XXXII

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NAMJOON

Sospiro, sedendomi al mio posto con il libro di inglese. Sta succedendo qualcosa di strano, solo che non capisco che cosa.
È come se avessi, costantemente degli occhi puntati addosso.

«Nam-oppa!»
Sgrano gli occhi, guardandomi intorno. Quella voce...
Non c'è nessuno. Ritorno a guardare il libro, ma dopo neanche un minuto, sento la risata di una ragazzina.

Guardo accanto a me e mi blocco all'istante.
«Oppa!»
«Mina?» chiedo, incredulo. Lei annuisce con un sorriso. «Namjoon-oppa, perchè non vieni più a trovarmi?» chiede, incrociando le braccia al petto. «Mi dispiace, Mina» sospiro, scuotendo la testa.

«Perchè non vieni con me? Potremo stare insieme!» dice, battendo le mani.
«Voglio giocare con il mio fratellone» aggiunge, posando una mano sulla mia guancia.

Lei è proprio Mina, la mia sorellina di tredici anni, uccisa dai cacciatori di Ilsan.
«Io non capisco...com'è possibile che t-tu...»
Faccio un respiro profondo.
«Per favore, Joon-ie...vieni con me. Sei amico di un cacciatore, quando uno della sua specie mi ha ucciso» scuote la testa, in disaccordo.
«Jungkook non è una cattiva persona».

«Abbracciami, così potrai venire con me. Staremo insieme e nessuno ci separerà più, oppa! Non sei contento?» domanda, in modo allegro.
Apro le braccia ma prima che possa abbracciarla, qualcuno si siede nella sedia difronte a me.

Sbatto le palpebre, confuso. Mia sorella è sparita, al suo posto c'è Jin, con un'espressione preoccupata.
«Che...» aggrotto le sopracciglia. «Non chiedere troppo, altrimenti ti verrà il mal di testa. Vieni con me».

Lo seguo e insieme andiamo nella vecchia aula di storia, dove ci sono gli altri che stanno parlando tra loro.
«L'ho recuperato» spiega Jin. «Manca solo Hoseok» sospira, Yoongi. «Vado io, prima che sia troppo tardi» spiega Jungkook, alzandosi dalla sedia.
«Vengo con te» dice Jimin, raggiungendo il ragazzo. Jin fa lo stesso ed escono.

HOSEOK

Rimango seduto sulla panchina, sottolineando il paragrafo di chimica.
Spero di non essere tra i miei amici, a sentire qualcosa di strana. Sembra che qualcosa mi guardi, anche adesso, solo che non capisco cosa.

«Hobi». Sgrano gli occhi, riconoscendo la sua voce all'istante. Alzo lo sguardo e il mio corpo si paralizza, com'è possibile che lui sia qui?
«J-junyeong?» balbetto.
Annuisce e si siede accanto a me.

«Sembri raggiante» ridacchia e appoggia una mano sulla mia guancia, accarezzandola.
«Mi sei mancato». Una lacrima scorre lungo la mia guancia. «A-anche tu, amore» rispondo, sforzando un sorriso.

Non so per quale motivo, lui sia qui, ma non importa.
«Puoi venire con me, così possiamo stare insieme» sussurra. «Dove?»
«In un luogo, dove ogni dolore sparisce. Non vuoi venirci con me, amore?» domanda, con un pollice sulle mie labbra.

«Ti amo, lo sai, quindi vieni con me. Quelli che reputi i tuoi amici, ti stanno usando solo per il tuo potere. Di me puoi fidarti, Hoseok» dice, con un sorriso.
«N-non mi stanno usando» scuoto la testa. «Sì invece, ma tu sei troppo buono per rendertene conto».

Ingoio un groppo. «Vieni con me, Hobi».
Avvicina le sue labbra alle mie. «Solo con me».
Prima che possa baciarmi, una mano mi tira indietro. Chiudo automaticamente gli occhi e appena li riapro, Junyeong, non c'è più.
Sbatto le palpebre e mi giro, guardando Kookie, Jimin e Jin.

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