XVII

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Chiudo la porta di camera mia e sospiro. Lascio lo zaino per terra e mi butto sul letto, stringendo le coperte.
Vorrei tanto sapere a cosa sia dovuto quest'odio profondo.

Nessuno vuole dirmelo, quindi devo scoprirlo da solo. Come se non ci avessi mai provato.

Mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza per poi scendere le scale.
Sono tutti seduti sul divano, così mi aggiungo anche, mettendomi vicino a mia madre che sorride accarezzandomi i capelli.

«Stai bene?» mi chiede. «Si, sono solo stanco».

Sento la porta di casa aprirsi. Mio fratello e mia sorella, fanno capolinea per poi entrare in sala.
Chongeun, raggiunge la cucina mentre Dohyuk si siede sulla poltrona.

«Che hai fatto?» domanda mio padre preoccupato.
Abbasso lo sguardo, notando una ferita sulla gamba di mio fratello, che è stata fasciata.
«Giocando a basket, sono caduto» spiega, con un sospiro e una risatina imbarazzata.

«Andiamo Hyuk» dice mia sorella.
Lui si alza e la segue, su per le scale.

«Papà» lo chiamo «ho sentito dire, che c'è una bestia in giro per la città».
«Si, abbiamo ricevuto delle segnalazioni».
«Pensate che sia un lupo mannaro?» chiedo, mettendomi seduto meglio.
«Lo supponiamo».

«A proposito, stasera ci sarà la luna piena, è un ottimo momento per cacciare» spiega mia madre, guardando mio padre che annuisce.
«Si, siamo già pronti».
Deglutisco, pensando che il loro obbiettivo sia Taehyung.
«Posso venire con voi?» chiedo, speranzoso.

«Cosa? È troppo pericoloso, Jungkook».
«Per favore, so come difendermi» spiego, pregandolo con gli occhi.
I miei genitori si guardano, prima che mio padre possa sospirare. «E va bene».

Sorrido contento. «Tieniti pronto le undici».
Controllo l'orario, mancano tre ore.
Sbatto le palpebre un attimo, prima che nella mia testa possa balenare un'idea.
Annuisco.

Mi alzo dal divano e salgo le scale, mi chiudo nella mia stanza.
Prendo fuori dall'armadio dei vestiti e velocemente mi cambio. Infilo il cellulare nella tasca dei jeans e mi metto le scarpe.

Afferro la giacca dalla sedia, la infilo e mi guardo per un secondo allo specchio respirando pesantemente.
«Ce la puoi fare» mi dico da solo. Metto i guanti e prendo l'arco con le frecce, mettendolo in spalla insieme alla faretra.

Infilo il pugnale nel fodero sulla gamba e la pistola nella cintura dei jeans.
Se devo impedire che i cacciatori uccidano Taehyung e i suoi amici, allora lo farò.

Ritorno di sotto ed esco di casa. Devo raggiungere quella villa fuori città.
___________

Dopo fatiche, sono riuscito a trovare la villa e ora sono davanti alla porta.
Prendo un respiro profondo, suonando il campanello.
Se tutti e sei vivono qui, allora è un buon modo per avvisarli che ci sono persone che vogliono ucciderli stanotte.

Ad aprirmi è Jin, che mi accoglie con un caloroso sorriso.
«Jungkook, che ci fai da queste parti?»
«Devo parlarvi».

Aggrotta le sopracciglia e mi fa entrare. Lo seguo fino alla sala.
I ragazzi sono seduti al tavolo e pare che stiano discutendo.
Taehyung mi guarda confuso.

«Jungkook! Che succede?» chiede Jimin, raggiungendo me e Jin. «Jimin, stai bene!»
Annuisce ridacchiando.

Loro mi guardano e io sospiro. Prendo fuori la pistola dalla cintura dei miei jeans e l'appoggio sul tavolo, sbattendola.
«Vogliono uccidervi. Tutti e lo faranno stanotte» spiego, seriamente. «Hanno piazzato trappole di ogni genere, sia per licantropi che non» aggiungo. «A guidare la caccia sarà mio padre, dovrebbero essere circa undici cacciatori».

THOS || TaekookWhere stories live. Discover now