Capitolo 29: Jon

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In quei giorni rimuginai molto. Su Bran, su Lisette che si era offerta per andarlo a prendere, su Sansa e su Petyr "Ditocorto" Baelysh, che diceva di amare mia sorella come aveva amato la mia matrigna. Su Arya e su come doveva essere adesso.

Andai all'albero diga e mi inginocchiai davanti a lui. Da quanto tempo era che non pregavo più? Sansa diceva di andare lì ogni giorno, Lisette aveva il suo Dio dai Mille Volti, mentre io... io ero morto e poi tornato in vita: una preghiera mi sembrava il minimo.

Mi alzai in piedi: dopo essere rimasto inginocchiato lì sulla neve, forse per un'ora, avevo le ginocchia un po' indolenzite.

«Sansa mi aveva detto che eri ancora qui. Volevo incontrarti. Anche se devo ammettere che ti ricordavo più alto.»

Mi voltai e mi trovai faccia a faccia con Arya. Sorrisi.

«Come sei riuscita a non fare rumore?»

«E tu a sopravvivere a una pugnalata?»

«Non l'ho fatto. Non è esattamente un campo di mia competenza, ma c'entra qualcosa un Dio della Luce e una sacerdotessa che mi ha riportato in vita.»

Lei rise, poi corse verso di me. Prese lo slancio e mi abbracciò.

«Mi sei mancata così tanto,» le sussurrai all'orecchio, mentre iniziavo a piangere. «Ce l'hai ancora...» dissi, vedendo che alla cintura portava legata Ago, la spada che le avevo regalato prima di partire per la Barriera.

Lei la estrasse dal fodero, sorridendo fieramente. «L'hai mai usata?»

«Qualche volta.»

Sorrisi a mia volta, vedendo che stava osservando il pomo, intarsiato a forma di metalupo, di Lungo Artiglio.

Gliela feci vedere, e notai il suo sguardo brillare. «Acciaio di Valyria,» commentò.

«Invidiosa?»

«Pesa troppo,» storse il naso, soppesandola.

«Ho sentito che hai conosciuto Lisette, sulla strada di Braavos.»

«In effetti sì. Dov'è finita? Volevo tirare un po' di spada con lei.»

«È alla Barriera per portare Bran a casa. Quando lei tornerà, io dovrò partire...»

«Per Roccia del Drago a parlare con la Regina Daenerys Targaryen, lo so. Sansa me l'ha detto.»

«Perché ho la sensazione che tu non sia d'accordo?»

«Non io, ma nostra sorella. Il Nord non dimentica, Jon, e lo sai. Il nostro non è mai stato un regno indipendente, ma poco ci manca. E se ciò che si dice su Daenerys è vero, non ci sarà più un nord e un sud. Solo cenere e nessun posto su cui governare. E poi ci sono gli Estranei, ovviamente. Sarà uno scontro tra Ghiaccio e Fuoco, te lo dico io.»

«Come sai tutte queste cose?»

«Braavos è una città di porto, di lì passano molte persone. E io sono brava ad ascoltare.»

«Perché non hai i colori del Dio della Morte come Lisette?»

«Perché mi sono rifiutata di partecipare all'ultima prova. Sono scappata prima che potessero provare ad ammazzarmi.»

«Sai che l'uomo che vi ha addestrate è qui?»

«Jaqen? Davvero?»

Annuii. «E c'è anche Rikon.»

«Lo so. L'ho visitato: sta molto male.»

«Sta per arrivare un Maestro dalla Cittadella: lo guarirà lui.»

Le cronache del Lupo e del DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora