28 Conforti Inaspettati

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-Ron, ma siete sicuri che avete fatto la cosa giusta? - domandó Hermione la mattina dopo a colazione
-Herm, ti ripeto, quando è entrato l'altro Serpeverde ci ha coperto le spalle... penso si fidi di noi- gli fece notare il ragazzo
-Come dici tu...Harry invece come sta?non ci parlo da un po' - pensò al alta voce Hermione. Era da almeno una settimana buona che non parlavano privatamente tutti e quattro

-Non sta tanto bene, penso sia ancora scosso dal fatto che ora Sirius sa che è il suo padrino.... Ma gli passerà, spero.- spiegó Ron alla sua ragazza facendole capire che Harry aveva bisogno di passare del tempo per sé stesso
-Va bene, andiamo dagli altri ora - sorrise Hermione. Ron allora, approfitó del momento per chiederle qualcosa di speciale
-Ehi Herm - richiamó imbarazzato mentre la ragazza si fermava - Ho pensato che un di questi giorni potremmo uscire... sai, noi due, una passeggiata pomeridiana... - il fidanzato era diventato rosso fino alla punta delle orecchie

Hermione, capendo il suo disagio, lo afferró per la tunica e lo bació come non faceva da tempo. Ron si sentì percorso da un tremito perché le mancava e soprattutto adorava la sua riccia

-Ehi, però ti rivoglio con il tuo aspetto, ho bisogno dei tuoi capelli e della tua espressione - bisbiglió la riccia e Ron sorrise e annuì. Un pomeriggio, da soli innamorati, lontani dalla guerra.

***
-ok, Lils ce la puoi fare, se vuoi ti accompagnamo fino alla studio di Silente - la rassicuró Alice mentre finiva di mangiare la torta di carote del pranzo
-Ali, Lenz, state tranquille, non ho bisogno degli accompagnatori avete la punizione vorrei ricordarvi--le ammonì divertita la rossa
-Uff e va bene, ma vogliamo sapere tutto! - protestò la bionda
-certo, certo... Ciao ragazzi a stasera - rise Lily e pochi minuti dopo lasciò la Sala Grande.

I corridoi di Hogwarts  negli orari dei pasti erano sempre i più tranquilli e silenziosi dato che tutti gli studenti mangiavano
Lily camminava verso la torre dell'ufficio del Preside con mille preoccupazioni, ma la consapevolezza di superare una paura che neanche esisteva. Il suo passo aumentava più il temo passava ma una figura davanti a lei lo fece fermare di colpo

-Piton -
- siamo passati ai cognomi ora Lils? - chiese lui una nota di speranza nella voce
-ti avevo già detto che ormai sono Evans, e poi cosa vuoi? - chiese rigida la ragazza
-Volevo avvisarti....i ragazzi nuovi che sono in tua compagnia , dicono di venire dal futuro - disse lui con la sua solita voce piatta
Lily si sentì gelare:, come aveva fatto a scoprie chi erano? Nel dubbio rimase comuque impassibile e rispose prontamente - Non dire sciocchezze Se... Piton, è impossibile - e lo lasciò lì impalato ripromettendosi che avrebbe parlato con Harry e Ron per vedere cosa avevano combinato.

***
-Buongiorno signora Euphemia--salutó sorridente Lily nella zona per accogliere i familiari al San Mungo mentre la donna le rivolgeva un sorriso sincero
-Ciao cara, vedo che oggi tocca a te - rise flebilmente la signora, molto simile alla ragazza
-Bhe si, James è sempre nella solita stanza giusto? - chiese leggermente a disagio. Era troppo strana quella situazione: era risaputo che lei odiasse Potter da sempre, ma forse aveva trovato in lui qualcosa di nuovo, di migliore.

-Sisi, ci vediamo dopo Lily - la salutó la signora. Lei era quasi certa che la ragazza, a cui suo figlio non dava tregua, sarebbe diventatata la sua futura nuora

***
-Ehi Rem vedo che sei già q.... Evans??Che ci fai qui?? - strabuzzó gli occhi James mentre la rossa si chiudeva la porta alle spalle
-se vuoi me ne vado--roteó gli occhi la rossa
-Nono, vieni dai - la incitó il ragazzo

Lily appoggiò la borsa, tolse il mantello e si sedette vicino al lettino anche se a lei continuava a sembrare molto strano. James Potter era il ragazzo che correva per i corridoi del castello e stava sulla sua scopa, non il ragazzo che non poteva muoversi
-Bene, dato che sono sicura che Black non ti abbia fatto fare niente, vediamo di riprendere un po' di cose di Trasfigurazione - disse lei mentre usciva un libro enorme

-Ma si dai, veramente con Felpato mi sono divertito e poi comuque già sto in piedi e faccio qualche passo - aggiunse lui orgoglioso. Ed ecco che tornava lui: il solito egocentrico con quel sorriso falso che ammalliava tutte le ragazze del castello, tranne una.

-Bhe, sono contenta per te, vuoi comunicare ora? - chiese la ragazza impaziente
-Uffa,sisi va bene però un cosa volevo sapere, com'è finita con i Serpeverde?? - chiese con un espressione di sfacciataggine in faccia.
Lily per la seconda volta in uan giornata, diventó pallida: quel senso di colpa che le stringeva lo stomaco già dalla sera prima era qualcosa di orribilmente angosciante.
-Credo che fra un paio di giorni procederanno ad una sospensione, la professoressa McGonagall non ci ha detto niente ma penso che ci sarà- disse lei tutto d'un fiato
-Ehm Evans stai bene? - chiese il corvino accigliato
-Io... Si, non preoccuparti... potresti dirmi dov'è il bagno? - chiese Lily

-Dietro di te, oppure c'è quello de... - James non finì di parlare che la ragazza si fiondó velocemente in bagno chiudendosi la porta.
-Ma cosa le è preso? - disse tra sé il ragazzo

Lily si guardava allo specchio, impassibile e immobile, cercando di ricacciare quelle poche lacrime. Dopo degli interminabili minuti di silenzio tra sé, si decise ad uscire e rilevare al ragazzo i suoi presentimenti. Aprì la porta e vide James, in piedi a fatica da solo e la Signora Potter che lo tranquillizzava

-Evans, ma cosa è successo?? - chiese lui preoccupato vedendola uscire dal bagno
-Niente Potter, non preoccuparti, siediti e riprendiamo quello che stavamo dicendo- disse lei abbozzando un sorriso
-Questa frase mi viene ripetuta troppe volte... Giuro che appena me ne vado di qui non ascolto più nessuno- sbuffó contrariato lui mentre la madre lo aiutava a risedersi

-Ok, oggi abbiamo parlato di Ferifors, l'incantesimo che trasforma i t... - Lily ignoró le proteste del ragazzo e cominció a spiegare l'incantesimo quando venne bloccata
-Evans -
-Dimmi - rispose lei credendo fosse uan domanda pertinente
-Lo sai che se hai bisogno io ci sono vero? - chiese lui con un sorriso rassicurante
Lily lo guardó dritto nei suoi occhi nocciola, tendenti all'oro e rispose esitante - Io.......si può fare--e sorrise anche lei

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 🌾🍂
𝐎𝐠𝐠𝐢 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐉𝐢𝐥𝐲, 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐞𝐯𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲-𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬 (𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐇𝐈𝐏) 𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐨𝐜𝐨. 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐬𝐚𝐫ò 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐦𝐚 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐡𝐞𝐫ò 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞.
𝐐𝐮𝐢 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐭𝐞 𝐮𝐧 𝐦𝐢𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐋𝐢𝐥𝐲 𝐞 𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬 🙈
𝐀 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝ì, 𝐠𝐨𝐨𝐝𝐛𝐲𝐞 𝐞 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞🌾🍂

𝔸 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕖 𝕥𝕠 𝕔𝕙𝕒𝕟𝕘𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora