XXXV

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JUNGKOOK

«Speriamo che non ci abbiano distrutto casa».
Scendiamo dall'auto, mentre io ho la mente costantemente rivolta a quello che è successo ieri. Non ricordo niente di quello che ho fatto, contro Jimin.

Jin, apre la porta di casa. Entriamo e appena, arriviamo alla sala ci blocchiamo.
Stringo le risate, trattenendo una risata. Hobi mi tira una gomitata.

Taehyung sta dormendo a terra, con la faccia rivolta verso il pavimento. Yoongi è sul divano,  girato con la testa verso il schienale e Namjoon sulla poltrona. Sparsi sul pavimento, ci sono delle confezioni di cibo e bottiglia di birra.

«Li svegliamo?» chiede Jin e Jimin annuisce.
Mi avvicino a Taehyung e mi inginocchioa terra. Poso una mano sulla sua guancia, togliendogli i capelli da davanti al viso.
«Tae» lo chiamo. Lui mugola e si gira dall'altro lato.

Sospiro, guardando i ragazzi che fanno spallucce rimanendo immobili.
Avvicino le labbra al suo orecchio. «Amore, sono tutto nudo» sussurro. Si alza di scatto e mi guarda. «Non farlo mai più» dice, mentre mi punta il dito contro. Rido, con un piccolo sorriso.

Jimin e Jin, svegliano gli altri due. Abbasso gli occhi sul labbro di Taehyung e lu sgrano.
«Amore - prendo il suo viso tra le mani - ma che hai fatto?» chiedo, allarmato. «Ah scusa, Kookie, è colpa mia» risponde Yoongi, con voce addormentata.
«Come?!» esclamo. «Lui ha provato ad uccidermi». Guardo subito Jimin.

«Stai scherzando?» gli chiedo e lui scuote la testa. «È vero, abbiamo dovuto tirargli uno schiaffo per farlo tornare in sé. Però, non si ricorda niente» spiega Namjoon.
«Anche...Jungkook, ha provato ad uccidermi. Abbiamo fatto la stessa cosa e neanche lui si ricorda niente» dice Jimin, sconvolto, come gli altri.

«Vuoi dirmi, che i nostri migliori amici, hanno provato ad ucciderci?» gli domanda Yoongi, incredulo. «Già» risponde, con un sospiro.
«Perchè avrebbero dovuto?» chiede Hoseok.
«È quello che ci stiamo chiedendo tutti. Molto probabilmente, è stato qualcosa al di fuori di loro, ma non sappiamo cosa» spiega Jin.

«Aspettate un attimo - Nam si alza - ieri sera è toccato a Taehyung e Jungkook, ma questo non vuol dire che i prossimi non saremo io e Jin o Hoseok e Jimin ad esempio» spiega.
«Ha ragione» spiega Jimin. «Dobbiamo stare attenti» sospira Yoongi.
Riposo gli occhi su Taehyung, che mi sta guardando con uno sguardo pensieroso.

«Avete avuto delle allucinazioni?» chiede Jin.
«No, nessuno». Incrocia le braccia al petto e sospira. «Cosa c'è?» gli domando. «È solo, che non tornano i conti» risponde. «Ieri, avete delle allucinazioni che vi fanno vedere delle persone morte, la sera stessa Tae e Kookie cercano di uccidere Yoongi e Jimin, capite che non ha senso? Qualcuno sta facendo il gioco sporco, vuole metterci l'uno contro l'altro».

«Dici che è la stessa "persona"?» gli chiede Nam, facendo le virgolette con le dita. «Sì, secondo me sì» risponde.

Dove ci vogliono portare, i fantasmi che vediamo? Perchè stanno cercando di farci uccidere a vicenda?
È una situazione complicata, troppo per essere gestita da un branco di sette adoloscenti. Spero che mio padre, abbia trovato qualcosa a riguardo.

«Qualcuno ci vuole morti, è chiaro» dice Hobi, facendo spallucce. «Sai che novità» alza le sopracciglia, Taehyung, con le braccia incrociate al petto.
___________

Le mani del mio ragazzo, stringono i miei fianchi mentre le nostre lingue si scontrano tra loro. Tengo le gambe ai suoi lati, mentre lui è seduto sul divano. Tasto le sue mandibole e sorrido nel bacio. Ansimo appena.
Prende tra i denti, il mio labbro inferiore, tirandolo facendomi uscire un piccolo gemito.

«Alzati» dice. Mi metto in piedi e lui fa lo stesso, per poi slacciare il bottone dei miei jeans e abbassare la cerniera. Mi guarda negli occhi, mentre me li abbassa fino alle caviglie. Si inginocchia davanti a me e me li toglie.

Le sue mani, sfiorano la mia pelle, fino all'elastico dei miei boxer e abbassa appena.
Alza la mia maglietta e posa le labbra sul mio tatuaggio, facendomi ansimare al contatto con la sua lingua, che ne lecca ogni centimetro.

Stringo i suoi capelli con entrambe le mani e chiudo gli occhi, beandomi del momento.
Voglio solo lui, adesso, lui e nient'altro.

Si alza e mi guarda, togliendosi la maglietta.
«Cosa vuoi?» sussurra, accarezzando il mio labbro col pollice. Dischiudo la bocca e lo guardo attentamente. Appoggio le mani sul suo petto. «Io voglio...te» rispondo.

Mi tira su, facendomi mettere le gambe attorno alla sua vita e fa scontrare le nostre labbra. Circondo il suo collo con le braccia, mentre lui stringe le mie natiche e sale le scale.

Raggiunge la mia stanza e mi butta sul letto, mettendosi su di me.
Si allontana, guardandomi. «Fallo subito» dico.
Lui mi toglie la maglietta e fa lo stesso con i boxer. Slaccio la sua cintura, lui mi aiuta e velocemente abbasso la sua cerniera.

«Sbrigati, Tae» sospiro, alzando le ginocchia. Si abbassa i pantaloni e tira fuori la sua intimità dai boxer. Prende un preservativo e strappa la plastichina con i denti, lo srotola lungo la sua erezione e si posiziona davanti a me.

Spinge in me, facendomi uscire un sonoro gemito. Dischiudo le labbra, mettendo le mani sulla sua schiena.

Rimane fermo per qualche secondo, dandomi il tempo per abituarmi. Ansimo pesantemente e lo guardo, tiene le labbra vicinissime alle mie.

«Dimmi quando posso muovermi» sussurra, stringendo i miei fianchi con le sue mani.
«Puoi farlo» dico, a bassa voce. Lui, si fa indietro per poi spingere ancora dentro di me.

Gemo e ansimo, stringendo i suoi capelli tra le mani.
«Fammi sentire la tua voce, piccolo» sussurra.

Quando Taehyung mi chiama piccolo con la sua voce roca e profonda, il mio cuore scoppia e il mio corpo si fa più caldo. Nessuno mi aveva mai chiamato così.

«T-tae» dico. Mi tira su, sedendosi sul letto con me sopra di lui. Gemo sonoramente, sentendo la sua intimità raggiungere punti profondi.
Butto la testa all'indietro, graffiando le sue spalle.

«Il tuo odore è l'eccitazione» sospira, leccando il mio collo, mentre butto la testa all'indietro.
Ansimo e lo guardo. «D-direi» rispondo e lui ride.

Mi muovo su di lui, con i fianchi e rimbalzando sul suo bacino. Stringe le mie anche e mi tira verso di lui, circondo il suo collo con le braccia e lo ci guardano negli occhi, respirando pesantemente.

Metto le dita tra le sue ciocche e lui bacia. Infila la lingua nella mia bocca, facendomi mugolare. «Ti amo» sussurra. «Ti amo da morire» dice, al mio orecchio.

«Dimmi che sei mio» mi guarda. Deglutisco e con le gote rosse, mi mordo il labbro inferiore.
«S-sono tuo, T-tae». Avvicino le mie labbra alle sue. «S-solo ed e-esclusivamente t-tuo». Lui ghigna e mi bacia ancora.

In poco tempo raggiungo l'apice e lui mi segue a ruota.
Mi stendo sul letto e lui si mette accanto a me.
Appoggio la testa sul suo petto, mentre mi stringe e accarezza la mia schiena.

«Ho paura» dico, alzando gli occhi su di lui.
«Di cosa?» domanda, tenendo il mio mento tra il pollice e l'indice. «Di questa situazione. Ieri ho tentato di uccidere Jimin e nemmeno me lo ricordo, se dovesse riaccadere...»
Sospira e mi stampa un bacio sulle labbra.
«Riusciremo a superare anche questa, Kookie. Non ti lasceremo indietro, fai parte del mio branco e questo significa che-»
«Nessuno viene abbandonato» concludo per lui, che ridacchia e annuisce.

SEOKJIN

«È assurdo» sospiro, scuotendo la testa. «Dobbiamo fare qualcosa, non sappiamo quello che succederà. Abbiamo capito che questa cosa è molto più grande delle nostre capacità, siamo abituati al combattimenti corpo a corpo, ma questa cosa...sta giocando con le nostre menti» spiega Jimin.

«Cosa proponi?» gli chiede Hoseok. Lui fa un respiro profondo. «Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto necessario» dice. Posa le mani sul tavolo e alza lo sguardo, che si fa più serio.

«Dobbiamo chiedere aiuto al branco di Chan».

THOS || TaekookWhere stories live. Discover now