XII

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«Bugiardo» sbotta, mio fratello, entrando nella mia stanza. Chiude la porta, sbattendola.
Lo guardo, con le braccia incrociate al petto.
«Che ho detto?» domando.
«Lo so benissimo che te lo sei scopato».

Mi lecco le gengive e ridacchio. «Ci tieni tanto che sia così?» chiedo, inclinando la testa di lato.
«Stai giocando con me, Jungkook?»
«Mh no, è una semplice domanda».

Cammino verso di lui. «Cos'è, ti eccita pensare al tuo fratellino...tutto nudo, sopra a un ragazzo, che si muove?» domando, in un sussurro. Scuoto la testa con un sospiro.
«Male, Dohyuk-hyung, non dovresti avere certi pensieri sul tuo fratellino» dico.

«Sta zitto, puttana, questi giochetti non funzionano con me» sbotta, sbattendo una mano sul muro dietro di me.
Sogghigno, appoggiando i palmi contro alla parete.
«Si...è vero, abbiamo scopato» dico, annuendo.
«Vai pure a dirlo a mamma e papà, ma come reagirebbero se sapessero che fantastichi non solo su tuo fratello, ma anche su un lupo mannaro?» domando.

«Di che cazzo stai parlando?»
«Andiamo, pensi che non lo sappia? So benissimo che fremi dalla voglia di scopartelo».
Assottiglio gli occhi in due fessure.
«Sai di chi parlo no? Del ragazzo carino del capitano: Park Jimin».

È visibilmente sorpreso, ma cerca di mantenere un'espressione seria sul volto.
«Come fai a saperlo?»
«Non so quante foto sue hai, sul cellulare e non voglio sapere di certo cosa ci fai...anche se posso immaginarlo».

«Sei una puttana del cazzo» sbotta, colpendo il muro dietro di me. «Si, è vero» rispondo, con un sorrisetto.
«Tu non dici niente, riguardo a quello che è sucesso in quella casetta nel bosco e io...starò zitto riguardo alle tue perversioni su Jimin, sei d'accordo?» domando.

«Jimin non deve saperlo» dice subito. «Non ci ho parlato, neanche una singola volta, sta tranquillo, puoi fidarti di tuo fratello».
«Bene, affare fatto».
Sorrido soddisfatto.
________

«Ehy» lo chiamo. Lui si gira, confuso, guardandomi sorpreso. «Dici a me?» domanda, indicandosi. «Si, sei Park Jimin, giusto?»
Annuisce.

«Hai un minuto?» gli chiedo. Noto i suoi occhi, posarsi sul suo ragazzo e sui suoi amici, che ci stanno guardando, quasi preoccupati che io possa torcergli un capello. Figurati, non ho intenzione di fargli niente.

«Non ho nessun arma, vengo in pace» gli spiego ridendo. «Io...okay, andiamo in cortile».
Annuisco, seguendolo fuori.
Ci sediamo su una panchina e io prendo un respiro profondo.

«Scusami se ti sono sembrato...cattivo, ma avevo davvero bisogno di parlarti di una cosa».
«Dimmi» dice, sforzandomi un sorriso.
«Riguarda mio fratello, Dohyuk...» spiego.

«Tuo fratello?» domanda, confuso. Annuisco.
«Lui...avrà centinaia di foto...tue».
Sgrana gli occhi. «M-mie?» balbetta.
«Si, tue, Jimin. Io...odio mio fratello, quindi pensavo che tu dovessi saperlo. Sai, ci sono moltissime cose che può fare con quelle cose e da quello che so...lui ha un attrazione verso di te».

«Oh merda» dice, girando di scatto lo sguardo verso il suo ragazzo e gli altri. «Senti, io ti ringrazio per avermelo detto...però, lo sapevo».
Lo guardo sorpreso. «È dall'inizio dell'anno che mi guarda in modo strano, dopo un po' ci arrivi» spiega, ridacchiando, nervosamente.

«Guarda guarda, le due puttanelle».
Io e Jimin, ci guardiamo, prima di alzare lo sguardo sul ragazzo difronte a noi.
«Quello che limona il mio ragazzo e quello che s'incazza perchè l'anno scorso, Yoongi ha preferito me a lui».

«Vuoi riprovare ad essere appeso all'albero, Jinsoo? Basta chiedere» spiega Jimin, tirando fuori le unghie.
«Non riscaldarti, omega».

THOS || TaekookWhere stories live. Discover now