7 minuti in totale imbarazzo

64 10 4
                                    

Lunedì 13 Maggio

Petra non aveva mai amato particolarmente il proprio compleanno.

Non perché avesse particolari traumi al riguardo, semplicemente lo vedeva come un giorno come un altro, solo un po' più triste e solitario perché per gran parte della sua vita aveva passato il compleanno chiedendosi se non fosse stato meglio non nascere proprio.

...sì, insomma, qualche trauma forse lo aveva.

Ma aveva già riflettuto a fondo sulla questione.

Su come Mirren l'avesse sempre guardata male quando era il suo compleanno per i primi sette anni di convivenza, anche a livello inconscio.

Su come sentisse sua madre solo ed esclusivamente durante quel giorno, e si sentisse come se fosse semplicemente stata un mezzo per ottenere lo scopo di arricchirsi, e non una vera e propria figlia.

Su come l'unica persona che avesse mai festeggiato per davvero il compleanno con lei fosse stata Nonna Rea, che non era neanche una sua vera e propria parente, dato che era la madre della madre di Mirren, ma aveva sempre trattato Petra come una nipote, senza alcuna distinzione.

Probabilmente Petra sarebbe andata in analisi e avrebbe imparato a concentrarsi sul ricordo della nonna ad ogni compleanno, ma aveva avuto la fortuna di incontrare Amabelle.

Aveva quindici anni quando aveva conosciuto Amabelle, e ne stava per compiere sedici quando quest'ultima aveva deciso che da quel momento in poi avrebbe organizzato ogni suo compleanno, e sarebbe stato memorabile.

Davvero una promessa importante da fare a qualcuno che si conosceva da pochi mesi, ma per cinque anni, Amabelle l'aveva rispettata con ardore.

E quello sarebbe stato il sesto anno.

E sebbene Petra continuasse ad essere indifferente riguardo al festeggiare il diventare più vecchia, doveva ammettere che apprezzava parecchio gli sforzi disumani della sua migliore amica.

E poi Mirren non la guardava più storto, anzi, era il secondo più affettuoso della giornata.

E sua nonna non c'era più, ma Petra indossava sempre l'anello che le aveva regalato, il giorno del suo compleanno, per ricordarla e tenerla vicina.

Quindi bisognava ammettere che col senno di poi aveva un buon rapporto con il suo compleanno, ormai.

E sebbene quell'anno il tema della festa fosse il peggiore fino a quel momento, Petra si stava divertendo.

Tutta la Corona Crew era a casa Hart, libera da Bonnie, che era stata mandata via da Amabelle con una scusa, insieme a Brogan, e sarebbero stati fuori tutta la notte.

Petra non voleva immaginare cosa stessero facendo, ma era felice di avere un po' di respiro, il giorno del suo compleanno.

Ed era felice che Amabelle avesse trovato un modo di entrare in camera dei suoi genitori per rovinare qualche vestito di Bonnie e fargliela pagare.

Meno felice era del fatto che al momento erano tutti in cerchio a fare il gioco adolescenziale peggiore dell'universo: il gioco della bottiglia.

La versione "Corona Crew" del gioco della bottiglia era piuttosto semplice, ma con qualche plot twist.

Una persona girava la bottiglia e poi doveva baciare chiunque uscisse. Ma il luogo del bacio non era specificato, e ogni parte del corpo valeva un numero di punti.

Braccia e gambe ne valevano solo 1: erano i posti più semplici. Schiena e mani ne valevano già 3; mentre petto e piedi ne valevano 5, il primo per la sua importanza, il secondo perché era un luogo disgustoso. In qualsiasi parte del viso valeva 7 punti, ad esclusione della cima della testa che ne valeva solo 2. Bisognava annotare però che la punta del naso ne valeva 8, mentre la bocca, ovviamente, valeva ben 10 punti, ed erano gli unici punti che venivano dati ad entrambi i membri coinvolti, e non solo a chi baciava.

Corona CrewTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang