XXIV

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JIMIN

«Ma voi sareste immagginati che l'avrebbe preso a schiaffi?» domanda Hoseok, ancora sorpreso. «Io sì, ragazzi - spiego - Jungkook ha più palle di Taehyung fra un po'».
«E poi, ha toccato il suo uomo, è normale una reazione del genere» faccio spallucce, bevendo ancora un sorso della bevanda alcolica.

«Comunque, noi siamo qui per capire chi sia la bestia e quei due vanno alleggramente a scopare» sospira Yoongi, buttando della cenere della sigaretta nel posacenere. «Preferivi che Jungkook uccidesse Jinsoo?» gli domanda Namjoon. «Beh sì» risponde.

Gli tiro un pugno sul braccio. «Che c'è?» mi chiede. «Smettila di rompere le palle».

«Ehy, stanno arrivando».

Appena Taehyung e Jungkook, si siedono sul divano, come se niente fosse i nostri sguardi si posano su loro due. «Che c'è?» domanda, il mio migliore amico, confuso. «Cos'avete combinato per tutto questo tempo?»

Jungkook fa un tiro da una sigaretta e sospira.
«Perchè vi interessa?» domanda. «Una semplice curiosità, visto che siete spariti da mezz'ora» spiega Hoseok, facendo spallucce.

Un urlo ci fa alzare di scatto. «Merda! È qui».
Jungkook si guarda attorno. «Ho bisogno delle armi!» spiega a Taehyung che mette le mani sulle sue spalle. «Ti porto a casa a prenderle, ma prima dobbiamo far uscire tutta questa gente».

«Ragazzi, siamo circondati».
Ci sono lupi mannari ovunque e sembrano intenzionati ad ucciderci.
«Sta dietro di me» dice Tae, mettendo Kookie dietro alla sua schiena.

Tiro fuori le unghie e i denti. «Dobbiamo riuscire ad uscire da qui» spiega Jin, spiegando le ali e aprendo una mano con una sfera di fuoco.
«Semplice dirlo» Yoongi inclina velocemente la testa di lato.

Cerco di schivare il più possibile i colpi del lupo, ma è quasi impossibile. Anche se è un beta, le sue abilità sono migliori delle mie.

Vedo Jungkook correre verso la cucina, così lo seguo.
«Che stai facendo?!» gli domando. «Cerco qualcosa che possa sostituire un pugnale».

Apre il cassetto dei coltelli e ne prende uno per la carne, lo guarda un attimo e sospira per poi metterselo nella cintura dei jeans.

Appena sentiamo dei passi, ci nascondiamo dietro al bancone.
«Sono loro?» mi chiede. Annuisco, nessuno degli odori che sento appartiene ai miei amici.
«Dobbiamo andare nel bosco» sussurro.
«Lo so, ma io ho bisogno delle mie armi, altrimenti non posso aiutarmi» spiega, con un sospiro, a bassa voce, massaggiandosi le tempie.

Prende il coltello. «Al mio tre usciamo» spiego e lui annuisce, stringendo il manico.
«Bene».
Mi affaccio per guardare. Sono due, potremmo farcela.
«Uno...due...tre!» esclamo, saltando sul bancone.

Ringhio contro al lupo, ricevendo un ringhio anche da parte sua.
«Ti sei messo contro l'alpha sbagliato» spiego, colpendolo al braccio con le unghie.
Schivo i suoi colpi e gli tiro un calcio nello stomaco, facendolo cadere a terra.

«Jungkook» mi giro, ma pare che il ragazzo se la sia cavata bene.
«Andiamo, devi andare a casa».

I ragazzi sono fuori. «Dove cazzo eravate?!»
Taehyung afferra Jungkook per le spalle. «Ho solo preso un coltello» spiega, rimettendolo nella cintura dei pantaloni.
«Andiamo».
Loro due salgono sulla moto di Tae e Jungkook si aggrappa alla sua vita.

«Ci vediamo nella casetta nel bosco, nascondevi lì dentro fino a quando non arriviamo» spiega Taehyung.
«Va bene, ora sbrigatevi. Non sappiamo quando potrebbero tornare».

THOS || TaekookDonde viven las historias. Descúbrelo ahora