23- Una Mezza Verità

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L'alba ad Hogwarts era sempre meravigliosa: il lago rifletteva i primi raggi del Sole che davano quella leggera brezza mattutina invernale.

Remus era già sveglio da un po' pensando a quello che aveva detto Harry: una delle tante spiegazioni che si dava era che... No, non poteva essere,era impossibile.
-Buongiorno Rem- salutó Harry sedendosi accanto a lui sul letto
-Ciao- rispose lui
-Scusami per ieri...io...non sapevo.. - stava cercando di scusarsi Remus
-Sta tranquillo, è comprensibile che vi siate comportati così...- cercò di abbozzare un sorriso Harry

Quella notte non aveva chiuso occhio. Se loro avessero scoperto e sarebbero stati delusi del loro unico figlio? Come diceva al Sirius di questo tempo che la sua morte era stata a causa sua? Teddy era solo, come poteva fare? Nonostante queste idee, peró, si preparó per affrontare la nuova giornata.

***
I ragazzi si rincongiusero in Sala Grande, apparentemente non molto felici,ma solo pensierosi.
-Buongiorno - sbucó dietro loro la capo casa - Come sta il Signor Potter? - disse rigida la vicepreside anche se il tono di voce la tradì immediatamente

Hermione sorrise e disse - non si preoccupi professoressa, è vivo e sta bene - e la donna le rivolse uno dei suoi più ampi sorrisi sollevata

-Sarà meglio di andare, non voglio fare tardi - borbottó Sirius alzandosi seguito da tutti gli altri compresi la professoressa che avrebbe solo fatto un salto prima di cominciare le lezioni.

***
-Buongiorno, dobbiamo vedere James Potter - disse all'ingresso del San Mungo Sirius, con una faccia compiaciuta, cosa che fece ridere Marlene
-Stanza numero 39...- stava dicendo il medimago con una voce annoiata non togliendo lo sguardo dalle sue carte
-Sisi,lo sappiamo, addio - e Sirius corse via per il quarto piano mentre Remus alzava gli occhi rassegnato insieme alla professoressa McGonagall.

***
-Siamo..... Arrivati.... Finalmente - disse ansimante Sirius davanti alla porta di James
-Certo Black ti sei fatto il San Mungo a corsa... Ci credo che sei stanco- disse Lily nascondendo un sorriso.

-Ehi, Evans stai ridendo! Allora sai ridere! - disse Sirius tornando per un momento quello sbruffone
-Black, non ti faccio entrare da Pott..-Lily stava minacciando Sirius quando Fleamont aprì la porta

-Buongiorno ragazzi... Professoressa rimane qui anche lei oggi? - fece spazio l'occhialuto raggiante
-No, grazie signor Potter,tra poco avrò lezione, volevo solo vedere come stava suo figlio-

-Bhe, diciamo che potrei stare meglio, ma  non sicuramente perfetto - sorrise James seduto sul lettino, ancora con la tunica verde bottiglia
-RAMOSO! -  si illuminarono gli occhi di Felpato mentre si avvicinava al suo migliore amico non potendolo abbracciare

-Felpato,Lunastorta... potete abbracciarmi, non sono mica inticcabile! - protestó James ridendo
Sia Sirius che Remus, con cautela, abbracciarono il loro migliore amico e scoppiarono in pianto liberatorio.
Euphemia sorrideva felice e commossa mentre i ragazzi si sentivano completamente a disagio,ma erano comunque felici

-Sono contenta che stia bene Potter, ci rivediamo a scuola - e la capo casa si allontanó con il suo abito nero lungo.

-Ciao... James - sorrise nervosamente Ginny mentre Harry si grattava la testa confuso, non sapendo da dove cominciare
-Ma dove siete stati voi?? So che vi hanno cercato e.... - James cominció a parlare a raffica

-Potter, smettila di parlare o ti taglio la lingua - sbuffó Lily
-Evans, non ti sei addolcita vedendomi in questo stato? - sorrise beffardo
-James, mamma mia, vuoi fare il serio? - lo rimproverò Euphemia
-Mamma è Sirius quello serio qui- e scrolló le spalle innocente mentre Lily roteava gli occhi. Si, era confermato: James Potter stava benone.

-Comunque che fine avete fatto?-domandó tornando serio. Fleamont e Euphemia uscirono dalla stanza, capendo che i ragazzi dovevano parlare tra di loro soli.

-James... Come ve lo possiamo dire.... Noi veniamo dal futuro...- cercó di dire Ron
-E Sirius è un unicorno... Dai potevate trovarvi qualche altra scusa - disse James ridendo. I suoi amici erano completamente muti, aspettando il peggio

-sul serio,ci siamo ritrovati qui per caso, neanche sappiamo quando ritorneremo, potremmo essere bloccati qua - spiegó Hermione

-Il punto è che... Perché siete venuti qua e misteriosamente siete scomparsi? - domandó scettica Lily, non distogliendo lo sguardo dai quattro, che erano rimasti in piedi davanti al letto

-Siamo venuti a sconfiggere Voldemort un'altra volta - disse Harry deciso
-Cosa?? Tu-sai-chi nel futuro non ci sarà più... Come? - chiese Alice curiosa ma felice. La guerra aper fortuna aveva avuto una fine nel futuro e aveva permesso alle nuove generazioni di andare avanti.

-È complicato da spiegare, le cose possiamo dirvele uno alla volta- disse Ron confuso scambiandosi occhiate con Harry

-Che era complicato lo abbiamo capito, ma abbiamo qualche particolare legame con voi? - chiese Marlene chiudendo gli occhi azzurri a due fessure a braccia incrociate curiosa

Hermione sospiró e disse - Loro hanno cambiato solo i cognomi...lui è Ronald Weasley con sua sorella Ginny - disse indicando i fratelli e i ragazzi sussultarono - lui invece... - stava dicendo Hermione

-Aspetta Herm, Muffliato- e con dei rapidi movimenti della bacchetta fece l'incantesimo alla porta - continua -

-Lui è Harry... Potter - disse Hermione facendo una pausa mentre diceva il cognome

-Cosa?? Probabilmente sarai figlio di Alphred, mio cugino... E poi non hai nessuna caratteristica dei Potter, è molto diffuso questo cognome tra i babbani sai- disse James cercando di trovare una scusante in quell'assurda situazione

-E come mai hai fatto l'incantesimo? Siete più grandi vero? - domandó ancora Remus. Il licantropo stava collocando tutti quei punti in un unica risposta e questo lo preoccupava sempre di più ma non ne fece parola con nessuno

-Si Rem, siamo più grandi e poi... - Harry sospiró, si voltó e disse - Herm ce la fai a cambiarmi nel mio vero aspetto? -

-Credo di sì Harry... Proviamo.... Homenium Revelio- puntó la bacchetta mentre Harry chiudeva gli occhi
Il ragazzo divenne più alto, il fisico diventó molto scolpito,i capelli corvini disordinati e i tratti del volto molto duri. Harry teneva ancora gli occhi chiusi

In confronto, Lily, come gli altri sussultó sempre più confusa e sbalordita e  James era perennemente disorientato

-Ma tu sei uguale a Ramoso - lo indicó Sirius sconvolto
-Felpato allora non sono le pozioni dei guaritori che fanno questo effetto perché lo vedi anche tu- continuó James sconpiglaindosi I capelli già disordinati

Remus voleva solo farli stare zittire strozzarli il quel momento, riservandogli un'occhiataccia penetrante perché Harry non spiccicava parola, come i nuovi Weasley, e teneva ancora gli occhi chiusi

Harry aprì gli occhi, si voltó verso i suoi amici che acconsentirono con la testa e disse mentre Lily e James portavano le mani alla bocca - No, mi dispiace, non sono le pozioni che danno queste visioni... Papà - e un tonfo fece capolinea nella stanza del San Mungo.

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞🍂🌾
𝐈𝐨 𝐦𝐢 𝐯𝐚𝐝𝐨 𝐚 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐝𝐞𝐬𝐬𝐨, 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐨 𝐭𝐫𝐞𝐠𝐮𝐚🤣🤣
𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐞𝐜𝐜𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨, 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐚𝐫ò 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐥𝐨 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭'𝐨𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨....
𝐀 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐦𝐢 𝐦𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨, 𝐯𝐢 𝐡𝐨 𝐯𝐨𝐥𝐮𝐭𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞...
𝐀 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨🍂🌾



𝔸 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕖 𝕥𝕠 𝕔𝕙𝕒𝕟𝕘𝕖Where stories live. Discover now