Capitolo 9

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Norman si era andato a rifugiare sulla panchina del parco che era di Xarita. Non perché volesse fare un dispetto alla ragazza ma perché era l'unica vuota in quel momento e lui aveva bisogno di un luogo che lo calmasse almeno per un po'. Non riusciva minimamente a capire come mai il fratello si era fatto abbindolare da Jonas e come potesse anche solamente pensare che andare a letto con quel biondino per lui fosse una cosa normale. Lui che non aveva mai fatto sesso visto che per la prima volta voleva una persona importante ma non l'aveva mai trovata. O meglio Dangerutis gli aveva tolto davanti l'opportunità. Che poi come minimamente poteva dire che la colpa era sua solo perché gli aveva chiesto di fare la spesa. Non poteva essere colpa sua per quello vero?

-ehi- Norman alzò lo sguardo trovandosi difronte Silverus e Egan.

-mi sposto subito- sussurrò e solo allora si accorse che stava piangendo.

-ma cosa no!- disse Egan sedendosi prontamente al suo fianco. -rimani tanto piaci e Xarita e quando piaci a quella ragazza lei non ti lascia andare. Lo so per esperienza- gli disse il rosso sedendosi al suo fianco e sorridendogli.

-mi stai dicendo che sono riuscito a farmi un'amica in meno di un giorno?- disse quasi ridendo Norman che non voleva assolutamente crederci visto che lui faceva schifo a farsi amici.

-non solo una. Quando Xarita fa entrare qualcuno nel gruppo ottiene il pacchetto completo quindi dovrai sopportarci tutti- continuò il rosso mettendo un braccio intorno alle spalle di Norman che gli sorrise sincero.

-faccio schifo a farmi amici- sussurrò il ragazzo.

-a volte basta lasciar fare al caso e alle persone troppo intraprendenti- disse Silverus sedendosi dall'altro lato di Norman che sorrise anche al castano. Castano che era davvero molto bello proprio come la sorella. Norman scosse la testa. Non poteva già pensare a Silverus in quel modo o si sarebbe trovato nuovamente senza amici. Silverus era troppo bello per essere gay.

-che è successo? Ovviamente se vuoi dircelo- disse Egan mentre Norman si asciugava le lacrime.

-ho litigato con mio fratello- disse sinceramene il moro.

-è la prima volta che lo fate o è stato qualcosa di pesante.

-siamo andati via dalla città dove eravamo per colpa di Dan e io ho perso tutti i miei amici per colpa sua. Oggi mi ha detto che secondo Jonas voi non siete tranquilli e che quindi io dovrei fidarmi di lui e abbiamo iniziato a litigare. Durante il litigio mi ha praticamente dato la colpa della nostra partenza- spiegò a grandi linee il ragazzo sospirando.

-tuo fratello deve solo allontanarsi da Jonas perché non è una buona persona e tu fai bene a fidarti di noi- disse Silverus sorridendogli. -per quello che ti ha detto non so la situazione nel quale vi siete ritrovati ma non credo tu avresti mai fatto qualcosa per andartene di la se tenevi molto ai tuoi amici-

-concordo. Lascia sbollire la rabbia di tuo fratello e tu calmati. A mente fredda vi parlerete nuovamente e riuscirete a chiarirvi-

-grazie e scusatemi- disse Norman sorridendo e asciugandosi nuovamente le lacrime che gli erano uscite.

-gli amici fanno anche questo no?- disse Egan abbracciando di slancio il moro.

-ma che carini!-gridò Xarita palesando la sua presenza.

-eccola che arriva- borbottò Silverus facendo ridacchiare Norman.

-che vuoi tu? Comunque chi ti ha fatto piangere? Così io e Sil lo sistemiamo per bene- disse la ragazza super convinta di quello che aveva detto.

-non ti preoccupare adesso sto bene- le disse il ragazzo con un leggero sorriso.

-okay- disse mogia la ragazza prima di sedersi di colpo sopra le gambe del fratello che gemette non aspettandosi minimamente quel movimento da parte della ragazza.

-c'è tanto spazio perché ti devi mettere è proprio sopra di me?- chiese il castano sistemandosi meglio la sorella sulle gambe nonostante le parole che aveva detto.

-perché il posto serve ad Owen e io sono la più leggera tra voi-

-e dov'è il tuo ragazzo?- chiese Egan facendo sgranare gli occhi a Norman. Non si era minimante accorto che i due stessero insieme. Xarita alzò gli occhi al cielo.

-Owen non è il mio ragazzo- spiegò la castana mettendosi le mani sui fianchi.

-si si certo- disse Silverus ridacchiando.

-smettila di insinuare cosa non vere- continuò la castana sbuffando.

-ma se state sempre insieme! Siete fatti l'uno per l'altra- continuò il fratello. Voleva aiutare Owen con Xarita e quella poteva essere una buona possibilità visto che in quel caso aveva anche l'aiuto degli altri due ragazzi. Da solo non ci sarebbe mai riuscito.

-Silverus ha ragione state bene insieme- o supportò appunto Egan.

-voi state facendo comunella e questa cosa non mi piace per niente. Tu che ne pensi?- chiese la ragazza rivolta a Norman che aveva seguito la conversazione in silenzio. Guardando Silverus, che muoveva le labbra da dietro la sorella, capì che i due ragazzi lo volevano assolutamente dalla loro parte.

-non so, vi conosco da troppo poco tempo per dare un giudizio. L'unica cosa che posso dire è che si vede che siete molto uniti- disse il moro. Non voleva sbilanciarsi più di tanto e Silverus lo capì sorridendogli come ringraziamento.

-se mi avessi detto un si secco avrei creduto che questi due ti avessero corrotto- disse la ragazza sospirando e spalmandosi meglio sopra al fratello.

-e quando avrebbero potuto farlo?- chiese curioso Norman.

-prima?- chiese la ragazza.

-ero in un fiume di lacrime e credo tu te ne sia anche accorta- disse ancora Norman portandosi una ciocca di capelli neri che era sfuggita dalla sua coda dietro l'orecchio.

-ora stai meglio?- Xarita non volle osare chiedere di più soprattutto perché aveva capito che quel ragazzo era davvero troppo timido per potersi aprire subito con loro.

-si, grazie a voi- rispose Norman sorridendo e facendo sorridere di rimando anche Xarita.

Sangue sporcoWhere stories live. Discover now