19 Expecto Patronum

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Ad Hogwarts l'aria era carica di tensione. Sirius, oltre ad essere uno zombie il mattino seguente, era di pessimo umore: James era la sua anima, senza di uno l'altro non esisteva. Marlene e Alice erano sovrappensiero e terribilmente assonnate; Lily invece ripensavo sia ai loro amici scomparsi sperando di trovarli ma anche alla breve discussione che aveva avuto con Severus : era sempre stato il suo migliore amico e quello che aveva fatto l'aveva sdegnata.

A pranzo I ragazzi non proferivano parola, chi troppo stanco, chi troppo nervoso, chi troppo pensieroso.
Remus spezzò quel silenzio imbarazzante dicendo
-Felpato, io vado, già si è fatto tardi... li abbiamo messi i libri di James nel baule vero? - disse Remus ricontrollando la sua borsa a tracolla e guardando Sirius

-Si Rem, tranquillo - sorrise Alice
-Tanto James non lo farà mai, si starà annoiando da morire - sbottó Sirius
-Felpato, c'è un sorpresa, domani tocca a te andarci - disse sorridete Remus.
Sirius alzó lì sguardo e si illuminò, finalmente, dopo due lunghi giorni lo avrebbe rivisto e questo non poteva che renderlo la persona più felice del mondo
-Va bene, Rem ci vediamo dopo- lo saluto dolcemente Lily

Remus si trovava davanti l'ufficio del preside, disse la parola d'ordine ed entrò. Il preside lo aspettava con un sorriso smagliante e notó che accanto lui c'era un patronus, il patronus di Heemione per esattezza.

-Professore, quello è il Patronus di Hermione!! - esclamó indicandolo.
Lui sapeva, pensó Remus. Doveva estrapolare quante più informazioni possibili
-O si, è il patronus della Signorina Granger, ci teniamo in contatto - disse tranquillo il preside

-Ma le non può dirci dove si trovano vero? - chiese speranzoso Remus. Lui come gli altri non ce la faceva più, troppoi segreti c'erano dietro questa situazione e volevano sapere.
-Purtoppo non sarò io a dirvelo, posso dirvi che i vostri amici stanno bene e sono più vicini di quanto pensate - sorrise Silente guardando Remus dai suoi occhiali a mezza luna, ancora sconvolto
Remus guardava perplesso il preside aprì la bocca per parlare ma Silente lo precedette dicendo
-Remus, non è il momento delle domande, vai da James, che so che sta impazzendo - rise Silente

***
Remus camminava verso la stanza 526,la stanza di James. I medimaghi non si aspettavano di vedere un Grifondoro con una borsa da scuola camminare per i corridoi del San Mungo ma non dissero niente per i troppi impegni.
Arrivó davanti ma prima di entrare la signora Potter da dietro lo chiamó
-Ciao Remus!! - lo salutò la donna
-Salve Signora, James è qui vero? - e indicò la porta davanti a lui
-Sisi è questa ma... c'è una cosa che dovrei dirti- disse la donna improvvisamente triste

-Sta bene vero? - chiese preoccupato il lupo mannaro. Perdere anche James sarebbe stato troppo per tutti.
-non proprio... I guaritori mi hanno detto che se non migliora dovrà essere operato di urgenza...- e il suo sguardo si rabbuió- ma c'è una speranza: se riuscite ad aiutarlo moralmente e riuscite a non lasciarlo solo il suo corpo forse riuscirà a reagire - finì Euphemia speranzosa

-Non si preoccupi, può contare su di noi - le sorrise Remus capendo che tutto questo James non lo sapeva, e per ora non lo doveva sapere
-Luanstort...ahi!!- imprecó James dal letto candido del San Mungo vedendo il suo amico
-Ehi Jamie, vedo che stai una meraviglia - rise Remus sedendosi sulla sedia vicino al letto
-Non sai quanto! - disse ironico James sbuffando e facendolo una smorfia di dolore
-Be comunque, non so se lo sai ma ci siamo vendicati- sorrise Malandrino Remus

-Mia madre me l'aveva accennato... Ma come state voi? Sirius? - chiese James con un tono di preoccupazione nella voce
-Noi bene, Sirius una ferita ma niente di più...- lo tranquillizzó Remus e il ragazzo si calmó
-Va bene, oggi abbiamo imparato alcuni incatesimi di difesa, se riesci facciamo un po' di teoria - disse dolcemente Remus uscendo alcuni libri
-Prova a chiamare i guaritori, io da solo non c'è la faccio - disse cupo James
-Arrivo - disse Remus e poco dopo tornó con Arrison e Vance che lo aiutarono piano piano ad alzarsi, anche se James moriva dal dolore.

-Dai Ramoso, tranquillo tutto passerà - disse non del tutto sicuro Remus
È così insieme passarono un pomeriggio a parlare di quel che avevano fatto e di come procedevano le loro ricerche sugli amici

***
-Gin, si è svegliato - chiamò Hermione a fianco del letto di Harry
-Hey - sussurrò il corvino - Medaglione trovato preso giusto? - e sorrise vedendo arrivare Ginny

-Amore!! Finalmente tutto apposto, ma come ti senti?- chiese Ginny
-Mi gira la testa un po' ma niente di che - disse Harry alzandosi - avete detto tutto a Silente vero? - chiese
-Si sta tranquillo, riposati - lo rassicuró Hermione

-Papà come sta? - chiese ancora Harry. Era strano chiamarlo papà quando era lui iu grande, ma avrebbe fatto l'abitudine prima o poi
-E da quando lo chiami Papà? - chiese Ron divertito mentre lui arrosiva - comunque, purtoppo se non riesce a riprendersi in tempo devono operare di urgenza.... Queste sono state le parole di Silente, o meglio della fenice - finì un po' cupo

-Se troviamo velocemente anche il diario e la Coppa penso potremmo riuscire ad andare al San Mungo - disse Harry mentre gli altri 3 annuìvano e pensavano la stessa cosa. La strada era lunga ma non si sarebbero arresi, né ora, né mai.

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐮𝐜𝐞 🍂🌾
𝐌𝐚𝐧𝐧𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚, 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐭𝐚𝐫𝐝𝐢. 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 è 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨, 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐟𝐚 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐟𝐨 𝐦𝐚 𝐨𝐤
𝐕𝐨𝐥𝐞𝐯𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐭𝐚𝐚𝐚𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞.
È 𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐢𝐢 🌾🍂

𝐏𝐬. 𝐀𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐳𝐢𝐨 @𝐚𝐫𝐢𝐛𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐞 _𝐏𝐫𝐨𝐧𝐠𝐬__ (𝐀𝐥𝐢𝐚𝐬 𝐧𝐨𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐦𝐢 𝐬𝐭𝐚 𝐨𝐝𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 :)))))))))

𝔸 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕖 𝕥𝕠 𝕔𝕙𝕒𝕟𝕘𝕖Donde viven las historias. Descúbrelo ahora