26 Sensi Di Colpa

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Remus era con gli occhi spalancati sul letto del dormitorio, fermo a contemplare un bellissimo punto del letto a baldacchino.
Gli sguardi tristi e fugaci di Harry, il patronus, il molliccio della sua fidanzata combaciavano perfettamente con quel misterioso ragazzo, figlio dei suoi migliori amici.

Poi i suoi pensieri si rivolsero a Sirius: perché Harry non lo guardava più negli occhi? E perché la prima volta era scappato? Sperava che queste domande sarebbero passate presto e.... Gli venne un flash: quel giorno era il compleanno di Felpato!!! Come avevano fatto a dimenticarlo?

-Sirius!! Felpato!! - cercava Remus di svegliarlo bruscamante
Sirius mugugnava qualcosa nel sonno incomprensibile
-Che succede Rem? - si stropicció gli occhi Ron mentre Harry pensava silenziosamente, anche lui sveglio.

-Oggi è il compleanno di felpato! - esclamò Remus e Sirius si sveglio di soprassalto
-Che???- spalancó gli occhi grigi il moro con tutti i capelli arruffati
-Augurii in ritardo!! - esclamarono Remus e Ron sorridenti.

-oggi è il mio compleanno... come abbiamo fatto a scordarlo?Solitamente lo passiamo con.... Tutti- sbadiglió lui ma si rese conto che suo fratello non era lì
-Forse perché abbiamo scoperto che Ramoso è quasi morto e ha scoperto di avere un figlio con Lily? - chiese Remus beffardo osservando Harry girato nel letto, visibilmente sveglio.
-Harry, tutto bene? - chiese Sirius alzando un sopracciglio. Nonostante fosse il suo padrino più giovane, riusciva a captare perfettamente il suo stato d'animo.

-Cosa? Oh...sisi, non vi preoccupate, auguri sir- disse Harry e Ron fu certo di vedere una lacrima al chiaro di luna. Il rosso non intervenne perché sapeva che Harry stava combattendo una lotta dentro di lui, ed era meglio lasciarlo solo.

-Ehm, va bene, domani penso che anche Jamie ti farà gli auguri, non penso se lo sarà dimenticato- si intromise Remus facendo ricadere di nuovo l'attenzione su di lui da parte del moro, che aveva lo sguardo preoccupato sul suo figlioccio

-E no Remus, non se lo è scordato- disse sorridente Ron indicando un gufo reale, tipico della famiglia Potter, che planava sul davanzale della finestra.
-poteva essere? Ramoso non si smentisce mai - rise Sirius, con la sua solita risata simile al latrato.

Remus si avvicinó alla finestra, dato che Harry era ancora nel letto girato, tolse dalla zampetta del gufo la lettera e la diede a Sirius.
Sirius cominció a leggere ad alta voce:

Carissimo Felpato,
AUGURI AL MIO CAGNACCIO PREFERITO!!!
Oggi è passato di mente, mi dispiace, ma tranquillo che rimedieremo - e Sirius poté immaginarsi la faccia di James - Qui si ci annoia a morte e le ferite sulle braccia e sul'addome guariscono lentamente. Adesso vado, che se mia madre entra mi dice di non scrivere, la butta e avrò faticato per niente.
Il tuo bellissimo migliore amico che rivedrai domani e che ti fa dei super auguri, James.

(solo per felpato) domani porta due bottiglie di Whisky che ce la spassiamo da soli e non distruggere la scuola senza di me. Dille a Minnie che mi manca

Sirius lesse quell'ultima parte a mente e sorrise
-Ma sul serio, lui già pensa a tornare e fare impazzire la McGonagall? - scosse la testa rassegnato Remus
-Intanto ci siamo noi due, e poi anche Harry, come erede legittimo, e Ron potrebbero aiutarci - sorrise Sirius facendo l'occhiolino ai due interessati.

-E perché no? - chiese raggiante Ron mentre i suoi occhi azzurri luccicavano
-Ehm... Harry? - domandó Sirius - neanche un scherzo a Mocciosus ti farebbe piacere? -

Harry rivolse l'attenzione al suo padrino in quel momento, decisamente arrabbiato - Non chiamatelo più così.... Voi non sapete cosa ha fatto il prof... Severus - si corresse il corvino

𝔸 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕖 𝕥𝕠 𝕔𝕙𝕒𝕟𝕘𝕖Where stories live. Discover now