova padrona di casa.
Finita la cena si diressero verso le uniche stanze pulite della casa ma ad un certo punto Hermione si bloccó davanti ad una porta, nascosta dietro un quadro del terzo piano che in quel momento si stava spostando.
-Harry, che cos'è?- chiese curiosa la riccia guardando attentamente la porta.
-Non lo so, non l'avevo mai vista- rispose lui.
-Aspetta un attimo- si fermó Ginny
- qui c'è scritto qualcosa- osservó notando delle parole che incidevano la porta.
-''𝘚𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘦𝘳𝘢𝘪, 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘦𝘳𝘢𝘪, 𝘮𝘢 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘦𝘳𝘢𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘷𝘳𝘢𝘪'' - recitó Ron
- Qui qualcosa mi dice che dietro questa porta ci sia qualcosa che ha a che fare con una giratempo- pensó ad  alta voce Hermione
-Si... Io direi di provare- disse Ron con disinvoltura - potremmo riuscire a salvare tante persone -
- RON!! Cose terribili succedono ai maghi che si intromettono nel tempo, potremmo creare enormi danni a tutto il mondo magico!! Protestó Hermione
- Herm, se riusciamo ad andare molto indietro potremmo distruggere gli horcrux prima e tornare qui come se non fosse successo nulla- si intromise Harry
- Io sono d'accordo con Harry, potremmo riuscire a far tornare felice George, dare a Teddy i suoi genitori-
-Oh e va bene, ma sappiate che non dovremo farci vedere, potremmo... -
stava dicendo Hermione
-Si, lo sappiamo, potremmo creare gravi danni al futuro ma ehi, siamo noi! Siamo riusciti a battere Tu-sai-chi e siamo ancora vivi! Ci vuole un po' di avventura no? - si lamentó Ron, che fece sbuffare sonoramente Hermione
-Ron, io credo di avventure averne avute per una vita intera, ma se dobbiamo salvare delle vite - disse Harry deciso
-Anch'io- annuì Ginny convinta
-Ho capito, ho capito. Facciamolo- disse titubante Hermione.

Harry aprì la porta con la bacchetta alzata ma in un secondo tutti e quattro vennero accecati da un bagliore bianco che li risucchió come una smaterializzazione.
Guardandosi intorno, non capirono subito il luogo su cui erano stati catapultati.
-Ragazzi...? ma che è successo? - chiese Ron dolorante per la forte botta che aveva preso.
-Non lo so.. ma dove siamo??- domandó stranita Ginny.
- Vi trovate nell'ufficio del preside - rispose una voce familiare dietro di loro.

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞🍂🌾
𝐒𝐚𝐚𝐚𝐥𝐯𝐞
𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 è 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐟𝐟, 𝐬𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐬𝐞 𝐟𝐚 𝐮𝐧 𝐩𝐨' 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐟𝐨. 𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨 𝐬𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐞𝐫ò 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐝𝐞𝐯𝐨 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐥'𝐞𝐬𝐚𝐦𝐞 𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐳𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚, 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐬𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫à 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚.
𝐏𝐨𝐨𝐨𝐢 𝐬𝐚𝐫ò 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞.
𝐄𝐡 𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨🍂🌾

𝔸 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕖 𝕥𝕠 𝕔𝕙𝕒𝕟𝕘𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora