In Amicizia

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Giovedì 17 Gennaio

-Ta da!- esclamò Denny a disagio, entrando nell'edificio che aveva scelto per l'"appuntamento" e iniziando a riconsiderare ogni scelta di vita che l'aveva portato ad essere tanto a disagio.

Certo, Mathi aveva un sorriso a tutto denti, e si guardava intorno a bocca aperta come un bambino in un negozio di caramelle, ma l'espressione era comunque fraintendibile.

-Stai scherzando?- chiese infatti, incredulo, dopo qualche secondo di silenzio sbigottito.

Ecco, aveva sbagliato completamente il luogo. Denny sapeva che si sarebbe dovuto attenere ai classici luoghi per appuntamenti, e una sala giochi era stupida!

-Possiamo sempre andare da qualche altra parte, non sei obbligato a...- cominciò a tornare sui suoi passi, già pronto ad uscire, scappare in Messico, cambiare nome, aprire uno studio legale per difendere gli spacciatori facendo il doppio gioco per la polizia e quindi venire ucciso in modo tragico da una gang che aveva scoperto i suoi piani.

-Che dici? È il luogo migliore del mondo! Mi aspettavo una pizzeria, o il cinema. Una sala giochi è il posto più bello della terra!!- l'entusiasmo di Mathi, che aveva iniziato a saltellare da una parte all'altra guardando più giochi possibili, interruppe i piani suicidi di Denny, che tirò un profondo sospiro di sollievo, e cercò di stare dietro all'amico.

-Avevo pensato sia alla pizzeria che al cinema, ma la pizzeria migliore oggi fa la serata per bambini, quindi sarebbe stato molto caotico, e non sapevo che film proporti. Questa sala giochi è la più fornita della città e so che ti piacciono i giochi, quindi...- Denny iniziò ad illustrare il suo processo di decisione.

Mathi smise di guardarsi intorno e gli lanciò un'occhiata quasi commossa.

-Wow, nessuno si era mai impegnato tanto per un appuntamento con me- ammise, guardandolo dritto negli occhi. Lo stomaco di Denny fece una capriola.

"Nessuno mi aveva mai fatto sentire così apprezzato prima" sarebbe stata la prima risposta che Denny avrebbe voluto dare, ma fu abbastanza controllato da interrompersi subito e fare un commento meno fraintendibile.

-Oh, beh... hai acconsentito a questa cosa... volevo che almeno ti divertissi. Come amici- sottolineò poi, quasi tra sé, ma sperando che Mathi lo sentisse. Non voleva che il ragazzo si facesse un'idea sbagliata.

Mathi distolse lo sguardo, ma non perse il sorriso.

-Certo, come amici. Allora, che ti va di fare? Cominciamo con... un momento... hanno il primo Donkey Kong! Devo per forza giocarlo! E farmi un selfie davanti- Mathi adocchiò la macchinetta arcade più vecchia e storica della sala giochi e ci si avviò emozionato, trascinando Denny con sé.

-Sai, nessuno batte il record da quindici anni. Appartiene a un tale "Flo"- raccontò Denny, che aveva passato parecchio tempo alle medie in quel posto, e conosceva ogni segreto, mistero e leggenda di ogni gioco. Alle superiori, quando Amabelle aveva istituito la Corona Crew, aveva iniziato a smettere di andarci, anche perché non aveva moltissime monetine da spendere.

-Ora capisco perché mi hai consigliato di portare spicci. Non riuscivo a capire a cosa potessero servire. Fortuna che ne ho parecchi! Pronto a battere il record di Flo!- Mathi aveva un'aria determinata, e prese una borsetta piena di monetine.

-Carina- commentò Denny, indicando la borsa fatta a mano, dai ricami rosa e viola, con parecchi fiori e farfalle.

Forse un po' troppo femminile per un ragazzone come Mathi, ma di eccezionale qualità.

-L'ha fatta mia sorella, le piace un sacco fare queste cose- spiegò Mathi, orgoglioso, prendendo qualche moneta e iniziando a giocare.

-Non sapevo avessi una sorella. Com'è?- chiese Denny, adocchiando il gioco accanto, uno dei suoi preferiti di combattimento strategico, e mettendosi in posizione.

Corona CrewWhere stories live. Discover now