44 Temete, nemici dell'erede

1.7K 121 46
                                    

Le tre del mattino. Le quattro del mattino. Harry era quasi pronto. Il momento di recuperare e cercare di scoprire dove si trovasse il diario di Tom Riddle era la sua priorità in quel momento. Quel pomeriggio, per sua fortuna, James e Sirius avevano seminato caccabombe qua e là nelle scale che portavano alle sale comuni e in qualche modo anche Remus ci era finito in mezzo; gli era toccata chissà quale punizione e si erano addormentati tutti e tre prima di toccare il cuscino.

Nel contempo anche Ron dormiva beatamente e quindi per Harry fu più facile di quanto previsto. Il Basilisco era addormentato nella camera dei segreti, vivo e pronto ad uccidere con un solo sguardo chiunque. Il corvino aveva preso una spada ben affilata e molto maneggevole nella stanza delle necessità, non sarebbe stato facile come la prima volta: non aveva né Funny ad aiutarlo, né la spada di Godric Grifondoro e neanche il cappello parlante. Silente non parlava con i ragazzi da settimane e questo sarebbe stato un altro punto a suo sfavore
Delicatamente aprì la porta e scese le scale del dormitorio arrivando nella sala comune. Li trovó solo il fuoco scoppiettante che andava ad affievolirsi: ancora era in tempo per tirarsi indietro ma per quella assurda missione, a cui nessuno dava una spiegazione, sarebbe anche morto pur di dare la vita per la sua famiglia. Si infiló il mantello dell'invisibilità e oltrepassó il quadro della signora grassa, consapevole che il ritorno non sarebbe stato facile tanto quanto l'andata.

Vent'anni o cinquant'anni non sarebbe cambiato nulla: il bagno delle ragazze dove Mirtilla Malcontenta era morta,rimaneva sempre lo stesso, isolato e vuoto. Harry cominciò ad osservare attentamente tutti i rubinetti del bagno fino a quando una voce lo fece sobbalzare.

-Esci subito da questo bagno Sirius, ti avevo già detto di non ven...chi sei tu?- Mirtilla era sempre la stessa: voce squillante da bambina e la solita aria malinconica che la caratterizzava.

- Ehm io sono Harry...senti so delle tua storia e di quello che ti è successo, sto per andare ad uccidere il mostro che ha ucciso te e tu non ne dovrai parlare con nessuno- il tono del corvino non ammetteva repliche in quel momento. Anche Mirtilla lo notò e annuì mentre ridacchiava leggermente.

Harry stava per entrare quando udì dietro di lui un rumore di passi e subito dopo una voce

-Dove credi di andare lì solo?- chiese la voce

Harry strabuzzò gli occhi e si voltò di scatto - Severus, che ci fai qui?-

- potrei farti la stessa domanda Potter- rispose con la sua voce strascicante -non crederai di andare là sotto, senza qualcuno pratico nella arti oscure e senza nessuno che sa usare la Legilimanzia-  per quanto Harry tenesse anche a lui, cerco di ribattere ma sorrise impercettibilmente e capì che Piton trovò la scusa più insignificante pur di aiutarlo sapendo del suo segreto dato che, in fono in fondo, provava un minimo di rispetto per quel ragazzo che assomigliava così tanto alla sua Lily che aveva trovato l'amore in James Potter,suo acerrimo nemico. Harry prese con sè la spada, la bacchetta e il mantello e pronunciò della parole in Serpentese,che ancora ricordava. anche Piton rabbrividì impercettibilmente. SI aprì un specie di tubatura gigante ed entrarono: mentre scivolavano dentro l'aria si faceva sempre più fredda e la puzza di Topi morti si inteisificava. Caddero di peso su mucchi di ossa, prevalentemente di topi o piccoli animali ed Harry avvertì Severus 

- Se vedi qualcosa muoversi chiudi gli occhi e non li aprire per nessun motivo, non fiatare quando entreremo nella camera e lascia fare a me- il corvino irradiava sicurezza nonostante fosse spaventato anche lui. Estrasse la spada che portava con sè e la tenne a portata di mano. Piton rimaneva con la bacchetta sguainata e all'erta.

Come il bagno delle ragazze, la camera dei sergreti dava quel senso di abbadono, solo che la camera, era ancora più inquientante e isolata: nella penombra la scultura di Salazar Serperverde, dove il Basilisco riposava, si ergeva fredda e angosciante; statue di serpenti alti due metri formavano un lungo viale che sicuramente non aiutava in quell'atmosfera. 

Harry fece un cenno a Severus di nascondersi dietro una di quelle statue e lasciar fare il lavoro a lui. Chiamò in Serpentese qualcosa e si udì un boato da dentro la bocca della statua di pietra, probabilmente il Basilisco si era svegliato. Poi la bocca si aprì e ne uscì un enorme Serpente che cominicò a strisciare verso Harry; il corvino subito chiuse gli occhi e ordinò al Serpente di fermarsi.

- Sono l'erede di Tom Riddle, sono venuto qui per prendere il diario e portarlo a lui- finse Harry sussurando in Serpentese. il Basilisco lo aggirò lentamente come a capire cosa fare poi rispose con un sibilo - Ho giurato a Ton Riddle che chiunque volesse quel diario deve prima trovarlo qui dentro e uccidermi- 

Harry venne preso alla sprovvista, non sapeva che avesse fatto una proposta del genere ma estrasse la spada e sempre ad occhì chiusi cominciò a sferrare colpi di spada. era preticamente impossibile combattere così ma riuscì farsi guidare dal rumore del serpente; Poi un sussurro e il Basilisco guaì, Piton aveva usato qualche incatesimo oscuro contro ed adesso aveva due pozze nere al posto degli occhi. Il Basilisco era rimasto senza occhi.

 il corvino approfittò e cominciò a scappare mentre gridava - Severus, trova il diario!- e andò via mentre l'enorme serpente lo inseguiva. Severus cominciò a cercare tra le statue di serpenti, poi capì che il posto più sicuro per nasconderlo fosse la Tana del Basilisco. Mentre sentiva Harry ferire il serpente, entrò nella bocca di Salazar Serpeverde e oltre a trovare topi morti , trovò qualcosa che attirò la sua attenzione più di ogni altra cosa. Era un ciondolo nero a forma triangolare con un teschio contornato di fiori inciso al centro. I serperpenti argentati giravano intorno a questo teschio mentre un Serpente verde piu grande girava dentro il teschio. il rgagazzo ne fu subito colpito e lo infilò nella tasca , poi più avanti su un piedistallo trovo il diario ma appena lo toccò le mani andarono si scottarono; con le mani che andavano a fuoco prese la bacchetta tremolando ed eseguì alcuni incantesimi per disattivare le protezioni e quando ebbe finito, il diario venne scaraventato dalla bocca del Serpente mentre il ciondolo nella sua tasca vibrò piano. Piton afferrò il diario e uscì velocemente dalla tana del Basilisco.

Appena fu fuori vide uno spettacolo che non si sarebbe mai aspettato: il Basiliscp inerme a terra ed Harry in piedi , malconcio e con dente in mano. Dal fianco usciva del sangue. Il corvino alzó lo sguardo e il suo aspetto ritornò quello vero. Prima di svenire Severus intravide un piccolo sorriso.

𝐀𝐧𝐨𝐠𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 🍂🌾
𝐎𝐫𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐦𝐢 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐡𝐚𝐡𝐚𝐡
𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐭𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 è 𝐮𝐧 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨. 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐨𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐯𝐚 𝐏𝐢𝐭𝐨𝐧 𝐚 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐥ì! 𝐄 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐜𝐢𝐨𝐧𝐝𝐨𝐥𝐨? 𝐌𝐡𝐡 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢 𝐫𝐢𝐞𝐬𝐜𝐞 𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐥𝐨🤭
𝐍𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐞 𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝ì🌾🍂



𝔸 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕖 𝕥𝕠 𝕔𝕙𝕒𝕟𝕘𝕖Where stories live. Discover now