Non ti scordar di me

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Giovedì 18 Ottobre

Amabelle era stupita dalla sua enorme capacità di organizzare feste anche senza secondi fini, perché sebbene avesse avuto pochi giorni di tempo e la location fosse piuttosto banale, era davvero soddisfatta del risultato.

E Diego sembrava si stesse divertendo, finalmente di nuovo insieme al gruppo e senza Clover in giro che potesse distrarlo.

Amabelle non aveva la minima idea di cosa fosse successo con Clover.

In realtà, escludendo la estrema confusione della Mathenny, Clover e Diego erano la coppia che meno aveva capito.

Sì, avevano finto di stare insieme per vari motivi, e per qualche ragione Clover aveva poi infranto le regole e si erano allontanati completamente.

Ma sembrava che ci fosse molto di più dietro.

Solo che ora che era diventata una brava ragazza, Amabelle non poteva indagare troppo.

Certo che farsi gli affari propri era estremamente difficile, come facevano le persone normali?!

-Ames, tutto bene?- le si avvicinò Petra, notando che era stranamente silenziosa in un angolo.

Nel sentire la voce dell'amica, Amabelle si irrigidì, e tirò fuori il sorriso più falso e impanicato del suo incredibilmente vasto repertorio di sorrisi.

Petra inarcò le sopracciglia, confusa.

-Petra! Hey! Va tutto alla grandissima! Stavo solo riprendendo un attimo fiato, ma ora meglio andare a controllare la torta! Voglio assicurarmi che sia pronta!- Amabelle si alzò di scatto e corse verso la cucina, lasciando Petra interdetta e alquanto delusa.

Okay... va bene, poteva sembrare che stesse evitando Petra, dopo quel comportamento, ma... sì, stava chiaramente evitando Petra.

Non aveva problemi quando erano tutti insieme, o anche con Norman, ma ogni volta che stavano sole, ad Amabelle sopraggiungeva il panico, e non poteva controllare il suo istinto di fuga, era molto più forte di lei.

Era ingiusto nei suoi confronti, e Amabelle si sentiva parecchio in colpa, ma dalla serata sotto le stelle, quando per un nanosecondo le era sembrato che Petra avrebbe confessato presunti sentimenti per lei, il cuore della ragazza non riusciva a smettere di battere furiosamente al pensiero dell'amica per la quale aveva una cotta, e aveva un'estrema paura di rivivere una situazione simile.

Perché sì, a lei Petra piaceva, e forse a Petra piaceva lei, ma Amabelle non aveva la minima più assoluta intenzione di mettercisi insieme.

Non sapeva proprio da dove avrebbero potuto cominciare, e poi la relazione sarebbe finita prestissimo, e non sarebbero più state amiche, e Amabelle amava troppo Petra per rinunciare alla sua amicizia.

Quindi... fuga!

-Amabelle, tutto bene?- Roelke le lanciò un'occhiata allarmata quando la vide piombare in cucina, e la ragazza evitò di disturbare troppo l'ambiente restando sulla porta.

-Sì, certo, solo... la torta?- chiese, cercando di crearsi un alibi.

-La torta è pronta, ma non dovrei consegnarla tra un paio d'ore?- chiese Roelke, confusa -Sei rossa, stai bene?-

-Sì! Bene, voglio solo essere sicura che la festa vada bene, tutto qui- si giustificò la ragazza, cercando di restare calma e avere senso.

-La festa andrà alla grande, qui è tutto sotto controllo. Vai a divertirti- la incoraggiò Roelke, con un buffetto sulla guancia, prima di cacciarla fuori dalla cucina che, teoricamente, era un'area riservata.

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